Tornano in 380 città italiane le Giornate FAI di Primavera, la storica manifestazione del FAI. Una grande festa di piazza dedicata ai beni culturali. Un’occasione unica per scoprire luoghi solitamente chiusi al pubblico e sentirsi parte di un’Italia diversa creata dagli 8,5 milioni di persone che in questi anni hanno dimostrato di amare e di riconoscersi nell’immenso patrimonio culturale custodito nel nostro Paese.
Chiese, ville, borghi, palazzi, aree archeologiche, castelli, giardini, archivi storici: sono oltre 900 i luoghi aperti con visite a contributo libero in tutte le Regioni grazie all’impegno e all’entusiasmo delle Delegazioni e dei volontari del FAI.
Questo il portale dove trovare i luoghi visitabili in tutta Italia http://www.giornatefai.it/levento
Ecco i luoghi di PALERMO – In occasione della XXIV edizione delle Giornate Fai di Primavera, il 19 e 20 marzo, la delegazione di Palermo proporrà una passeggiata dal nome “Da Porta a Porta”, lungo quello che è considerato il tracciato urbano storicamente più rilevante di Palermo. Un tracciato urbano che da Porta Nuova a Porta Felice, partendo dal Piano della Galca, abbraccia e accoglie l’intero Cassaro, oggi corso Vittorio Emanuele, teatro di eventi che hanno scritto nel tempo la storia della città. “Le porte – afferma Rita Cedrini, capo delegazione Fai Palermo – sono un segno forte che rimandano a valori simbolici oltre che a funzioni della quotidianità.
Così se Porta Nuova, da dove prende l’avvio la passeggiata, rappresenta l’evento che osanna l’entrata in città di Carlo III, vincitore della battaglia di Lepanto che ha restituito alla cristianità anche il suo retaggio territoriale, Porta Felice racconta di quanti sovrani giungendo dal mare, nell’oltrepassarla, hanno imposto altri valori e altre regole, talvolta difficili da sopportare. Così accade – prosegue Rita Cedrini – che la città racconta di presidi e baluardi che davano sicurezza come Porta Nuova, l’odierna sede del comando militare autonomo della Sicilia e il quartiere S. Giacomo, (occupato dalle caserme Bonsignore e Calatafimi dei carabinieri e dell’esercito), di architetture della cristianità che garantivano rifugio come il Seminario dei Chierici e l’odierno Museo Diocesano, delle strutture conventuali realizzate dal grande fermento edificatorio e culturale dei Gesuiti, l’odierno Convitto Nazionale, di chiostri che ricordano chiese scomparse, quella di S. Nicolò, di porte trionfali per l’accoglienza di volta in volta di nuovi sovrani, Porta Felice oggi sede del comando dei vigili urbani. (ANSA).
Ecco i luoghi di CATANIA – Alle porte della stagione primaverile, suoni e profumi risvegliano la voglia di riscoprire le bellezze della cultura italiana, per questo ilFai (Fondo Ambiente Italiano)promuove la tradizionale“Giornata di Primavera”, giunta quest’anno alla ventiquattresima edizione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.
Sabato 19 e domenica 20 marzo in tutta la Sicilia verranno aperti in via straordinaria, a offerta libera, 130 monumenti e siti d’interesse storico e culturale. Nella mappa sono contemplate 38 città dell’isola, tra cui anche Catania e Acireale grazie all’impegno della delegazione catanese del Fai,guidata da Antonella Mandalà, che comprende i gruppi di lavoro di Acireale, Caltagirone, Giarre-Riposto, Mineo. Oltre 600 studenti di più di venti scuole, adeguatamente preparati dai docenti e coordinati dal delegato Silvana Manzoni, faranno da “apprendisti ciceroni” ai visitatori interessati, illustrando le peculiarità storico-artistiche dei beni esplorati.
Mercoledì 16 marzo, alle 10.30, presso l’Auditorium del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, il gruppo di volontari etnei presenterà in conferenza stampa i luoghi del capoluogo etneo e della città acese che saranno visitabili durante la “due giorni” dell’iniziativa, nonché le attività collaterali organizzate per sensibilizzare il pubblico alla salvaguardia e alla diffusione del patrimonio paesaggistico e culturale italiano. Sono stati invitati a partecipare alla presentazione le istituzioni regionali, provinciali e comunali e i proprietari de beni che saranno fruibili.
La Giornata Fai è aperta a tutti – afferma il capodelegazione Antonella Mandalà – con un trattamento privilegiato a chi ci sostiene con partecipazione e concretezza. A Catania la nostra delegazione ha riservato ai propri iscritti l’apertura delle dimore storiche più antiche e interessanti della città. Ricordiamo – ha concluso – che si tratta di una giornata di raccolta fondi per cui ci auguriamo che i visitatori possano ricambiare il nostro lavoro e impegno con la generosità che hanno sempre mostrato e che ci ha consentito di annoverare Catania tra le città italiane che hanno dato il maggior contributo al Fai in occasione delle sue Giornate di Primavera.
Quest’evento è considerato il più importante della Fondazione, perché concepito come una vera e propria mobilitazione per consentire al Bel Paese di mettersi in mostra e farsi conoscere in tutto il suo splendore, anche e soprattutto quello più nascosto.
L’iniziativa chiude la settimana di raccolta fondi (14-20 marzo) che la Rai, in collaborazione con il Fai, dedica ai beni culturali, all’unicità dei luoghi simbolo del patrimonio italiano. È possibile contribuire al progetto “Insieme cambiamo l’Italia. Ricordiamocelo!” chiamando o inviando un sms al 45599.