Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il SaferInternetDay 2016, che quest’anno si è tenuto il 9 febbraio,la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo anche nelle scuole delle province della Sicilia Occidentale.
L’evento si è tenuto nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani e nella Sicilia Occidentale, il 09 ed il 10 febbraio, ha interessato i seguenti istituti:
– Palermo: Istituto Comprensivo Giovanni XXIII – Piazzi;
– Agrigento: Istituto Comprensivo Luigi Capuana, Aragona (AG);
– Caltanissetta: Scuola Media Paolo Balsamo, San Cataldo (CL);
– Enna: Scuola Media Savarese;
– Trapani: Istituto Comprensivo Navarra, Alcamo (TP).
Quest’anno il tema conduttore degli incontri è stato: “Play your part for a better internet”, ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”.
Una vita da social,come ormai molti sanno, è un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.
L’iniziativa ha anche una sua pagina facebook unavitadasocial, nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti.
L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.
La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante.
Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report,sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online.
Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.
Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%).
Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l’8% delle risposte).
In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi – sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.
Nel 2015 un soggetto è stato arrestato per pedofilia online, con 20 denunce, 484 siti monitorati, 13 perquisizioni effettuate ed un sito web pedopornografico inserito in black list.– dichiara Vincenzo Macrì, dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Palermo – Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web.
Preme ricordare che la Specialità è presente anche sulla Rete – continua il dirigente della Specialità – con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per il mondo Apple che Android.
Anche Carlo Conti ha voluto testimoniare il suo impegno contro il cyberbullismo per una navigazione sicura consapevole e responsabile della rete.
A questo link della Polizia Postale la sua intervista:
https://www.facebook.com/unavitadasocial/videos/448496672014462/