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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno IV - Num. 22 - 04 maggio 2016 Politica e società

Rettifica articolo del 30 giugno 2016: a nessun paziente, ad oggi, è stata preclusa la terapia con il Taxolo

di Redazione TrinacriaNews

chemioterapia URL IMMAGINE SOCIALSi Pubblica quanto pervenuto in Redazione.

In riferimento a quanto segnalato a codesta Redazione dalla Signora P.M.M., ed oggetto di particolareggiato articolo apparso in data odierna sulla vostra testata, si ritiene di dovere precisare che a nessun paziente, ad oggi, è stata preclusa la terapia con il Taxolo.

Né alla stessa signora P.M.M., che ha regolarmente fruito della prestazione in data 30 giugno, al pari di tutti gli altri pazienti (circa 10) preallertati sulla possibilità non già della sospensione della terapia, ma di differimento a due tre giorni, e invece regolarmente richiamati appena reintegrate le scorte, e trattati nel rispetto della tempistica prevista dai rispettivi piani terapeutici

Tale situazione è stata indotta dalla carenza di approvvigionamenti determinatasi a seguito della interruzione della produzione da parte della casa farmaceutica TEVA, aggiudicataria della fornitura, disponendo con immediatezza gli ordini di fornitura nei confronti della Ditta seconda aggiudicataria.

Nessuna disfunzione dunque e nessun ritardo si è determinato e che possa avere pregiudicato in alcun modo la salute dei nostri pazienti, ai quali è stata garantita continuità di cure nel rispetto dei piani terapeutici previsti per ciascuno di essi.

Stupiscono pertanto il tono e i contenuti di talune dichiarazioni dell’interessata, per i quali ci si riserva ogni azione a tutela della professionalità dei nostri operatori, e ciò nella considerazione che – non essendosi determinato disservizio alcuno – le ragioni di un procurato allarme (perché tale può definirsi quello che parrebbe emergere dalla lettura dell’articolo), appaiono del tutto infondate.

Spiace, soprattutto, rilevare la superficialità con la quale l’interessata possa avere affermato che “Fra le terapie programmate con il Taxolo, utilizzato per combattere il carcinoma alla mammella, solo pochissime sono state realmente eseguite, tutte le altre pazienti (circa 50) dovranno aspettare l’arrivo di un simile farmaco prodotto da un’altra azienda”, dubitando perfino della efficacia del possibile forma alternativo.

Anche sotto tale profilo le doglianze della Signora P.M.M. non sono suffragate da dati di fatto, tenuto conto che le pazienti con carcinoma alla mammella non superano la ventina, e che non risponde al vero che “solo pochissime sono state realmente eseguite”, tenuto conto che, anche in questo caso, tutte le pazienti interessate hanno ricevuto regolarmente le terapie prescritte, e che i dubbi sulla efficacia di un farmaco similare avanzati dalla Signora P.M.M.e, che similare non è in quanto identico, ancorché prodotto da altra casa farmaceutica, lascia davvero sconcertati sol perché potrebbe ingenerare sull’utenza allarmi ingiustificati che potrebbero determinare effetti devastanti sul piano psicologico degli stessi, e che pertanto appare doveroso dovere tranquillizzare nel modo più assoluto.

Ad onor del vero, gli unici differimenti di terapia hanno riguardato due pazienti per i quali il rinvio è stato dettato non già da indisponibilità del farmaco, ma per stati patologici transitori incompatibili con la somministrazione del farmaco.

Per quanto sopra, non rispondendo quanto riportato nell’articolo alla realtà dei fatti, a norma della Legge 416/1981, con la presente si chiede la pubblicazione della superiore rettifica.

Distinti Saluti,

Giovanni Migliore

 

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