Dopo la doccia fredda della settimana scorsa, con l’apertura delle procedure di cessione di ramo d’azienda dell’unità produttiva di Almaviva Palermo, si chiude con un rinvio all’interno della procedura di legge entro il 30 Aprile l’incontro tra l’Azienda e i Sindacati.
Ora sia aprirà un confronto serrato con Comune , governo Regionale e Nazionale per salvaguardare il futuro dei 3400 lavoratori di Almaviva Palermo.
Scorporare la sede per creare una newco è un piano inaccettabile, è solo un tentativo di dare vita ad un contenitore spazzatura per mettere in moto la macchina di prossimi licenziamenti.
Lo afferma Giuseppe Tumminia Segretario della Uilcom Sicilia, dopo l’incontro all’Unindustria, e aggiunge: “E’ un’operazione che parte proprio oggi 13 aprile a due mesi data dall’accordo votato un anno fa dai lavoratori per uscire dalla crisi e a ridosso delle scadenze delle commesse, da Trenitalia ad Alitalia, da Wind a Tim e Sky.
Negli ultimi 4 anni, i dipendenti di Palermo hanno sostenuto sacrifici rinunciando, tra TFR scatti e ammortizzatori sociali, a circa 4 milioni di euro l’anno, la situazione è abbastanza tesa, non ci sono le condizioni di legittimità, non si può continuare a spremere i lavoratori al prezzo di sacrifici.
Palermo ha bisogno di lavoro e di tenere le commesse di Almaviva su questo territorio, il governo Regionale faccia la sua parte affinché si realizzi il massimo sostegno a supportare percorsi industriali, nessuna condivisione ad alchimie finanziarie. Questa resta una vertenza Nazionale su cui va aperta un immediata azione correttiva a tutti i protocolli e accordi sul settore dei call center che non stanno funzionando.