Palermo. “E’ già trascorso un mese dall’ultimo confronto con il Governo Musumeci, ma i servizi per il lavoro ancora non partono. Restano solo vaghe promesse e impegni non mantenuti a discapito dei tanti disoccupati che continuano a non essere formati e assisti nella ricerca di una occupazione”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che continua:
“Abbiano richiesto l’istituzione di centri a missione multipla nei Comuni con oltre diecimila abitanti. Tali strutture dovrebbero assistere, formare, istruire e aiutare nella ricerca di un lavoro le famiglie in povertà, circa 500mila in tutta l’Isola. Per questo servizio ci sono quei lavoratori della Formazione con qualifiche necessarie per le Politiche attive e che sono senza ammortizzatori sociali da mesi. Mettendo in sinergia questi lavoratori con i regionali dei Centri per l’Impiego e il personale delle amministrazioni comunali e delle aziende ospedaliere si potrebbe offrire, ai disoccupati e alle famiglie, un servizio completo ed efficiente che consenta di accedere al sostegno al reddito per la ricerca di uno sblocco occupazionale”. E il leader della Uil Sicilia precisa: “Vale la pena di ricordare che queste richieste interessano per più dell’80 per cento le regioni meridionali. A disposizione ci sono diversi milioni di euro. Si tratta di fondi regionale, nazionale e anche europei, fonti di finanziamento già suggerite al governo regionale. Insomma il progetto c’è, le risorse anche.
Aspettiamo che la politica si svegli e risponda, non solo al sindacato ma soprattutto ai lavoratori”.