Avere una missione, forse è quel qualcosa che dovrebbe essere all’interno di ognuno di noi, l’andare oltre il sopravvivere. L’essere attivi nei confronti della società è anche questo, il poter dire: “Io lotto per qualcosa”. Quante persone nella storia hanno pronunciato questa frase? Tante, ma la minoranza risiede all’interno della risposta ad un’altra domanda: quante persone hanno perso la loro vita nel lottare per qualcosa?
Qui, non si parla più del “sogno Americano”, dell’uomo che vuole e prende avendone la possibilità. Stiamo discutendo di uomini che hanno scritto la storia e come un circuito perfetto, ritorniamo al punto inverso, cioè della storia che racconta di uomini o di un singolo, come Padre Don Pino Puglisi, unico spigolo lanciato contro un muro di gomma.
L’uomo che perse la sua vita per combattere la mafia, che seguendo un filo rosso di matrice anticlericale ha reso tutto più difficile. Una società alla continua ricerca di qualcuno che possa fare da scudo o da voce generale, che però, giorno dopo giorno, è sempre più incline al dimenticare. Dimenticare, all’interno di un mondo difficile, una sorta di magico paese delle apparenze, dove però se cadi, difficilmente potrai rialzarti.
Rosalba Vitellaro e il suo team vuole far sì, che i ragazzi comprendano la valenza della memoria e degli atti commessi da grandi uomini che morirono, ma che – nel pensiero comune – continuano a vivere per quelle persone che hanno la memoria lunga. La Missione di 3P è un cartoon realizzato da Rosalba Vitellaro, già ideatrice di un altro cartoon di successo e dalle tematiche simili, ovvero quello su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un prodotto che racconta la vicenda di alcuni ragazzini e di Padre Don Pino Puglisi. Innovativo e contemporaneo, il cartoon vuole “colpire” direttamente i più giovani, in modo tale da poter stimolare un movimento comune, il movimento della speranza.
Speranza, memoria e onestà, sono anche gli argomenti che stanno a cuore al Maestro Leo Gullotta, grande attore e grande uomo, noto all’intera Nazione per il suo inestimabile curriculum e per le sue azioni per il sociale, ultima: il prestare la voce, gratuitamente, al cartoon in questione. Maestro non è la parola che apprezza di più, lui si sente e per tutti vuole essere solo “Leo”.
TrinacriaNews ha rintracciato il gentilissimo Leo Gullotta, che ci ha concesso un’intervista in esclusiva. Di seguito sono riportate parole vere di un uomo vero.
“Leo”, noi l’abbiamo intervistata in merito alla sua collaborazione con La missione di 3P…
“Si, un progetto di un cartoon di Rosalba Vitellaro, con la quale ho già lavorato prestando la mia voce per un cartoon precedente che ha vinto tanti premi Nazionali. Ovviamente, senza nulla pretendere, con il semplice piacere di sostenerlo come nel progetto precedente, un cartoon su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La Missione di 3P, invece, altro non è che un cartoon su Padre Don Pino Puglisi”.
Lei, prestando la sua voce, ha potuto osservare più da vicino il personaggio di Padre Puglisi. Qual è la sua chiave di lettura?
“Io credo che il personaggio di Padre Puglisi venga presentato per le scuole e non per i cosiddetti “grandi”. Io penso che Don Pino Puglisi sia stato un uomo che per la civiltà, per la società, la moralità, la legalità ha combattuto contro la mafia non solo come emblema, ma sacrificando la sua vita. Quindi, un progetto alto, un progetto imponente, un modo come un altro per sostenere la sua diffusione, infatti verrà trasmesso alla Rai e nelle scuole. Una nota piena di significati, l’obiettivo è il farlo conoscere nella forma più semplice, ma allo stesso tempo più approfondita”.
Infatti, se volessimo trovare un tratto d’innovazione, lo possiamo trovare nel diffondere tematiche forti attraverso un cartoon. Qual è il suo pensiero in merito a quest’ultima innovazione?
“L’innovazione sta proprio nell’introdurre tra gli edifici scolastici la memoria, sta nel non perderla. Con la memoria si costruisce il futuro, se non si sa, non si costruisce assolutamente nulla, se non un blando presente a uso e consumo della ‘notiziola’ di turno. Ci sono figure storiche e sociali che sono fondamentali per la costruzione della società e se i giovani vengono meno all’attenzione verso la memoria, non c’è conoscenza. Serve curiosità, la curiosità vuol dire libri, vuol dire andare a conoscere e questo sicuramente formerà un giovane molto più cosciente di quello che non sa”.
Lei parlava di memoria, ma io vorrei chiederle: da un altro punto di vista, per chi può risultare estraneo, il ripetere determinate tematiche non può risultare come la solita etichetta che vuole una Sicilia prevalentemente mafiosa?
“Non si può essere estranei, non cominciamo con questi discorsi. Bisogna sapere cosa sia successo, questa parte di politica – non tutta ovviamente – o la società che è stata invasa, come da un cancro, una metastasi, da argomenti legati alla mafia, alla camorra, alla N’drangheta. Bisogna conoscere. Che poi la Sicilia ha tantissime note positive, anzi straordinarie legate alla sua storia millenaria, antica, ma anche moderna, ma non si può sempre parlare di cose belle. Poi quando si ama, bisogna amare con i piedi per terra, coscienti di ciò che accade intorno. Amore e odio. Alle volte sentiamo di cose che ci fanno rabbrividire, tematiche di cattive amministrazioni nella società civile, con queste non si costruisce, bensì con la memoria è possibile, anche con la memoria positiva. Padre Don Pino Puglisi è un tratto di memoria positiva”.
Volendo fare una riflessione, Padre Don Pino Puglisi riceverà la santificazione, il prossimo 25 maggio…
“Si e questo va da sé – voglio dire – questo è il percorso che ha voluto fare la chiesa, ma le altre battaglie di quegli uomini che hanno lottato per lo stato come Don Pino Puglisi, Falcone, Borsellino, insomma ce ne sono tanti di uomini grandi di cui si dovrebbe parlare e che sono la parte positiva della Sicilia”.
Tra le altre cose, voi riceverete un’importante onorificenza: la Medaglia del Presidente della Repubblica.
“Io ho partecipato – lo sottolineo nuovamente – per dovere civile e non ho voluto assolutamente alcun tipo di retribuzione. Era un dovere della mia professione e del mio essere cittadino, del mio essere Siciliano. Rosalba Vitellaro sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica, perché, appunto, il prodotto è alto ed è anche un modo per far capire ai giovani, che la positività, la conoscenza e lo studio nella vita portano sicurezza. Si può combattere il male se tu sai, se hai studiato, se hai incamerato la storia e tutto il resto”.
Tornando al mestiere che la riguarda in questo cartoon, il doppiatore, ricordandoci che lei più volte ha prestato la voce al cartoon “L’Era Glaciale”. Quanto le piace questo mestiere e quanto è difficile farlo?
“Guardi, tutti i mestieri sono difficili. Io lo faccio da cinquant’anni, per farlo bisogna studiare e non è vero quello che si è voluto inculcare ai giovani – qui, si aprono discorsi più ampi – hanno fatto un’opera terribile, dove si dice ai giovani che non serve studiare per arrivare. No, no, no, questo è solo un percorso dell’apparire, apparire e un po’ morire. Non hai armi di nulla, hai un linguaggio blando, poche tematiche, ti potranno notare e poi potrai morire nel tuo piccolo. Ci sono tante persone oneste, tanti giovani sostenuti dalle proprie famiglie che vogliono costruire positività per il futuro, nonostante i tempi durissimi, tempi di politica sbagliata, dove i giovani, la scuola, l’università sono stati schiaffeggiati e ne pagheranno le conseguenze in futuro. Però c’è, appunto, la voglia di tantissime persone che vogliono reagire ed anche fare un cartoon come quello della creatrice Vitellaro, ti fa credere che c’è una speranza per il futuro”.
Benissimo, noi siamo veramente orgogliosi di aver parlato con lei, Maestro “Leo”…
“(Ride ndr.) “Maestro”, ho cercato di fare il mio lavoro in cinquant’anni con onestà e con professionalità, naturalmente poi si instaura con il pubblico, un rapporto dove traspare quest’onestà che risiede in ciò che fai, in ciò che dici, nel come lo fai, nel tuo batterti per quello che credi. Naturalmente vi ringrazio, ma non voglio fare parte di meravigliosi avvocati o dottori, preferisco starmene tranquillamente fuori al sole, cercando di capire, curiosare e sapere, perché tutte le volte che sai qualcosa in più, aggiungi un raggio di sole in più. Bisogna credere nel sogno ed io dico a tutti i ragazzi di non perdere i propri sogni e che gli altri non glieli rubino quelle persone che ti promettono un falso sorriso o un bicchiere mezzo pieno”.
Io chiuderei l’intervista con una sua frase: “Prendo su le mie carabattole, rifaccio fagotto e mi preparo a un’altra esperienza. Ma sì, via verso nuove appassionanti avventure!”.
“Assolutamente sì, fai un’ipotetica valigia ogni giorno e vai sempre più avanti”.
TrinacriaNews le augura il massimo che le possa accadere all’interno della sua carriera e vita.
“Io vi auguro salute e serenità, a voi ed alle vostre famiglie”.
Le foto da noi pubblicate, previa autorizzazione, sono state gentilmente concesse dal maestro Gullotta e dal suo sito internet ufficiale: www.leogullotta.it
Le Fotografie legate al film “La Missione di 3P” sono state gentilmente concesse dalla redazione del cartoon, si ringrazia la dott.ssa Tiziana Ferrante.