“Lo sciopero nazionale di oggi della chimica, e l’alta adesione di oggi ferma e decisa dei lavoratori fortemente preoccupati per le sorti del loro futuro, che sia da monito ad Eni e Governo, in particolare a Renzi, da cui ci aspettiamo una ferma presa di posizione onde scongiurare l’effetto domino del settore causato dalla paventata dismissione, per il prosieguo della vertenza che riguarda in primis la città di Gela e tutto l’indotto”.
A dichiararlo è Giovanni Condorelli, Segretario Confederale con delega alla politiche del Mezzogiorno.
“In una terra così martoriata, aggiunge Giuseppe Messina, Responsabile dell’Ugl in Sicilia, ci impressiona anche il silenzio assordante di Crocetta, il quale a parole si è sempre adoperato per Gela, dove ha pure governato, ma con i fatti un po’ meno, ancora attendiamo anche un minimo di solidarietà per i lavoratori in trincea a difesa del loro lavoro, oggi è solo l’inizio, non esasperiamo gli animi, ma la gente è stanca ed attende certezze da parte di Eni e Esecutivo”.
PA. 20.01.2016