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Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

Anno VII - Num. 36 - 10 febbraio 2019 Politica e società

Convegno ad Agrigento sul Sevizio Idrico Integrato

Presidente regionale di Federconsumatori Alfio La Rosa: “La nostra proposta è quella di una Azienda Speciale Consortile. Il momento per costituirla è ora, oggi che Girgenti Acque Spa è stata commissariata e il contratto è stato rescisso”

di Redazione TrinacriaNews
         

Agrigento – Si è svolto ieri, presso la Sala Luca Crescente del Consorzio Universitario, il convegno “Il Servizio Idrico Integrato in provincia di Agrigento, dal fallimento della privatizzazione alla gestione pubblica e partecipata”.

L’incontro, organizzato da Federconsumatori Sicilia insieme a Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua, ha visto la partecipazione di importanti relatori come il Prof. Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto costituzionale all’Università Federico II di Napoli.

Dopo l’introduzione di Antonella Leto, coordinatrice del Forum, che ha illustrato la situazione attuale del Servizio Idrico Integrato (SII) in Provincia di Agrigento dopo le ben note vicende giudiziarie, il dibattito coordinato dal Presidente di Federconsumatori Sicilia Alfio La Rosa ha visto gli interventi del Prof. Lucarelli, della Presidente ATI Agrigento Francesca Valenti e del Presidente nazionale di Federconsumatori Emilio Viafora.

Alla base del Convegno, la proposta di istituire una Azienda Speciale Consortile che gestisca il SII nella Provincia agrigentina. “Tale azienda spiega il professore Lucarelli, coestensore dei quesiti referendari del 2011 per la ripubblicizzazione dell’acqua potrebbe essere di diversi tipi, anche una azienda aperta a lavoratori, sindacati, associazioni ambientaliste. Tutto ciò va fatto attraverso uno statuto nato da seri studi di fattibilità giuridica, tecnica, economica e ambientale. Uno statuto che sia un modello di governance del territorio. Tutto ciò è possibile, e previsto dall’Ordinamento Giuridico, e inoltre i Comuni sono i proprietari delle infrastrutture”.

Il Forum per l’Acqua e i Beni Comuni già nel 2006-7 lanciò l’allarme sulle privatizzazioni dell’acqua in Sicilia. Ci fu risposto che la nostra era una posizione viziata da un pregiudizio ideologico. Oggi la storia ci ha dato ragione ed è ora di ripubblicizzare l’acqua una volta per tutte. L’Azienda Speciale Consortile ad Agrigento può essere il primo passo di un percorso che deve riguardare tutta la Sicilia. Il commissariamento e la rescissione del contratto con Girgenti Acque è una grande opportunità”, ha spiegato Antonella Leto.

L’ATI ha convenuto che la precedente gestione privata delle risorse idriche ad Agrigento non fosse più sostenibile e ha deciso per la risoluzione della convenzione – ha spiegato invece la Presidente ATI Agrigento, e Sindaco del Comune di Sciacca, Francesca Valenti Siamo al corrente che ci saranno a breve contenziosi, ma tutto questo non spaventa i Comuni dell’ATI. Tutti i Comuni dell’ATI concordano sul fatto che la nuova forma di gestione dell’acqua non possa che essere pubblica: non possiamo tornare al privato. Per fortuna oggi l’Assemblea dell’ATI parla una voce sola e univoca e all’interno dell’ATI non ci sono contrapposizioni d’interessi. Nel frattempo stiamo facendo una mappatura delle fonti idriche utili e anche di quelle utilizzabili”.

La gestione privata ha detto il Presidente nazionale di Federconsumatori Viafora è stata un fallimento sotto tutti gli aspetti ed è finita con il commissariamento. E’ il momento di impostare una nuova gestione pubblica, trasparente, efficiente e che tuteli i cittadini-consumatori di Agrigento. Bisogna stabilire che non si può fare profitto sull’acqua e iniziare a lavorare, tutti insieme, a un progetto di nuova gestione che rappresenti gli interessi di tutti. Poi dobbiamo iniziare a parlare del problema di fondo: Siciliacque Spa”.

La nostra proposta è quella di una Azienda Speciale Consortile. Il momento per costituirla è ora, oggi che Girgenti Acque Spa è stata commissariata e il contratto è stato rescisso. Il convegno di oggi, molto partecipato dagli agrigentini, dimostra che i cittadini-consumatori hanno la voglia di partecipare ad una nuova gestione pubblica dell’acqua”, ha concluso il Presidente regionale di Federconsumatori Alfio La Rosa.

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