Ventidue interventi urgenti per pulire gli alvei di fiumi e torrenti. Li ha disposti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – dopo i primi quattro progetti già autorizzati nel Ragusano – in altre sei province dell’Isola (Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Siracusa, e Trapani) per oltre cinque milioni di euro. Anche in questo caso, le priorità sono state individuate dagli uffici del Genio civile, che eseguirà i lavori entro metà dicembre. Le risorse stanziate sono dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, appena istituita su proposta del governo regionale dopo decenni di ritardo rispetto al resto d’Italia.
«La sicurezza del territorio – evidenzia il presidente Musumeci – è uno degli impegni programmatici del mio governo. Per troppo tempo gli alvei dei corsi d’acqua sono stati abbandonati, senza manutenzione ordinaria, né straordinaria. Dopo anni di incuria e degrado, stiamo intervenendo per recuperare il tempo perduto, eliminando situazioni di pericolo che possono esser causa di sciagure».
In provincia di Agrigento le opere finanziate sono due, per un totale di 767mila euro: a Licata per la rimozione dell’ostruzione della foce del fiume Salso e per il miglioramento della funzionalità idraulica (487mila euro) e a Comitini per la manutenzione di un tratto di alveo del torrente Cantarella (280mila euro). Nel Nisseno unico intervento a Caltanissetta, dove con 326 mila euro si provvederà alla pulitura e al ripristino della sezione idraulica di tratti del torrente “Arenella” (posti a monte e a valle di due attraversamenti della regia trazzera Caltanissetta-Enna e, in particolare, in prossimità dell’ex stazione ferroviaria Imera e in corrispondenza delle contrade Anghilla-Cuti).
Unico lavoro anche ad Enna per la messa in sicurezza dei versanti del torrente Torcicoda, a valle dell’ex discarica di porta Pisciotto (264mila euro).
Cinque i progetti finanziati dalla Regione in provincia di Messina – con 1,235 milioni di euro – per il ripristino dell’efficienza e della funzionalità idraulica nei Comuni di: Alì Terme e Nizza di Sicilia (torrente Fiumedinisi, a monte dell’attraversamento degli acquedotti Fiumefreddo e Alcantara e in corrispondenza dell’autostrada Messina-Catania, 260mila euro); Letojanni (torrente Letojanni, nel tratto a monte dell’attraversamento della condotta dell’acquedotto Alcantara, mediante la risagomatura dell’alveo, 260mila euro); Messina (torrente Ciaramita, a monte dell’impalcato di attraversamento dello svincolo autostradale Annunziata, 260mila euro); Militello Rosmarino (torrente Rosmarino, nella contrada Ramisi, in corrispondenza delle sorgenti idriche, mediante la risagomatura dell’alveo, 260mila euro); Santa Lucia del Mela (torrente Floripotema, in località Santa Maria, 195 mila euro).
Nel Siracusano, con un milione di euro si provvederà al ripristino del regolare deflusso delle acque in sei luoghi dove è stato segnalato un pericolo per la pubblica incolumità. E in particolare: nel canale Galermi a Priolo Gargano e Sortino (150mila euro); nella Saia Randeci, all’altezza della starda comunale Stafenna-Padro, per circa un chilometro e mezzo a valle (180mila euro) a Noto; nel fiume San Leonardo, dal ponte dei Malati sulla strada statale 194 in contrada Sabuci, fino al ponte sulla strada provinciale 67 in contrada Ponterotto di Lentini, (200mila euro); della fiumara Molinelli, dalla confluenza del fiume San Leonardo fino al ponte sulla strada provinciale 47 in contrada Balatazza di Carlentini (170mila euro); del torrente Gallo, dalla confluenza con il fiume San Leonardo fino al ponte sulla strada statale 33 in contrada Belfusina a Francofonte (170mila euro); del vallone San Calogero dalla Foce fino al ponte sulla strada statale 114, in contrada San Calogero ad Augusta (150mila euro).
Con 1,6 milioni di euro, infine, in provincia di Trapani verrà effettuata la pulitura e il miglioramento della funzionalità idraulica di sei fiumi: il Belice, a valle della diga Garcia in prossimità delle terme Acqua Pia a Partanna (275mila euro); il Fiumefreddo, in contrada Cardella a Calatafimi (270mila euro); il Chinisia, a valle dell’aeroporto civile e militare di Birgi a Trapani (210mila euro); il San Barolomeo, in contrada Fegotto-Cavaseno nei Comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo (215mila euro); il Belice, a valle della diga Garcia, a Salaparuta (205mila euro); il Lenzi Baiata, nella parte finale dello sfioratore idraulico e a valle della Diga Baiata, tra Trapani e Paceco (205mila euro). Intervento anche nel torrente Canalotto, a valle del depuratore comunale di Alcamo con 205mila euro.