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Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

Anno II - Num. 06 - 26 aprile 2013 Sport

Il Derby Catania – Palermo di Aprile 2013

di Michele Patané
         

I tifosi del CataniaCatania – Domenica scorsa si confidava in una vittoria nel derby con il Palermo al “Massimino”, per mettere alle spalle la flessione delle ultime settimane e tornare a premere il pedale dell’acceleratore in vista di un finale di stagione ad alta intensità, ma il pari di Ilicic al 94′ ha lasciato in corpo tanta, forse troppa rabbia (vedi la reazione di Andujar a Barreto subito dopo l’azione del gol) e ha soprattutto contribuito ad allontanare ancora, stavolta irrimediabilmente, le velleità di una qualificazione europea.

Difficile, quindi, continuare a coltivare il sogno delle competizioni continentali, ma per il Catania di Rolando Maran la priorità era quella di ritrovare ritmo di gioco e vigore, qualità venute meno nelle precedenti tre uscite con Lazio, Cagliari e Chievo, poco redditizie a livello di risultati.

Quello con i rosanero è il terzo pareggio consecutivo, un esito finale che insieme al turbolento dopo-gara ha lasciato in eredità una domenica sera amara e qualche interrogativo, a cominciare dall’errore tattico di Bellusci e alla dormita difensiva che hanno favorito il pareggio dei rosanero.

Le due squadre schierate prima del match

Fino a quel momento non ci sarebbe stato nulla da eccepire sul risultato, con i rossazzurri che hanno fatto la partita e creato più volte i presupposti per il raddoppio, ma le gare finiscono sempre dopo il triplice fischio e in totale sono nove i punti persi dal Catania nei minuti finali in questa stagione.

I cali di tensione a ridosso della fine rappresentano uno dei pochissimi nei nel brillantissimo campionato condotto da Lodi e compagni, ma c’è ora ragione di supporre che, dopo la splendida e autorevole cavalcata degli scorsi mesi, i rossazzurri abbiano perso un pò di smalto a livello sia fisico che mentale. L’Europa è un traguardo ormai lontano, e la perdita dell’ottavo posto appannaggio dell’Udinese contribuisce a rendere meno esaltante il quadro che si presenta prima delle ultime cinque gare di campionato.

Nulla può inficiare neanche parzialmente il grande lavoro condotto da Maran e dai suoi ragazzi, ma adesso bisogna spendere tutte le energie rimaste con la spinta dell’orgoglio e della voglia di superarsi, a partire dalla difficile trasferta di domenica sera nel posticipo con il Milan a San Siro.

Ci sono ancora dei traguardi da raggiungere, a cominciare dal record di punti in serie A, eguagliato domenica scorsa, e il settimo posto finale, mai raggiunto nella propria storia e adesso meno probabile per i migliori trend di Roma e Udinese, ma sempre possibile. Le diverse assenze che ci saranno contro i rossoneri non possono, pertanto, indurre alla rassegnazione, ma alla continua voglia di superarsi per portare sempre più in alto un nome e due colori.

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