“La questione sociale nel comparto della Formazione professionale in Sicilia non può restare lettera morta o, peggio ancora, restare appannaggio di pochi attori che si ergono a paladini della verità”.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Responsabile dell’Ugl in Sicilia.
“Serve una larga rappresentatività – aggiunge – a garanzia della pluralità democratica necessaria ad affrontare i prossimi mesi difficili sul versante occupazionale”.
“Il Comparto della Formazione professionale – sostiene Messina – necessità di una cura dimagrante e questo è fuor di dubbio. Per farlo, però – prosegue – occorre il contributo di tutti senza steccati o falsi proclami”.
“Sono oltre 2 mila gli operatori del settore licenziati o sospesi e quindi senza lavoro e copertura contributiva, retributiva e giuridica” – ricorda il sindacalista.
“Via libera, quindi, all’operazione verità. Il governo regionale – rilancia Messina – si faccia carico di mettere a disposizione le risorse e batta i pugni a Roma perché il governo centrale non può far finta di niente perchè l’emergenza sociale è grave e centinaia di lavoratori monoreddito hanno diritto ad un trattamento diverso”.
“Si metta mano – conclude Messina – ai processi si prepensionamento incentivato, riqualificazione, ricollocamento, auto impiego e auto impresa, con un rinnovato atteggiamento e con una manifesta volontà politica allargata a tutti coloro che apertamente dichiarano la propria disponibilità a trovare soluzioni operative in tempi brevi”.