Il quasi ottantenne Maestro palermitano Madè, pseudonimo di Lo Cicero Giuseppe, da più di sessanta anni presente nel panorama artistico italiano, è appena rientrato da Vienna ed ha voluto raccontare al nostro Periodico on line, la sua avventura culturale in Austria.
Giornate intense – ci racconta lo stesso Madè – il due ottobre siamo stati ricevuti dall’Ambasciatore Italiano Giorgio Marrapodi, il quale ha guidato la piccola delegazione giunta da Palermo, negli splendidi saloni del Palazzo che fu del principe Klemens von Metternich, statista austriaco, artefice della “Restaurazione” dell’800, oggi appunto sede della nostra Ambasciata.
Al dott. Giorgio Marrapodi, il Maestro ha donato i volumi de “La Divina Commedia disegnata” e de “La Divina Commedia dipinta”.
Nel pomeriggio dello stesso due ottobre, si è svolta, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, diretto da Clara Benicivegna che ha aperto la serata leggendo un messaggio del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, la presentazione del volume “La Divina Commedia dipinta”, edito dalla palermitana Thule Cultura, scritto da Tommaso Romano e graficamente curato da Rosario e Claudia Lo Cicero.
E’ stato l’evento cardine della mia presenza a Vienna – ci racconta sempre lo stesso Madè – lo Storico dell’Arte Adriana Mastrangelo Adorno, nella sua relazione apprezzata dal numeroso pubblico presente, ha raccontato, non solo del mio impegno dantesco, ma ha inoltre magistralmente ripercorso i punti salienti della mia carriera, compresa la mia prima esposizione viennese, allorquando, nel 2001, esposi nei saloni imperiali dello Hofburg, le centoventisei opere del mio “Federico II Stupor mundi”. Adriana – conclude il Maestro – ha annunciato il prossimo evento che mi riguarda, ovvero l’esposizione del “Presepe Incantato”, nella Basilica fiorentina di Santa Croce.
Nel corso della serata tenutasi all’Italienisches Kulturinstitut Wien hanno, inoltre, preso la parola, Ruggero Ruggeri, già Direttore dell’Ente Turismo; Rosario Lo Cicero, figlio del Maestro palermitano e presidente della Associazione Culturale “Festina lente” che ha organizzato l’evento e Padre Egidio Monzani, direttore del “Centro Studi Danteschi” di Ravenna.
Commovente l’incontro tra Madè con l’amico Josef Fröhlich, già Presidente del Castelli Viennesi ed oggi Presidente Onorario degli stessi, il quale ha fatto, non solo ricevere ufficialmente l’Artista palermitano, dalla Dirigenza del castello di Schönbrunn, famosa reggia imperiale di Vienna, sede della casa imperiale d’Asburgo dal 1730 al 1918, ma lo ha fatto guidare in una approfondita e lunga visita, in quella che fu la sontuosa residenza estiva di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, duchessa di Baviera ed imperatrice d’Austria, poiché moglie dell’Imperatore Francesco Giuseppe, meglio nota nel mondo come la Principessa Sissi.
Sabato tre ottobre, infine, l’esposizione, nella Minoritenkirche, la Basilica di San Francesco d’Assisi della Capitale austriaca, nota come “Chiesa degli Italiani”, le opere appartenenti a “La Divina Commedia dipinta”, di proprietà del Centro Studi Danteschi di Ravenna che alle stesse ha destinato la Sala Padre Severino Ragazzini, oggi sede della “Pinacoteca Dantesca Madè”.
E’ sempre lo stesso Madè a raccontarci dell’inaugurazione vedere la Chiesa gremita, non solo da Italiani e dai rappresentanti della mie Delegazione, mi ha commosso, così come sono stato felice della presenza dell’Ambasciatore italiano a Vienna Giorgio Marrapodi e di Daniela Panella, Prefetto della Congregazione della Basilica. Nell’occasione – conclude il pittore – ho voluto accanto a me due giovani colleghi, il palermitano Paolo Massimiliano Paterna e la romana Silvia Ruggeri, i quali hanno esposto un trittico di loro opere, anch’esse dedicate al Poema dantesco.
Domenica quattro ottobre, nel giorno dedicato a San Franscesco d’Assisi, patrono d’Italia, Padre Egidio Monzani e Padre Thomas, quest’ultimo parco della Minoritenkirche, hanno officiato, in una Chiesa gremita, la Santa Messa.
Madè ha voluto concludere questa sua intervista, ringraziando per l’impegno profuso, anche gli amici Antonella Buttitta e Francesco Miosi, i quali, coordinatisi con le Associazioni “Festina lente “ e “Culturale Internazionale Madè”, presiedute da Rosario e Claudia Lo Cicero, hanno curato gli aspetti logistici del gravoso ma riuscito evento.
Il gruppo, rientrato in sede, è già a lavoro per la prossima manifestazione che vedrà, come già annunciato dallo Storico dell’Arte Adriana Mastrangelo Adorno, esporre, a partire dal prossimo cinque dicembre, nella Basilica di Santa Croce di Firenze, le sculture in vetro di Murano, realizzate da Madè e da Loredano Rosin, alla fine degli anni ’70 che compongono il “Presepe Incantato”.