PALERMO. “In tempo di crisi e di flessibilità sempre più donne in Sicilia sono vittime di mobbing e stalking, ma di questo fenomeno se ne parla sempre meno. E se la legge apposita è stata dimenticata dal Governo nazionale, in compenso è arrivata la norma che concede alle aziende la libertà di demansionare un dipendente”. Ad analizzare il fenomeno è il Centro di ascolto contro tutte le violenze di Palermo della Uil Sicilia e guidato da Adriana Aronadio, che domani in occasione del convegno “Mai in silenzio. Ottieni con la persuasione, non con la violenza”, presenterà dati e relazioni di esperti e responsabili del settore. “Lo lo stress patologico determinato da vessazioni dei superiori o dall’eccesso di pressioni sul lavoro è aumentato così come le depressioni, ma anche i tentativi di suicidio, in particolare tra le persone mature. Il nostro obiettivo – dice il segretario organizzativo della Uil Sicilia, Luisella Lionti, che domani aprirà i lavori – è portare avanti servizi all’avanguardia per tutelare sempre di più i lavoratori. Adesso puntiamo ad estendere in tutta l’isola questo servizio, divenuto oggi fondamentale”. L’appuntamento è domani, 18 giugno, presso la Sala Cral Unicredit Bds in via Rosolino Pilo 33 a Palermo. Presente all’incontro Maria Grazia Gramaglia, segretario nazionale Uil Pubblica Amministrazione. Chiuderà i lavoriAlessandra Menelao, responsabile nazionale dei Centri ascolto della Mobbing e Stalking della Uil.