“Il processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dal Comune di Palermo finalizzato a ridurne, entro il 31 dicembre 2015, il numero e gli sprechi resta un rebus ed i prossimi mesi non porteranno, con ogni probabilità, nulla di buono per le migliaia di lavoratori dipendenti delle società partecipate visti i tempi allungati dall’amministrazione comunale. Il Piano operativo approvato con determina sindacale n.53, lo scorso 31 marzo, rischia, quindi, di restare lettera morta o peggio ancora di provocare un ‘terremoto sociale’ per l’eventuale perdita di posti di lavoro qualora non condivise le scelte con i lavoratori. A pagare l’immobilismo dell’amministrazione attiva non solo i lavoratori ma anche i cittadini costretti ad una pressione fiscale locale esagerata rispetto ai servizi resi dall’amministrazione comunale”.
A dichiararlo Margherita Gambino, Componente dell’Assemblea nazionale dell’Ugl e Segretario provinciale della Federazione Energia a margine dell’audizione in Terza Commissione Consiliare al Comune di Palermo. All’incontro hanno partecipato, inoltre, Antonio Vaccaro, Segretario provinciale della Federazione Igiene Ambientale e Alessandro Franchina, responsabile provinciale ex Ambiti territoriali ottimali (Ato). Presente anche Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell’ Ugl Sicilia e Reggente dell’Unione Territoriale del Lavoro di Palermo.
“La vicenda Aps-Amap – continua la Gambino – conferma come certe operazioni se non calibrate bene rischiano di mettere a repentaglio il futuro di tutti i lavoratori interessati”.
“La gestione degli Ato si è rivelata fallimentare – afferma Vaccaro, intervenuto ai lavori – ed i lavoratori restano sospesi in un limbo senza sapere se transiteranno nelle SRR, con quali modalità e entro quali tempi. Sulla Rap sgombriamo il campo da voci prive di fondamento, nessuna organizzazione sindacale, compreso UGL, si è opposta al progetto di riorganizzazione della società”.
“La questione è altra – sostiene il segretario provinciale della Federazione Igiene Ambientale di Ugl – e precisamente è legata ai ritardi nella fornitura di mezzi e attrezzature che non hanno consentito ai lavoratori di operare in maniera efficiente”.
“Non ci convincono – aggiunge Vaccaro – le continue dichiarazioni di emergenza rifiuti a Palermo provenienti da fonti di Palazzo delle Aquile. Invece di creare allarmismi – rilancia il sindacalista – sarebbe cosa buona e giusta che l’amministrazione comunale procedesse a pagare i circa 9 milioni di euro maturati dalla società Rap per fatture di manutenzione stradale ed emergenza. Servono maggiori controlli sulle discariche abusive e sul conferimento fuori orario”.
Affrontata anche la vertenza legata alla società Amat. Per l’Ugl è preoccupante che non si parli di rinnovo del contratto di servizio, peraltro scaduto da anni. Sono stati formati 61 autisti per utilizzarli sui tram ma di assegnazione in ‘house providing’ non se ne parla. Sulla vicenda Ugl ha chiesto al presidente della Terza Commissione Consiliare, Luisa La Colla, di vigilare sulle procedure di assegnazione dell’appalto e sui lavori di completamento della linea del tram viste le continue voci che si susseguono in merito al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza e sull’abbattimento delle barriere architettoniche”.