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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno I - Num. 05 - 16 febbraio 2013 Politica e società

“Pacchetto Tsunami" di Crocetta, inizio della rivoluzione sociale siciliana, con sostegno del Movimento 5 Stelle

di Vilma Maria Costa

corcetta_cancelleriIl governatore Rosario Crocetta lo chiama “pacchetto-tsunami”, ma per uno dei suoi principali alleati, il numero uno dell’Udc siciliano Giampiero D’Alia, si tratta, invece di “riforma-burla”. Vedremo chi dei due avrà ragione. Intanto le speranze di cambiamento dei siciliani e gli occhi puntati di tutta Italia stanno proprio lì, sui risultati e le scelte di Crocetta, dei suoi sostenitori e del Movimento 5 Stelle che sembra gradire e condividere questa sorta di vulcano in piena eruzione che con la sua lava investe tutto quello che sembra orami vecchio, inutile e, quindi, da eliminare.

E così, oggi si dà il via alla rivoluzione sociale siciliana con il sostegno al provvedimento che abolisce le province, che costa 700 milioni di euro all’anno, oggi, infatti, passa al vaglio della commissione Affari istituzionali dell’Ars.

Le Province diventeranno consorzi di comuni e all’interno di questi sarà possibile creare dei consorzi minori con almeno 150 mila abitanti, il capofila sarà il capoluogo di provincia. Tutto ciò che sarà risparmiato, si stima in complessivi 50 milioni di euro, sarà destinato al reddito di solidarietà, molto simile al redito di cittadinanza tanto voluto con determinazione dagli esponenti del Movimento 5 Stelle per aiutare le fasce più deboli e bisognose del popolo siciliano.

Durante la conferenza stampa Crocetta è un fiume in piena, parla di altri tagli, e sta effettuando un controllo su tutti gli sprechi, ha accennato al milione di euro assegnato al Cerisdi, Centro di eccellenza per alta formazione direzionale nel Castello Utveggio di Palermo.

Ma non ha tralasciato neanche l’ argomento partecipate: “Saranno accorpate in cinque maxi società. – ha detto Crocetta – In queste aziende c’è personale che non fa nulla in questo momento, noi invece in tal modo stiamo prevedendo il principio di mobilità tra partecipate e tra partecipate e Regione”

Sempre nello stesso ddl di rivoluzione sociale siciliana si parla anche di emissione di Trinacria Bond per coprire parte del credito che le imprese vantano nei confronti di ARS e Regione Siciliana (circa 6 miliardi di crediti, di cui 2 miliardi con la Regione)

Ma il Governo Regionale ha anche intenzione di realizzare un ddl per dare attuazione all’art. 37 dello statuto, Crocetta lo ha anche ribadito durante la trasmissione televisiva Rai Ballarò in base al quale le imprese con sede legale fuori dall’isola, ma con stabilimenti in Sicilia devono versare le imposte alle casse regionali.

Se si continua così la Sicilia diventerà una Regione modello dove i siciliani ritroveranno l’orgoglio di essere nati in un’Isola con tante persone oneste e lavoratrici che amano il loro territorio e desiderano migliorarlo.

Il modello siciliano elogiato di Grillo perché c’è dialogo e voglia di cambiamento vera e qui sembra davvero funzionare, ora il Governo italiano si dia da fare per il bene della Nazione.

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  1. Francesca

    A proposito dei Trinacria Bond non mi sembra una soluzione adeguata pagare i debiti facendo altri debiti, inoltre mi chiedo chi sarebbe disposto a comprarli?

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  2. fabio traspedini

    Forza ragazzi,che questo nuovo rinascimento possa travolgere tutto e tutti ,e che dilaghi poi in tutta Italia.

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  3. Pasquale Marino

    Finalmente qualcuno che fa qualcosa per la propria terra. Un plauso per Crocetta e un augurio di buon lavoro.

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    1. Vitoria

      Gatto neroE io ancora dopo 13 anni aetspto l’espletamento dei concorsi beni culturali del 2000(quelli per diplomati) praticamente li hanno lasciati in asso per assumere a chi gli pare e piace senza concorsi ,che schifo, a noi poveri cristi ci viene detto che c’e’ il blocco delle assunzioni, che mancano i fondi per assumere , e che c’e’ esubero di personale, ma evidentemente queste cose per i raccomandati non valgono, e poi ci viene detto che la legge e’ uguale per tutti? NO LA LEGGE NON E’UGUALE PER TUTTI.

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  4. letizia

    State andando benissimo, una vera e propria rivoluzione che solo la Sicilia puo’ fare, sono orgogliosa di avervi votato!!!!

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  5. vincenzo

    finalmente vengono messi da parte le ideologie partitiche e vengono messo in campo le buone idee per il bene di una regione e per i suoi cittadini .
    “gestire non vuol dire comandare,ma servire al meglio l’incarico avuto dai cittadini”

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