Termini Imerese (PA) – Domenica 3 febbraio è stato dato il via al Carnevale di Termini Imerese. Il Carnevale Termitano è il più antico di Sicilia, si svolge sin dal 1876. La manifestazione è stata organizzata dal Comune della città in collaborazione, con l’agenzia Feedback di Palermo. Per questa edizione i tradizionali carri erano soltanto cinque: tre quelli in concorso, che hanno gareggiato per l’attribuzione dei premi in denaro, e due fuori dalla competizione, i popolari carri del re Carnevale e de u Nannu ca’ Nanna. I carri in gara sono stati valutati da una giuria tecnica, nominata dal Sindaco, e una giuria popolare, formata da gente comune che ha attribuito il “Premio Giuria Popolare – Famiglia La Rocca”.
Quest’anno ha vinto il carro che aveva come tema la crisi economica: Lacrime di coccodrillo di Mario Giuca, allegoria dell’odierna situazione che sta attraversando la nostra nazione. Secondo e terzo posto, parimerito, per i carri Spread del gruppo di Giuseppe Piscitello, associato al gruppo mascherato La crisi nel mondo della scuola di ballo Anthony Dance, e per No!… Guido io! di Marco Lo Presti, associato al gruppo mascherato Le Perle d´oriente di Manuela Monti Palermo. A tutti e tre i carri è stato assegnato un premio di 4.500 euro.
Ma il Carnevale termitano non è andato secondo i programmi:
domenica 10 febbraio a farla da protagonista è stata la protesta operaia delle tute blu della Fiat, gli ex lavoratori dell’indotto hanno impedito la partenza dei carri occupando il capannone da dove sarebbero dovuti uscire i carri quindi La sfilata è stata annullata così in piazza hanno sfilato solo i gruppi in maschera e u Nannu ca’ Nanna. Gli operai hanno rivendicato i loro diritti ovvero lo sblocco della cassa integrazione in deroga, i lavoratori sono senza salario e senza ammortizzatori dall’inizio di quest’anno e da quattro anni aspettano una soluzione definitiva.
Questa edizione è stata caratterizzata da alcune novità che l’hanno certamente resa unica:
- quest’anno sono partiti a Termini Imerese i lavori per la realizzazione della scuola della cartapesta che contribuirà a valorizzare e a non far morire questa antica arte e tradizione legata al territorio della creazione dei carri e la preziosa attività dei maestri cartapestai.
- l’emissione di un francobollo appartenente alla serie Il folclore italiano che il Bel Paese gli ha dedicato. Francobollo da 70 centesimi, arrivato il 4 febbraio in due milioni e cinquecentomila esemplari. I fogli ne contengono cinquanta; lungo i lati sinistro e destro, si alternano lo stemma locale e coriandoli con stelle filanti. Viene raffigurato un carro allegorico con i pupazzi di cartapesta, sullo sfondo domina il monte San Calogero che ben contestualizza il luogo del carnevale e in alto sono raffigurate le maschere di u Nannu cà Nanna.
Il programma degli spettacoli è stato interamente concepito all’insegna del contenimento dei costi, come l’intera edizione di quest’anno. Il budget totale per gli spettacoli è stato drasticamente ridotto rispetto alla scorsa edizione ed è stato anche recuperato lo spettacolo dello Zoo di 105 che l’anno scorso era stato già acquistato dall’amministrazione, ma era stato cancellato insieme con tutte le iniziative del martedì grasso, a causa della morte del militare in Afghanistan: Francesco Paolo Messineo.
Grazie, quindi, a una serie di economie e ad alcune sponsorizzazioni ottenute con il supporto dell’agenzia Feedback, si è garantito un calendario di intrattenimento ricco.
Sabato 9 febbraio sera a farla da protagonista è stata la musica con l’esibizione dei Sonohra, a seguire il concerto della cantautrice Ivana Spagna. Domenica sera musica e risate con “Lo Zoo di 105“. La serata del Martedì Grasso, invece, è terminata con la premiazione dei carri, la tradizionale lettura del testamento del carnevale, il buonumore dello spettacolo di Manlio Dovì e il gran finale con la bruciatura di u Nannu e i giochi pirotecnici.
TrinacriaNews ha avuto il piacere di intervistare il Sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato. Ecco come ha risposto alle nostre domande:
- Lo spirito dei termitani è rimasto invariato rispetto gli altri anni oppure la crisi economica ne ha smorzato l’entusiasmo?
Nonostante le difficoltà che l’intera comunità termitana vive a causa della grave crisi economica che si è abbattuta sulla città dopo la chiusura dello stabilimento Fiat lo scorso anno, ci siamo convinti che i cittadini termitani sono ancor più legati alle tradizioni cittadine e vogliono vivere con gioia l’allegria del Carnevale, festa ultracentenaria capace di rinnovarsi ogni anno e di far rivivere le stesse emozioni. Allontanarsi per qualche giorno dai problemi della quotidianità servirà ad allentare le tensioni e a recuperare il buon umore.
- Chi vuole ricordare delle maestranze e dei maestri carristi di questa edizione, che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento? Quali sono le novità nel Carnevale 2013 rispetto gli altri anni? Quali sono stati i problemi riscontrati a livello economico per la realizzazione del Carnevale 2013? Come sono stati risolti e superati?
Si ripeteranno i momenti tradizionali del Carnevale termitano (la consegna delle chiavi della città alle maschere simbolo del carnevale e la lettura del testamento finale); sfileranno cinque carri, realizzati dalle maestranze locali, il gruppo di Mario Giuca, quelli di Giuseppe Piscitello, quello di Marco Lo Presti, quello di Antonino Sansone e, infine, quelli di Michele Scalisi, accompagnati da gruppi mascherati nella parte alta della città: questa è una delle novità di questa edizione del Carnevale termitano. I tagli ai traferimenti agli enti locali e la conseguente necessità di contenere le spese ci hanno spinto a fare il possibile: portare avanti la tradizione del Carnevale con sobrietà nell’ottica del risparmio e, pertanto, le sfilate dei carri sono state concentrate a Termini alta, preferendo mantenere alto il livello qualitativo a danno di quello quantitativo. Inoltre, sono stati recuperati dall’edizione precedenti alcuni spettacoli non effettuati l’anno precedente, evitando di impegnare altre somme di denaro. In sintesi, quest’anno il Carnevale termitano avrà un sapore più nostrano e genuino perché la sua realizzazione è stata fortemente voluta dai tanti che hanno dato una mano alla sua realizzazione. Quindi il Carnevale si farà nonostante i gravi disagi economici di questo particolare momento storico.
L’altra novità e’ costituita dall’emissione del primo francobollo del Carnevale termitano.
- Sappiamo che sarà emanato un francobollo dedicato al Carnevale Termitano, realizzato dal Ministero dello Sviluppo economico, appartenente alla serie tematica “Il folklore”. Come è arrivato ad ottenere questa emissione speciale e quale significato attribuisce a questo risultato?
Il francobollo dedicato al Carnevale termitano, che ne rappresenta l’anima con le due maschere caratteristiche, u Nannu ca’ Nanna, del valore di € 0,70 e appartenente alla serie tematica “Il Folclore italiano” rappresenta il riconoscimento, non solo a livello locale, ma anche nazionale, del significato e del valore che la tradizione del Carnevale ha per Termini Imerese. Questa festa fa parte dell’identità della comunità termitana, che si concretizza nell’attaccamento a ciò che di irrinunciabile vi è nella storia di questa città. Il Carnevale termitano è un elemento fondante dell’appartenenza a questa comunità: ecco perché ogni anno va rivissuto, anche se con tagli che comunque non ne inficiano l’alto profilo artistico e culturale.
- Da Termitano cosa rappresenta per lei il Carnevale? Ha dei ricordi infantili che le ritornano particolarmente in mente?
Il Carnevale è per me, come penso anche per gli altri termitani, un momento ben fissato in una parte dell’anno, che si ripete da bambini fino all’età adulta permettendo a tutti, anche se per breve tempo, di mettere via i panni seri della quotidianità per indossare quelli del sorriso, dell’ilarità e dell’ironia. Attraverso la satira politica e le vivaci interpretazioni dello spread e della crisi dei carri di quest’anno prenderemo in giro noi stessi e i nostri problemi per imparare ad affrontarli con il sorriso sulle labbra…o almeno ci sforziamo di farlo.