Roma 1 Luglio 2015 – “Le parole del commissario Guardabassi riferite alla bocciatura due proposte del M5S sull’emergenza della A19, vanno dal tragicomico al surreale”. La parlamentare nissena del Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri replica punto su punto le obiezioni sollevate da Marco Guardabassi, commissario nominato dal Governo per l’emergenza del viadotto Himera. “Guardabassi– spiega la deputata M5S – confonde ad arte i due interventi da noi proposti: uno è la messa in sicurezza della regia trazzera che servirà maggiormente ai paesi madoniti per non restare isolati, l’altro è il bypass sull’autostrada che lo stesso commissario conosce benissimo poiché glielo abbiamo illustrato e consegnato lo scorso 11 giugno durante un incontro al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Quanto dichiarato dall’Avv.Guardabassi in merito all’esclusione della nostra proposta di bretella/bypass, ci fa veramente sorridere. I motivi del rifiuto sono: il fatto che avesse un costo, la mancanza di macchinari del Genio Militare, l’adeguamento della SP24 e le caratteristiche geologiche del terreno interessato. Analizzando le affermazioni emerge quindi che il progetto verrà realizzato sicuramente a costo zero o quanto meno ad un costo minore del nostro. Ricordo ancora che la nostra proposta prevedeva una spesa inferiore a €1.500.000,00 che comprendeva un ponte Bailey inclinato, la messa in sicurezza della Strada Lodigiani, paratie, gabbionate, cunette per raccolta acque, altri due ponti Bailey in orizzontale, segnaletica orizzontale e verticale e il rifacimento del manto stradale con conglomerato bituminoso, ecc… tutto eseguito a regola d’arte e nella totale legalità e rapidità d’intervento.
Anche la seconda motivazione risulta infondata in quanto il Genio Militare della compagnia di Palermo ha tutti i mezzi e gli uomini (come da noi verificato) per intervenire immediatamente e realizzare il bypass da noi proposto, inoltre è l’unica soluzione che può assicurare la totale assenza di infiltrazioni malavitose perché, ricordo, che il Genio Militare è lo Stato. Riguardo all’adeguamento della SP24, forse è opportuno ricordare al Commissario che la sua manutenzione spetta alla Provincia di Palermo in primis e poi al Commissario Calogero Foti, nominato proprio per il superamento dell’emergenza della viabilità secondaria e dotato di un apposito stanziamento di somme, distinto da quello riservato al viadotto Himera che invece è stato affidato proprio al Guardabassi. Il progetto realizzato da ANAS e, a quanto pare, scelto dal dirigente della motorizzazione civile di Perugia prevede l’adeguamento della SP24. Nella nostra idea progettuale che interessa la stessa strada provinciale, per i motivi su esposti, non è prevista la manutenzione ma non è chiaro perché questo dovrebbe divenire un motivo di scarto visto che, al massimo, sarebbe un motivo di miglioramento della nostra proposta. Non solo… il nostro bypass continuerebbe a costare meno di quello proposto da ANAS perché il tratto della SP24 da manutenzionare è 500 m in meno e senza alcun esproprio.
Inoltre per transitare sul tracciato indicato dal progetto ANAS, si dovrebbe passare proprio sotto il viadotto ceduto: cosa succederà quando si dovrà lavorare sulle carreggiate autostradali che passano sopra la SP24? Saremo costretti a trovare un’altra soluzione? Non è meglio pensarci già adesso e optare per una soluzione indipendente come la nostra? In ultima istanza Guardabassi tira in ballo le condizioni geomorfologiche del terreno. Sconosciamo i geologi che lo “hanno vincolato a prendere in considerazione il lato sinistro” (versante Caltavuturo) mentre ci risulta dai geologi del luogo (che conoscono palmo a palmo il terreno) e da professori dell’Università degli studi di Palermo del ramo, che la situazione è proprio l’opposto. Ad onor del vero, tutti e due i versanti sono interessati da cedimenti franosi ma il lato Scillato dà più garanzie di sicurezza perché la zona individuata dalla nostra idea progettuale non viene interessata da frane attive o quiescenti e in passato, quel versante, è stato soggetto a opere di consolidamento. Il Commissario diventa ancora più comico quando dichiara di aver esplorato il nostro progetto (sarebbe interessante conoscere cosa ha tecnicamente fatto per esplorarlo) ma, che lo stesso, non è “praticabile” sebbene “affascinante… affascinante? Caro commissario – conclude la parlamentare nissena – a noi non interessa un bell’aggettivo (tra l’altro poco pertinente), interessa sapere quando i siciliani potranno godere dei propri diritti senza lungaggini burocratiche, sperpero di denaro pubblico, salvaguardia dell’ambiente e soprattutto quando potranno godere di una soluzione sicura al 100% e totalmente antimafia”.