Palermo, 8 marzo- “La questione femminile in Sicilia rappresenta la punta dell’iceberg di una situazione di disagio diffuso, che affonda le radici nella disoccupazione nelle carenze del welfare, nella sostanziale mancanza di interventi della politica di cui a far le spese sono soprattutto le donne”: lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia. “Il tasso di disoccupazione femminile- osserva Pagliaro- è quasi il doppio di quello nazionale, il 23,2% a fronte del 12% e il tasso di occupazione più della metà di quello nazionale (29,6% cntron 48,2%). Ma mancare non è solo il lavoro ma anche quegli interventi sul welfare utili a sostenere le donne che lavorano, gravate in maniera pressochè esclusiva dei compiti di cura”. Pagliaro aggiunge: “Non è retorica dire che senza l’affermazione dei diritti delle donne non può esserci crescita civile e democratica. Le uniche sponde che invece le donne hanno trovato sono il lavoro precario, sottopagato,che oggi c’è e domani no e questo non è ammissibile. Così come non lo è il fatto che si registrino ritardi, come le donne di Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato, nel rinnovo del Forum contro la violenza di genere e nell’insediamento della commissione regionale pari- opportunità. Io credo- conclude Pagliaro- che la battaglia per i diritti delle donne, per l’occupazione e contro la violenza debba essere la battaglia di tutti per reale avanzamento economico, sociale e culturale della nostra regione”.