Credito, beni culturali e costruzioni. Confartigianato Sicilia apre le porte della sua giunta alla politica e racconta crisi, preoccupazioni e progetti al vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri.
L’onorevole del M5S ha partecipato all’incontro dei vertici regionali della federazione con i presidenti e i segretari provinciali. Cancelleri si è impegnato, da parte sua, a fare da tramite con il governo nazionale per attenzionare i temi trattati. Soprattutto per quanto riguarda la modifica del codice degli appalti, i cui criteri di aggiudicazione oggi penalizzano le piccole imprese. E ancora, particolare attenzione sarà riservata al capitolo degli incentivi alle imprese. “A livello nazionale – ha chiarito Cancelleri – c’è in questo momento la revisione sulla legge sugli appalti. Stiamo cominciando a calmierare i massimi ribassi, perché oggi arrivare al 42 per cento di ribassi in una gara d’appalto significa avere un’opera inutile e forse anche con materiale di scarso valore, ma facciamo annegare sempre più i piccoli imprenditori che vogliono partecipare alle gare”.
“Ringraziamo l’onorevole Giancarlo Cancelleri – ha detto Giuseppe Pezzati, presidente regionale di Confartigianato Imprese Sicilia – per essere oggi qui con noi. Siamo alla prima esperienza per la nostra giunta. Abbiamo creduto opportuna la partecipazione dell’onorevole, in qualità di opposizione del governo, ma è anche un momento interessante di confronto e di riflessione per discutere di ciò che hanno bisogno gli artigiani e le micro imprese che per parecchio tempo sono rimaste un po’ al palo. Confartigianato – ha aggiunto Pezzati – è sempre stata una cerniera tra le imprese e le istituzioni. Questo è un esempio di grande valore che vogliamo dare alle piccole imprese e agli artigiani tutti, allineandoci a quello che è la richiesta dell’Europa, di non essere sordi alle esigenze delle micro imprese”.
“Oggi si giocano partite fondamentali per quanto riguarda le imprese in Sicilia, non solo quelle artigiane – ha detto Giancarlo Cancelleri –. Come opposizione ci siamo dichiarati contrari a questo esperimento di fusione che la Regione sta facendo tra la Crias e l’Ircac. Se non c’è un piano industriale, se non si parte dai veri attori che sono sul territorio, ovvero dagli artigiani e dalle società cooperative e non si raccolgono le loro impressioni e le loro proposte, si rischia di creare qualcosa che sta bene a qualcuno ma quel qualcuno non è colui che deve usufruirne che è invece l’artigiano, l’imprenditore e a cascata tutte le persone che trovano lavoro in quelle aziende. Inoltre, per quanto riguarda invece il mondo delle Costruzioni – ha aggiunto l’onorevole –, a livello nazionale si sta discutendo in particolar modo dei sub appalti che vengono dati nei cantieri. Qui le società artigiane entrano a buon diritto. Parlo di fabbri, di idraulici, di falegnami e di tutti coloro che con la loro manifattura completano tutti i lavori edili. Finalmente si stanno sbloccando le cifre per andare in sub appalto in maniera immediata e questa è una buona notizia. Il Movimento 5 stelle vuole essere sempre più vicino alle imprese ma soprattutto vogliamo aprire, con la vostra associazione di categoria, un dialogo sempre più serrato per renderci terminali delle vostre proposte all’interno del parlamento siciliano”.