E’ arrivato in redazione uno sfogo di una nostra lettrice su un problema di malasanità di cui è stata protagonista e che deve trovare soluzione sia per lei che per tutti i malati oncologici che hanno bisogno di cure costanti.
La nostra lettrice non ha voluto che si esplicitasse il suo nome e il cognome, non perché teme ripercussioni, ma perché non ama la notorietà e desidera, quindi, solo firmare questo intervento con le sue iniziali: M.P.
Ecco quanto ci ha scritto M.P.:
“Credo sia giusto dare voce ai malati oncologici. Siamo persone psicologicamente fragili e fisicamente e moralmente distrutte. Il tuo aspetto ti fa perdere la dignità. Ti mangi i giorni che ti separano dalle sedute , perché ti dici, una in meno, e inizi a vedere la luce in fondo al tunnel.
Si sta in esilio forzato per evitare contagi: anche un raffreddore ti preclude la possibilità di fare la terapia
E ieri, dopo che mi sono preparata, ho fatto i fattori di crescita per fare aumentare i bianchi, fatto il cortisone per evitare le allergie, mi chiama il responsabile del reparto di chemioterapia per invitarmi a non andare oggi, perché l’ospedale è rimasto senza farmaco.
Ma com’è possibile? Che gestione è? Il primario, lui stesso, il Ministro della salute, l’assessore …. dove sono???? Come possono permettere che succedano queste cose? Siamo distrutti!!!!
Tutti i nostri programmi, incastrati per non saltare le terapie, per non danneggiare i colleghi al lavoro, per lasciare sereni i nostri familiari , tutto a gambe all’aria.
Psicologicamente distrutti! Noi il 21 luglio avremo finito questo primo ciclo e invece non conosciamo il nostro destino.
Bisogna aspettare l’arrivo del farmaco prodotto da un’altra azienda! Sarà ugualmente efficace? E gli effetti collaterali? In una terapia settimanale, dal punto di vista medico, saltare una o due settimane , non succede nulla.
Intanto sto andando in ospedale perché devono mettermi per iscritto che non possono farmi la terapia perché non hanno il farmaco, da lì andrò in procura a fare una denuncia e da lì andrò avanti! Chi ha sbagliato è giusto che paghi, è in ballo la salute di centinaia di donne in tutta la Sicilia !!! E i nostri governanti si ingrassano a mostrare spese , facendo i giochetti con le aziende fornitrici del farmaco.
Vergognaaaaaa!!!!! Solo questo possiamo dire“.