L’Orchestra Sinfonica Siciliana è la più antica tra le orchestre regionali italiane; ha già compiuto 60 anni: i suoi anni d’oro furono tra il 1961 e il 1997, specialmente quando n’era presidente Francesco Agnello. Dal 1961 al 1966 è stata protagonista delle Settimane internazionali nuova musica; Igor Strawinski la scelse e la diresse per la sua ultima tournée (1962-63). Ad essa illustri compositori hanno affidato le prime esecuzioni di loro opere: Karl-Heinz Stockhausen, Mauricio Kagel, Roland Kayn, Franco Evangelisti, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, Aldo Clementi, Francesco Pennisi, Salvatore Sciarrino, Federico Incardona, Giovanni Damiani; e gli ultimi tre si sono formati frequentandone prove e concerti.
Dal 1998 al 2015 i suoi anni bui. Risorse nel 2016, quando ne fu nominato sovrintendente Giorgio Pace, che nel 2017 scelse Marcello Panni come direttore artistico; è ora in rapido progresso. Ma tal dirigenza scade fra pochi mesi.
“L’orchestra sinfonica – scriveva nel 1991 Fedele D’Amico – è tra le creazioni massime dello spirito occidentale, e di questo, finché non se ne coglie il fiato in natura, non se ne ha l’idea”.
Noi, docenti di musicologia nelle Università di Palermo e di Catania, chiediamo al Governo Regionale Siciliano che i nuovi dirigenti siano scelti, con pubblico concorso internazionale, da un’autorevole giuria di musici teorici e pratici.
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