Palermo – Il 22 aprile 1970 veniva istituito l’Earth Day – la giornata mondiale della Terra, per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del nostro pianeta. Insieme a oltre 175 paesi e tutte le città d’Italia, anche Palermo non manca di festeggiare l’evento.
Per l’occasione il 18 aprile il sindaco Leoluca Orlando ha convocato una conferenza stampa a Villa Niscemi per presentare il ricco programma di quest’anno: due giorni densi di incontri, mostre, proiezioni e laboratori didattici dal costo simbolico di un euro per adulto, nella splendida cornice dell’Orto Botanico di Palermo, il più grande d’Europa.
Rimarchiamo il diritto di ognuno di noi a vivere in un ambiente sano equilibrato e sostenibile – questo il messaggio lanciato dall’associazione Fuori Orario Production, organizzatori degli eventi del 21 e 22 aprile in collaborazione con l’Orto Botanico. Lunga la lista di partner, tra i quali si trovano associazioni, ma anche – come è stato ricordato durante la conferenza stampa – tantissimi singoli: Greenpeace, Palermo Ciclabile, Associazione Siciliana Consumo Consapevole, Curva Minore, Libera contro le Mafie, l’ Istituto Statale Mario Rutelli e il Conservatorio di Musica Bellini.
Si tratta di iniziative, afferma il sindaco, volte a non far perdere in città la dimensione della terra: serve a evitare che qualcuno pensi che c’è la città, poi in campagna c’è la terra. La terra è ancora un valore, afferma con convinzione il sindaco Orlando, che sogna la realizzazione di veri e propri “orti urbani”. Un tema che si ricollega a quello dell’agricoltura sostenibile, affrontato nella conferenza tenuta dal Gruppo Planeta dal titolo “Substain”.
La riflessione sul verde può anche essere occasione di sviluppo e di crescita nonostante la crisi. La pensa così anche l’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone: la ricerca del miglioramento del sistema terra è un segno di grande civiltà collettiva e Palermo si pone al centro del progetto che coinvolgerà la cittadinanza alla riscoperta dei vantaggi produttivi ed economici che riserva la salvaguardia della nostra terra. In questa direzione la promessa del sindaco di impiegare i lavoratori della GESIP per recuperare l’accessibilità alla valle del fiume Oreto. Abbiamo molto verde a Palermo, prosegue il sindaco, ma il verde rischia di diventare alibi per non occuparsi della terra.
Tra i tanti eventi organizzati nel corso della manifestazione, da segnalare l’immancabile biciclettata, che quest’anno si è fatta doppia, una al giorno, grazie al coinvolgimento di Palermo Ciclabile, e il contributo del Conservatorio Bellini, con un percorso sonoro a cura di Rosalia Forestieri. Tra gli ospiti Giacomo di Stefano, con un film documentario sul suo viaggio in barca a remi, da Londra a Istanbul, seguito da Felicitas Mira, una baleno-terapista che ha presentato un documentario sul suo lavoro svolto in Patagonia. Singolare ma importantissima è l’iniziativa dal nome “Storie sporche”, che ha previsto la raccolta da parte dei cittadini di testimonianze anonime scritte sulle azioni inquinanti eventualmente commesse.
È molto positivo che una volta all’anno e grazie all’iniziativa di una importante organizzazione come Greenpeace, si ragiona sul destino comune dell’ecologia nel nostro Paese – così ha commentato l’Assessore al Verde Giuseppe Barbera: l’evento legherà Palermo al resto del mondo e sarà significativo che la base dell’iniziativa si svolgerà prevalentemente all’interno dell’Orto Botanico. Per la prima volta Palermo è stata collegata in diretta, durante l’intera manifestazione, con la maratona radiofonica organizzata da Earth Day Italia, che ha messo in comunicazione internazionale tutti gli eventi organizzati in Italia, nelle città principali d’Europa e negli Stati Uniti.