Palermo – Si è celebrata ieri mattina presso l’Aula Magna della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo la Santa Messa di inizio Anno Accademico 2016-17.
Si è trattato di una concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo Corrado Lorefice, tra i concelebranti anche il Cappellano dell’Università, nonché assistente spirituale degli universitari padre Riccardo Garzari.
Prima della Celebrazione Eucaristica il Magnifico Rettore dell’Università ha salutato gli intervenuti e rivolgendosi all’arcivescovo lo ha ringraziato per il suo essere sempre presente nelle attività che riguardano i giovani e la loro formazione: “Io credo che questa città e questo territorio abbiano trovato in Mons. Lorefice uno straordinario pastore. E’ ho sempre in lui trovato una sincera attenzione per le esigenze di questa terra e dei giovani, con uno sguardo verso il futuro nel tentativo di risolvere i problemi che sono tanti e che attanagliano questa terra. E con il Mons. Lorefice sono sempre stato in sintonia sulle idee e sugli obiettivi”. Ha parlato dell’importanza di Università e Chiesa di camminare insieme: “L’Università e la Diocesi hanno un ruolo fondamentale, insieme poi alle altre Istituzioni, che è quello di curare i nostri giovani, di favorirne la crescita. Giovani che attraversano una profonda crisi che non riguarda soltanto quella occupazionale, ma che tante volte è una crisi di prospettiva, esistenziale. Ognuno dalla sua parte, chi sul versante spirituale, chi sul versante formativo e chi su quello delle prospettive, ma tutti con un unico dovere: lavorare per i nostri giovani. Quando il prof. Ruisi, il prof. Carta che ringrazio mi hanno parlato di questa opportunità di oggi io l’ho accolta con gioia perché l’ho visto come un ulteriore cammino di crescita umana e spirituale che ci vede insieme”.
L’Arcivescovo Lorefice prima di cominciare la concelebrazione ha voluto esprimere il suo compiacimento nel trovarsi insieme a giovani e formatori: Una presenza semplice e cordiale la mia – ha detto – che vuole avere come obiettivo l’incontro. E vorrei chiedere al Signore che ci dia la Grazia di una via e di un cammino da fare insieme e di sostenerci nella fatica del cammino. Poi prima dell’Omelia ha continuato dicendo: Qui siamo tutti ascoltatori e coinvolti in un dialogo. E rifacendosi, durante l’Omelia, al passo del Vangelo di Luca che parla dell’importanza della pace e della parola ha detto: il Vangelo è una bella notizia che arriva alla vita degli uomini, lì dove ha casa e città e arriva come parola che porta pace, e nella rivelazione ebraico-cristiana Dio è il Dio della pace. La parola risana, rigenera. Luca ci sta spiegando cosa è il Vangelo, una parola che incide nella vita di chi lo annunzia perché ha bisogno di far capire che non è bene che l’uomo sia da solo e arriva nella vita degli uomini senza imporsi ma servendosi dell’accoglienzaCosa può significare per noi in questo contesto universitario aver ascoltato questa parola, vorrei rimandarvi al mondo della cultura e della spiritualità greca, Zeus aveva un appellativo tra i tanti Xenios, il dio degli stranieri, dei profughi, il dio di chi è uscito dalla sua casa e ha bisogno di un approdo. E’ scritto nel patrimonio genetico della cultura greca il segno dell’accoglienza e della condivisione. L’accoglienza è fondamento di una convivenza pacifica. E penso che una università debba aiutare i giovani a ritrovare una vita impegnata che si costruisca insieme e che viva questa categoria, l’accoglienza. Accoglienza che ci porterà alla pace ed è un augurio di pace che faccio ai docenti, agli alunni e al personale per questo anno accademico che inizia.
Dopo la celebrazione ha poi salutato e ringraziato gli intervenuti e gli organizzatori della celebrazione padre Riccardo che ha anche ricordato che il 10 novembre alle 17.30 per il Giubileo dell’Università sul Sagrato della Cattedrale di Palermo dove sarà previsto un momento di preghiera per poi passare attraverso la Porta Santa, saranno recitate le preghiere per l’anno giubilare e la Santa Messa.