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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno IV - Num. 21 - 02 marzo 2016 Politica e società

Intervista a segretario generale UIL Sicilia Claudio Barone su manifestazione #7Maggio #LaSiciliaAffonda

Emergenze in Sicilia e priorità di interventi per la Uil Sicilia

di Vilma Maria Costa

TrinacriaNews.eu, in occasione dell’imminente manifestazione regionale unitaria,  ha incontrato il Segretario generale UIL Sicilia Claudio Barone. Di seguito l’intervista:

D. Segretario Barone per la manifestazione regionale unitaria del 7 maggio perché scendete in piazza?

Barone URL IMMAGINE SOCIALR. La Sicilia affonda e il governo regionale, insieme alla classe politica, sino a oggi non ha affatto nulla per evitarlo. Continuano a occuparsi di giochi di potere tentando di tirare a campare per conservare le poltrone il più a lungo possibile. Nel frattempo i siciliani hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, sempre più famiglie sono al di sotto della soglia di povertà e i giovani non hanno altre prospettive che non siano lavoro nero o emigrazione. Certo i problemi non sono cominciati con questa legislatura ma si sta facendo troppo poco per provare a risolverli.

D. Quali le priorità rispetto a tutte queste emergenze?

R. Tutti i settori stanno vivendo emergenze drammatiche. Non si può continuare a rinviare.
Queste sono le priorità della Uil Sicilia: sbloccare subito le risorse europee per mettere in sicurezza strade, scuole, acquedotti e ridare lavoro agli edili facendo ripartite l’economia. Non abbandonare i Poli industriali in crisi ma fare in modo che vengano realizzati i piani di riconversione. A Gela, come a Siracusa, Termini e Milazzo. Razionalizzare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione rinnovando i contratti e dando sicurezza ai lavoratori delle ex Province e ai precari dei Comuni. Tutelare il territorio utilizzando meglio forestali e Consorzi di bonifica. Mettere punto a una gestione scellerata del sistema idrico e di quello dei rifiuti e individuare una governance efficace ed efficiente. Potenziare gli organici della Sanità e intervenire subito sulla drammatica situazione delle Emergenze. Rendere fruibile il patrimonio culturale della regione per potenziare il turismo, oggi in crescita. Effettuare finalmente una vera riforma della Formazione e dell’Istruzione.

D. E’ possibile aiutare i giovani, i pensionati e i lavoratori?

R. La condizione di precario, lavoratore in nero o emigrante è certamente frustrante. In Sicilia sono raddoppiati i voucher che forniscono una copertura legale al lavoro nero, come dimostra l’aumento degli incidenti gravi e mortali sui posti di lavoro. Non possiamo tollerare che la politica continui a pensare di dare mance in cambio di consenso elettorale. Bisogna dare stabilità e certezze, senza ricatti e soprattutto fare ripartire l’economia dell’Isola favorendo investimenti e sviluppo e non bloccandoli.

D. Come avvicinare tutti gli sfiduciati di tutte le età e categorie alla politica ma anche del sindacato?

R. Bisogna dar voce alla protesta iniziando con la manifestazione regionale del 7 maggio a Palermo. Il nostro obiettivo è tutelare i lavoratori, i giovani e i pensionati che oggi vivono di una condizione di crescente marginalità. La politica oggi non dà più risposte, il sindacato quindi deve attrezzarsi per rappresentare queste persone.

D. Quali le soluzioni a breve termine e quali quelle a lungo termine che possano servire per risolvere queste problematiche?

R. Serve reperire subito le risorse per gli interventi di sostegno al reddito affinché le famiglie possano sopravvivere. Sono troppo poche quelle in atto disponibili per cassa integrazione, ammortizzatori in deroga, mobilità e contratti di solidarietà. E della legge per il contrasto alla povertà non se ne sa più nulla. Bisogna spendere questi fondi bene e aprire agli investitori. La Regione deve smetterla di creare ostacoli su tutto e snellire la burocrazia.

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