Il grosso riconoscimento per la norma targata 5 Stelle, approvata dall’Ars il 2 agosto del 2013 è arrivato qualche giorno fa nel corso di un convegno tenuto a palazzo dei Normanni dalla voce più autorevole in materia nella penisola: Giancarlo Dall’Ara. Il “padre” della nuova forma di turismo, nata in Sardegna nel 1988 e che piano piano ha messo radici in tutta Italia ne ha tessuto le lodi perché “meglio di tutte incarna lo spirito dell’ Albergo diffuso e ricalca perfettamente le linee del progetto originario”.
L’albergo diffuso è un nuovo modo di concepire l’ospitalità, complementare al turismo tradizionale, rilanciando la fruibilità dei centri storici delle città e dei paesi e ponendo le basi per nuova occupazione. Punta a dislocare gli alloggi per i turisti nelle abitazioni del centro storico e dei borghi marinari e rurali, garantendo a pochi metri da essi la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti (ricevimento, sale comuni, bar, punto ristoro).
Al convengo tenuto in una sala gialla gremitissima da operatori del settore e sindaci erano presenti oltre a Dall’Ara i deputati del M5S Claudia La Rocca
(prima firmataria della legge), Giampiero Trizzino (presidente commissione Ambiente Ars) e Valentina Zafarana (Capogruppo M5S Ars), l’assessore per il Turismo Cleo Li Calzi e il dirigente dello stesso assessorato Saverio Panzica.
Soddisfatta La Rocca, che punta nella collaborazione dei cittadini per il decollo della legge: “Ora la palla passa i siciliani – ha detto – e ai sindaci che hanno il compito di rendere attraenti i loro comuni”.
A partire da marzo l’Albergo diffuso sarà oggetto di un tour in Sicilia nel corso del quale si parlerà anche delle altre iniziative del Movimento: “Microcredito siciliano” e “Boom Polmoni Urbani”.
“La Sicilia – ha affermato Claudia La Rocca – può ripartire dal suo patrimonio, dalla bellezza, quindi dai suoi borghi e centri storici, che adesso avranno un’opportunità in più per essere valorizzati”.