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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno VIII - Num. 41 - 26 marzo 2020 Politica e società

Agricoltura. Campo (M5S). Dopo un braccio di ferro di 6 anni con Regione, la Banca della Terra è realtà

di Redazione TrinacriaNews

La deputata Ars che da anni fa pressing sul governo regionale: “Finalmente un’occasione di lavoro e ripartenza economica”. 

Palermo 18 maggio 2020 – “Proprio nella giornata che celebra la ripartenza di tutte le attività produttive con il ritorno alla normalità da fine lockdown, arrivano buone notizie sul fronte dell’agricoltura. Dopo mesi di pressing sul governo regionale e le ben note pastoie burocratiche, siamo riusciti a far si che il progetto Banca della Terra di Sicilia divenisse realtà. Finalmente la Regione ha sbloccato il progetto Banca della Terra mettendo a bando 1000 ettari di terra per tutti quei giovani che vogliono intraprendere la strada del mondo dell’agricoltura. Sarà occasione di lavoro e ripartenza economica”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo a proposito dello sblocco del progetto Banca della Terra da parte della Regione Siciliana. “Ci sono voluti purtroppo sei infiniti anni – spiega Campo – ma alla fine il pressing sugli uffici della Regione e sull’assessorato hanno sortito l’effetto sperato e ci ha fatto raggiungere l’ennesimo obiettivo che seppur da forza di opposizione, siamo riusciti a raggiungere. Il nostro interesse nei confronti della Banca della Terra risale addirittura agli inizi del 2018: il 16 febbraio del 2018 infatti depositammo un’interrogazione sullo ‘stato di attuazione della Banca della Terra in Sicilia’, condivisa dall’intero gruppo parlamentare all’Ars e di cui fui prima firmataria. L’assessore regionale all’agricoltura, Edy Bandiera, ci rispose pochi giorni dopo con una sua intervista pubblicata il 2 marzo. Diede atto della nostra iniziativa e garanti l’attenzione del caso. L’affidamento di terreni agricoli di proprietà regionale a giovani siciliani rappresenta una grande opportunità. La Banca della Terra si propone, infatti, di valorizzare il patrimonio agricolo forestale pubblico, privato, incolto e abbandonato e porre un freno all’emigrazione giovanile, allo spopolamento dei piccoli centri e di intere aree dell’entroterra siciliano e non, e favorire oltretutto il ricambio generazionale in agricoltura. Oggi finalmente – conclude la deputata M5S all’Ars – l’iter di affidamento potrà avere inizio”.

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