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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno VIII - Num. 40 - 13 gennaio 2020 Comunicati stampa

Emergenza Coronavirus: gli agricoltori palermitani donano 60 mila euro in attrezzature

di Redazione TrinacriaNews

La Cila Ebat dona 60 mila euro per l’emergenza Coronavirus. Il comitato di gestione della Cassa integrazione dei lavoratori agricoli ed Ente bilaterale agricolo territoriale, presieduto da Antonio Terrasi, ha deliberato all’unanimità di devolvere questa somma destinandola, su indicazione delle autorità sanitarie, all’acquisto di dispositivi e macchinari indispensabili per la cura e la prevenzione della diffusione del Covid-19. Le attrezzature acquistate con gran parte della somma – 50 mila euro – saranno donate direttamente ad alcuni ospedali di Palermo e provincia, che saranno scelti in base alle necessità espresse dagli stessi nosocomi. Gli altri 10 mila andranno invece agli operatori del 118, la prima linea nella guerra alla diffusione del contagio.

Con questa cifra saranno acquistati respiratori e ventilatori polmonari e caschi respiratori. “Ma anche mascherine, sia monouso che il tipo FP02, e tute di contenimento bioprotettive dotate di calzari. Si tratta di dispositivi che, secondo le indicazioni che ci sono state date dalle autorità sanitarie, in questo momento mancano o scarseggiano nei nostri ospedali ma che sono indispensabili per la salvaguardia della salute di medici e infermieri impegnati in questa difficile battaglia che sta coinvolgendo tutta la popolazione”, spiega Antonio Terrasi. “Il settore agricolo palermitano, colpito questo inverno da una grave siccità mai registrata negli ultimi cento anni, vive una difficile stagione dal punto di vista economico. Ma tutto il comparto, imprese e lavoratori, ha comunque voluto dare un contributo concreto per supportare il nostro sistema sanitario che sta affrontando una enorme sfida”, ha aggiunto Terrasi.

Dei 60 mila euro stanziati, 54 mila sono stati messi a disposizione dal Cila Ebat, ente che fornisce varie prestazioni per i circa 12 mila lavoratori agricoli in provincia. I restanti 6 mila euro arrivano invece dalle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro agricolo (Cia, Coldiretti e Confagricoltura) e delle organizzazioni nazionali dei lavoratori agricoli (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti.

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