Palermo 12 giugno 2017 – Sala delle Lapidi piena di giornalisti e sostenitori oggi per salutare la vittoria di Leoluca Orlando a poche ore dai dati ufficiali, non definitivi (506 sezioni scrutinate su 600 alle ore 17:41, 46,17% di consensi) che confermano la sua rielezione, già al primo turno, come primo cittadino di Palermo. Superata la soglia fatidica del 40%, il Sindaco di Palermo Orlando, ce l’ha già fatta.
Ecco le sue dichiarazioni alla stampa:
“Un messaggio di buona politica, di buona amministrazione, ma anche di buona volontà. E’ stato accolto il nostro invito di non fermare il cambiamento. Il cambiamento, per chi ha la fatica di amministrare, è dare risposte concrete ai cittadini. Durante la campagna elettorale, abbiamo spiegato come le cose a Palermo non andassero bene, ma che certamente erano migliorate rispetto a cinque anni fa.
Questo è il significato dei risultati elettorali di oggi.
Il nostro programma rappresenta la sintesi tra valori e visione, a partire dalla legalità, passando per la bellezza piuttosto, che per il lavoro o l’economia. La nostra missione che rappresenta il vero collante di questa coalizione, è il rispetto per ogni persona umana. Questo è il senso complessivo di questa esperienza politica, che si manifesta nella cultura dell’accoglienza. Stamattina il primo atto compiuto, dopo la conta dei numeri, è stato andare al Porto di Palermo per accogliere i migranti. Nel volto dei migranti vedo il volto, di mia figlia, di mio padre, di una persona che ha gli stessi diritti di me.
Principi irrinunciabili del programma elettorale sono stati la natura pubblica dei servizi locali, l’assoluta irrinunciabilità della gestione pubblica dell’acqua e dei rifiuti.
Abbiamo rivolto un’ attenzione particolare al lavoro: le partecipate, i cantieri navali, le vertenze molto delicate come Almaviva, Accenture, Wind Tre, 4U, sono stati punti importanti che abbiamo affrontato.
Il lavoro per i giovani, ma anche per le persone che hanno perso il lavoro o non lavorano più a 40 anni. Stiamo già pensando di affrontare questa drammatica condizione con il ministro Poletti, per mettere in campo misure di politiche attive sul lavoro in tal senso.
Focus anche sul problema abitativo. In progetto la realizzazione di altri dormitori, l’utilizzo dei beni confiscati e di beni comunali per garantire il diritto irrinunciabile alla casa.
L’esperienza della nostra coalizione rappresenta un’alternativa possibile di civismo politico, rispetto al ribellismo incapace di governare e dare risposte concrete ai cittadini, e rispetto a logiche soffocanti di apparati di partito, oramai capaci di creare solo allontanamento dalla politica.
Non basta essere un canale di protesta, come il M5s, ma bisogna dare risposte e soluzioni concrete alla città”.