Diciannovesima edizione per il Sole Luna Doc film festival, la rassegna internazionale di cinema documentario in programma dall’1 al 7 luglio 2024 a Palermo negli spazi aperti della GAM/Galleria d’arte Moderna –chiostro Sant’Anna e cortile Bonet -, e nella Sala dei 99, all’interno di Palazzo Branciforte, sede di Fondazione Sicilia.
Una ricca settimana di proiezioni e incontri, preceduta da una anteprima del festival al cinema Rouge et Noir (26 giugno alle ore 20.30) del film Los océanos son los verdaderos continentes di Tommaso Santambrogio (Italia, Cuba, 2023, 119′, b/n), tra gli autori italiani emergenti del momento. Il film ha aperto tra gli applausi, le Giornate degli autori della Mostra del Cinema di Venezia 2023, unendo documentario e fiction in maniera originale. Santambrogio sarà ospite del festival anche il 3 luglio per presentare, fuori concorso, il lungometraggio Taxibol.
50 i titoli di quest’anno tra film in competizione e non (10 anteprime nazionali, 1 anteprima internazionale e 3 anteprime assolute) selezionati dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura con alcune tematiche che attraversano in maniera più forte l’intera programmazione: il fenomeno della migrazione e i suoi risvolti; gli adolescenti post Covid ritratti in capi opposti del mondo; e l’urgenza di una politica ecologica radicale, a protezione delle risorse naturali.
18 i film in concorso che saranno valutati dalla giuria internazionale (8 lungometraggi e 10 cortometraggi) e dalle giurie speciali (le scuole per i lungometraggi e nuove cittadinanze per i corti), caratterizzati da una grande varietà, sia tematica che stilistica. Ai titoli selezionati per il concorso internazionale si aggiungono le produzioni – 3 lunghi e 3 corti – della nuova sezione competitiva Oikos riservata a film che affrontano tematiche ambientali e che saranno premiati da Enel Green Power, main-sponsor del Festival ormai da diversi anni.
I temi portanti dell’edizione 2024 emergono fin dal primo giorno di programmazione: Don Benjamin di Iván Zahinos (Spagna 2024, 29′) racconta dell’azione politica non violenta di Benjamin e un gruppo di nativi per proteggere la foresta boliviana dagli incendi (1 luglio, ore 21, Gam/Chiostro Sant’Anna). Api di Luca Ciriello (Italia 2023, 20′) e Machine Boys di Karima Ashadu (Nigeria- Germania -Italia, 8’) ritrae giovani adolescenti in Val d’Aosta e in Nigeria tra ape car e moto roboanti (nel cortile Bonet a partire dalle 21,30). Mentre Those next to us di Bernhard Hetzenauer (Austria-Germania-Messico-Svizzera 2023, 30′) è la toccante ricostruzione di una tragedia della migrazione al confine col Messico, attraverso il racconto dell’unico sopravvissuto tra i migranti nascosti nell’intercapedine di un furgone. Río Rojo di Guillermo Quintero (Francia-Colombia 2023, 70′), in gara nella sezione Oikos, chiude le proiezioni della serata con un film documentario sull’inquinamento del Rio Tinto in Spagna.
A tagliare il nastro della 19esima edizione, lunedì 1 luglio, saranno anche due eventi speciali che provano a coniugare il linguaggio del cinema documentario con altri linguaggi artistici: alle 19, l’inaugurazione della mostra Upwards/Downwards. Il Teatro Andromeda di Lorenzo Reina. Una mostra a cura di Alessio Bortot, Agostino De Rosa e Imago rerum, prodotta dall’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture col sostegno del Comune di Palermo, che unisce foto di grande formato e proiezioni documentarie a modelli digitali, frutto di recentissimi studi realizzati dallo IUAV di Venezia e dall’Università di Trieste sul Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina, sui Monti Sicani, l’opera dell’artista-pastore Lorenzo Reina, annoverata tra le più affascinanti del panorama internazionale di land art. Una sorta di vascello stellare in continuo divenire.
L’altro evento speciale è Il secolo è mobile, suggestivo e innovativo monologo multimediale che unisce l’universo audiovisivo con quello del teatro, scritto e diretto da Gabriele Del Grande (produzione Zalab) che racconta la storia delle migrazioni in Europa viste dal futuro e che viene presentato in anteprima regionale al 19 SLD film festival (1 luglio, ore 21,30, chiostro Sant’Anna).
Il tema della migrazione è il trait d’union di diversi film in concorso rappresentativi di quattro continenti (Europa, Africa, Asia, America). Tra gli altri: 2G di Karim Sayad in anteprima nazionale, porta gli spettatori in Niger e mostra la sorte di quattro passeur. Dopo il divieto di trasporto irregolare di migranti, si mettono in viaggio nel Sahara per unirsi a decine di disperati cercatori d’oro. Anita, lost in the news della regista iraniana Behzad Nalbandi, altra premiere in gara tra i cortometraggi (in programma il 6 luglio, ore 22,30), è un film di animazione che trae spunto da una tragedia nel canale della Manica consumatasi nel 2020. E ancora Jaima di Francesco Pereira (Svizzera 2023, 18’) ci porta tra i Saharawi, profughi interni “dimenticati” da oltre 40 anni in Algeria.
Per la sezione Sguardi doc Italia attenta a produzioni e registi italiani emergenti oltre al già citato Tommaso Santambrogio con Taxibol che vede il regista Lav Diaz a Cuba alla ricerca di un misterioso ex generale scappato dalle Filippine, saranno ospiti del festival Adriano Valerio con il film Casablanca (Francia-Italia 2023, 63′), Francesco Montagner con Asterion (Repubblica Ceca-Slovacchia 2022, 14′) e Andrea de Fusco che presenta Night song of a wandering cowboy, corto realizzato interamente con l’intelligenza artificiale. In questa stessa sezione saranno ospitati anche alcuni cortometraggi realizzati dai partecipanti al workshop Itineranze Doc 2024, il progetto di formazione e accompagnamento di giovani registi in collaborazione con alcuni tra i più importanti festival italiani del documentario.
Novità di questa edizione la sezione Escursioni dedicata ad alcuni film improntati a una sensibilità antropologica, o ispirati al documentario di avventura e al mockumentary. Con documentari che raccontano storie inedite come Kim’s video di Ashley Sabin e David Redmon (USA 2023, 87′) dove il regista David Redmon da New York arriva a Salemi alla ricerca della collezione di vhs dell’iconico negozio di videonoleggio Kim’s Video (martedì 2 luglio ore 22,30, Gam/Cortile Bonet). In prima assoluta anche la proiezione di Morire a Palermo di Caterina Pasqualino (talia 2024, 66′) sulla triste storia dei palermitani in attesa di sepoltura al cimitero dei Rotoli (giovedì 4 luglio ore 20, Branciforte/Sala dei 99). Completa la programmazione, Abbay, la discesa del Nilo azzurro, documentario-reportage di Lorenzo Bojola sulla prima, sconosciuta, missione italiana sul Nilo azzurro negli anni Settanta, attraverso materiali d’archivio resi noti a distanza di 50 anni (venerdì 5 luglio ore 20, Branciforte/Sala dei 99).
Per la sezione Sicilia doc riservata ai film degli allievi del Centro sperimentale di Cinematografia – sede Sicilia, sono in programma cinque titoli che indagano il tema dell’identità personale e dei territori. La sezione, fuori concorso, è abbinata al Premio Cinematographe.it. La giuria composta dai redattori della rivista online sceglierà il migliore film di quest’anno accompagnandolo con attività di comunicazione in fase di distribuzione. I titoli: Che ore sono di Marta Basso e Tito Puglielli su tre vite che si intrecciano in una comunità psichiatrica di Palermo (mercoledì 3 luglio ore 20, Branciforte/Sala dei 99); Julia di Bernadette Vespaziani Reginato, storia di una giovane tra quotidianità e aspirazioni teatrali (venerdì 5 luglio ore 21, Gam/Cortile Bonet); Parabole d’oro, film collettivo e d’archivio sul sogno industriale in Sicilia e ciò che ne rimane (martedì 2 luglio ore 19,30, Branciforte/Sala dei 99); La ricomparsa delle lucciole di Cristiano Giamporcaro, un viaggio nell’identità delle zone interne dell’Isola tra passato e futuro (giovedì 4 luglio, ore 21, Gam/Cortile Bonet).
Quest’anno il festival ha scelto di rendere omaggio a Danilo Dolci e alla sua “rivoluzione non violenta”, nel centenario dalla nascita del sociologo ed educatore italiano, con un talk e la proiezione di Dio delle zecche (Italia, 2015) di Leandro Picarella e Giovanni Rosa. Per i 400 anni dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, inoltre, il SLD film festival tira fuori dai propri archivi The Virgin of Palermo (Germania 2005) di Antonio Guidi, premiato come Miglior Regia nell’edizione del festival del 2008. Dedicata alla Santuzza anche e la presentazione in prima assoluta di Santa Rosalia (Italia 2024) dell’antropologo Eugenio Giorgianni, film sul culto della Santa che ha accolto nuove devozioni e nuove cittadinanze (martedì 2 luglio, ore 21, Gam/Cortile Bonet), realizzato nell’ambito di un Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale delle Università di Palermo, Catania, Basilicata e Messina. I risultati di questo progetto – Migrazioni, spaesamento Migrazioni, spaesamento e appaesamento: letture antropologiche del nesso rituali / migrazioni in contesti di Italia meridionale – saranno, inoltre, illustrati e discussi al Festival durante un talk che coinvolgerà i quattro atenei (martedì 2 luglio, ore 17, Gam/Cortile Bonet).
Nella sezione Creare Legami il cinema diventa linguaggio di comunità e SLD film festival il palcoscenico per la presentazione di progetti partecipati con talk e proiezioni, tra cui la prima proiezione pubblica dei tre film vincitori del concorso nazionale “Menti in Corto”, ideato e promosso dalla Comunità Terapeutica Assistita “Sentiero per la Vita” di Calatafimi- Segesta (mercoledì 3 luglio, ore 18, Branciforte/Sala dei 99). Fanno parte di questa sezione anche i film partecipativi prodotti dall’associazione Zabbara – Boza or die di Alessio Genovese (Italia 2023, 15’) sulla difficile migrazione dalla Libia – e dall’associazione La Bandita – Fare Paese di Danny Biancardi, Silvia Miola e Marta Violante (Italia 2024, 45’), fotografia dell’Appennino Meridionale tra partenze e ritorni. Entrambi in programma a Palazzo Branciforte venerdì 5 luglio a partire dalle 18:00.
Per la prima volta in questa sezione, anche il prodotto di una collaborazione nata tra SLD film festival e l’Accademia di Belle Arti di Palermo: un video di animazione realizzato dagli studenti del corso di Digital Video coordinato dal professore Filippo Pierpaolo Marino che pone l’attenzione sulla Dichiarazione Universale dei diritti Umani attraverso i film dell’archivio del Festival.
SLD film festival è prodotto dall’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture, nata con il preciso intento di avviare processi di amicizia e interscambio tra popoli indirizzando principalmente le sue attività alle giovani generazioni. Fanno parte del board, insieme ai direttori artistici, la presidente e fondatrice del festival Lucia Gotti Venturato e la direttrice scientifica Gabriella D’Agostino, docente di antropologia culturale all’Università di Palermo.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO È DISPONIBILE SUL SITO SOLELUNADOC.ORG