Palermo – Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Soprano Desirée Rancatore, un vero orgoglio per la Sicilia e la Città di Palermo. Insignita di premi di altissimo livello internazionale e che si è esibita in importanti Teatri ricoprendo sempre ruoli rilevanti, riscuotendo grandissimo successo per la sua voce lirica ricca di armonici e per le sue impeccabili interpretazioni.
Per la biografia http://www.desireerancatore.net/
Intervista
- Soprano Rancatore Lei dal 21 al 27 marzo prossimi debutterà nel ruolo di Zerline nell’opera Fra Diavolo di Auber al Teatro Massimo di Palermo cosa significa per lei interpretare questo personaggio?
Zerline è un personaggio molto fresco molto pepato, giovane ed innamorata ricambiata di Lorenzo, ma ostacolata dal padre che la vorrebbe moglie di un ricco possidente, ma l’ amore stavolta trionfa!
2.Dal punto di vista interpretativo-musicale quali difficoltà comporta tale ruolo?
Ha una bella vocalità lirica con possibilità di svettare in acuto ed agilità, pur mantenendo, appunto, una certa liricità di scrittura musicale, in questa edizione l’aria del secondo atto è diversa dall’edizione italiana ed ha un tono più malinconico che necessita di un timbro ricco in armonici e con una tessitura più lirica rispetto all’altra e dà delle belle possibilità di mostrare il legato e la linea di canto elegante oltre che poter brillare con delle piccole variazioni in acuto .
- Durante un concerto tenutosi al Circolo Artistico di Palermo lei ha interpretato, accompagnata al piano dal Maestro Scolastra, diverse arie del compositore Tosti, e in quella occasione ha parlato del progetto di un CD con le sue interpretazioni di diversi brani di Tosti. Ce ne vuole parlare?
Il progetto Tosti è un progetto unico nel suo genere. Raccogliere tutte le composizioni del grande Genio della musica da camera che fu appunto Tosti,in un cofanetto dà la possibilità a tutti di godere di grandi melodie di Un epoca che ci rappresenta per genialità innovazione rinascita culturale ed artistica e poter immaginare per un attimo che meraviglia dovesse essere l’Italia di quel tempo. Far parte di questo progetto con il mio cd che comprende arie poco conosciute in lingua italiana francese ed inglese è per me una grande soddisfazione e collaborare col maestro Scolastra è sempre una grande occasione di crescita artistica e personale
4.Diversi i premi che le sono stati conferiti per la sua splendida voce, ma quale lei ricorda con più emozione e perché?
Sì verissimo, tantissimi premi tutti prestigiosissimi Fra i tanti che ho a casa cito, il premio Zenatello dell’Arena di Verona che mi ha premiata per la mia interpretazione di Gilda del Rigoletto stagione 2008. L’Oscar della lirica opera award 2010, il Pavarotti d’oro 2015 e per quello spendo due parole perché è stata per me una gioia immensa averlo fra le mie mani in una serata magica con accanto il migliore amico di Pavarotti che era commosso visto che ero la più giovane cantante lirica in carriera donna ad averlo ricevuto .
5.Quali, invece, l’interpretazione e l’esperienza che ricorda con più emozione?
Tantissime! 23 anni di carriera non sono pochi da raccontare. Credo che la prima volta al teatro Massimo con il Cavaliere della Rosa a soli 21 anni e protagonista dell’opera sia stata una grande emozione; l’Europa riconosciuta con cui ho inaugurato La scala di Milano diretta dal grande M. Muti nel 2004 è stata un’altra emozione immensa, la mia prima opera in Giappone (Lucia di Lammermoor) con il pubblico in piedi ad applaudire e recentemente il mio debutto nella Norma di Bellini, ruolo della mia maturità artistica e vocale che mi ha portato un enorme trionfo a Genova al Teatro Carlo Felice lo scorso gennaio, ma potrei continuare e non finire più! Sono stata molto fortunata nella mia carriera in quanto a serate da ricordare!
6.Esiste ancora un ruolo che le piacerebbe interpretare? Di che personaggio si tratta?
Negli ultimi 5 anni ho debuttato in ruoli come Violetta nella Traviata , Maria Stuarda e per ultima Norma, il mio percorso artistico è ad una svolta del repertorio dovuta ad una maturità vocale che ha portato una evoluzione timbrica che mi ha permesso appunto di affrontare questi ruoli nuovi. Nel mio futuro io vedo Lucrezia Borgia, Anna Bolena, capuleti e Montecchi, Faust, Thais, Micaela nella Carmen e Liu! Ma mi piacerebbe anche tanto affrontare il mio amato Mozart con cui ho iniziato la carriera e poter cantare Pamina, donna Anna, Susanna o la contessa delle nozze di Figaro! Tanti tanti ruoli mi aspettano ancora!
7.Una curiosità che sicuramente interesserà i nostri lettori. Come e quanto si prepara quando va in tournée? E quale il suo personaggio preferito e perché?
Io mi preparo sempre, ogni giorno e anche senza tournée, non si finisce mai di studiare e perfezionarsi cantare è un allenamento costante come essere atleti . Personaggi preferiti ne ho un bel po’: Violetta e Norma diciamo che rimangono in pole position!
8.Non le chiedo nulla sui suoi programmi futuri perché so che gli artisti non amano parlare del futuro, ma concludo con qualcosa che potrebbe servire ai giovani appassionati di canto: Lei è molto giovane, ma ha già una grandissima esperienza alle spalle perché ha cominciato appena diciottenne nel 1996 al Festival di Salisburgo con Barbarina ne Le nozze di Figaro e da lì la sua carriera in giro per il mondo, quale consiglio vorrebbe dare a chi desidera cimentarsi nell’arte del canto?
Di studiare con grande UMILTÀ e serietà perché oggi ciò che noto è un’arroganza che quando ho iniziato io non esisteva. Bisogna essere umili e costanti con grandi nervi e grande carattere perché questo mondo non è affatto semplice! E ciò che dico ai miei allievi, perché da qualche anno insegno ed è una emozione incredibile piena di responsabilità che mi sta dando grandi soddisfazioni con due allieve che hanno vinto grandi concorsi ed una di loro domani debutta al Carlo Felice di Genova mentre la sua maestra canterà la prima di Fra Diavolo! Magia della musica!