Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno II - Num. 14 - 25 novembre 2014 Sport

“Il Palermo da Grande” un progetto educativo fra sport e fumetto

TrinacriaNews.eu ha incontrato il co-ideatore del progetto Giovanni Russo, il Coordinatore Regionale di Educazione Fisica e Sportiva MIUR-USR Giovanni Caramazza e il direttore de Il Giornalino padre Stefano Gorla. Interviste all’interno

di Andrea Ferruggia

conferenza stampa il palermo da grandePalermo – All’interno della fastosa dimora settecentesca di Villa Niscemi, giorno 11 scorso alle ore 11:00, è stato presentato presso la Sala delle Carrozze, l’anteprima del progetto education&sport dal nome “Il Palermo da Grande”, rivolto agli alunni delle classi IV e V di tutte le scuole regionali.

Gli obiettivi sono molteplici: educare e rendere più consapevoli i bambini riguardo i corretti comportamenti da seguire per una regolare e sala alimentazione, il rispetto delle persone e dell’ambiente circostante, favorire un atteggiamento di fair play fra compagni per combattere il bullismo, infine insegnare che lo sport (calcio, tennis, nuoto, basket) è solo un momento di aggregazione e divertimento.

Il metodo previsto dal progetto, prevede la realizzazione di incontri formativi, che avranno luogo direttamente nelle scuole del territorio che vorranno aderire (registrazione www.ilpalermodagrande.it) e che saranno svolti da personale tecnico o da esperti animatori, pronti a far divertire i più piccoli con laboratori di fumetto, giochi interattivi e creativi. Verranno chiamati alla collaborazione diretta anche i docenti dei singoli istituti e le famiglie degli alunni, essendo responsabili attivi del processo di formazione e crescita dei giovani.

Il via ai lavori è stato ufficialmente stabilito per il 12 dicembre e si concluderà giorno 24 maggio con la premiazione di sei bambini che, estratti a sorte, avranno realizzato autonomamente un fumetto legato ai temi promossi dal progetto, premiazione che si svolgerà in occasione dell’ultima gara casalinga del Palermo contro la Fiorentina così da ospitarli con le loro mamme nel super palco della tribuna.

Alla presentazione hanno preso parte: il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Sindaco di Ventimiglia Antonio Rini, il neoeletto Sindaco di Misilmeri Rosalia Stadarelli, il direttore commerciale del progetto Daniele Cipollina e il direttore educativo Giovanni Russo, il coordinatore regionale di Educazione Fisica del Miur-USR Giovanni Caramazza, il direttore di Rai Ragazzi e Gulp Massimo Liofreddi, il direttore de Il Giornalino padre Stefano Gorla e infine l’imprenditore Emilio Lombardo per il gruppo Lombardo Bike e il maestro Nino Parrucca.

Il primo a prendere la parola è stato Antonio Rini che ha detto: ho voluto aderire con la mia comunità, al progetto “Il Palermo da Grande” perché i solidali valori che lo costituiscono rispondono agli obiettivi del Patto diil palermo da grande URL IMMAGINE SOCIAL Ventimiglia, unione di 54 comuni il cui fine è lo sviluppo di una società migliore e rispettosa dell’ambiente, attraverso la sinergia tra Comune, cittadini e privati. Ogni Comune del circondario metterà a disposizione le proprie strutture scolastiche e i vari corpi docente per realizzare al meglio il progetto, perché è nostro dovere dare ai piccoli cittadini di oggi, tutti gli strumenti necessari per diventare ottimi cittadini del domani.

A seguire in un breve intervento Rosalia Stadarelli ha detto: sebbene eletta da circa una settimana dopo l’ennesimo scioglimento della giunta comunale per mafia, ho apprezzato sin da subito la lodevole iniziativa che si prospetta con questo progetto perché l’unione, lo stare  insieme in allegria e il condividere percorsi comuni sin da bambini, crea un benessere non solo della persona ma anche per il territorio in cui viviamo. Successivamente è stato chiamato ad intervenire Leoluca Orlando che ha affermato: bisogna comprendere che si deve fare rete, fare squadra per costruire una solida comunità e voglio dire che non è vero che servono soldi per realizzare qualcosa perché basta credere sinceramente all’idea che si ha in mente e vedrete che si concretizzerà. Il progetto è fortemente sostenuto dal Comune soprattutto per ciò che concerne la diffusione nelle scuole dei valori sullo sport sano e su un calcio migliore, senza violenza o aggressione fra tifosi e giocatori perché solo attraverso l’Educazione Civica si impara sin da bambini il senso della cittadinanza, del rispetto e della legalità.

È stata quindi la volta degli ideatori del progetto Giovanni Russo e Daniele Cipollina che hanno spiegato come attraverso il linguaggio del fumetto, valido mezzo espressivo che mette in scena sentimenti, idee o passioni, si trasmettono valori assolutamente positivi ai nostri ragazzi ma a questo vanno affiancate tante altre attività ludico-didattiche e sportive, di cui la scuola dovrà farsi garante prendendo parte attiva al progetto in cui noi crediamo.

Tra gli ultimi ad intervenire Massimo Liofreddi, direttore di Rai Gulp che ha detto: la Rai appoggia l’iniziativa perché affine ai nostri obiettivi. Infatti da alcuni anni la nostra offerta di servizio al pubblico è dedicata ai bambini e agli adolescenti con programmi di grande successo a livello europeo trasmessi dal canale Rai YoYo (visibile al numero 43 del digitale terrestre) che si propone l’intento di “educare divertendo” soprattutto attraverso film di animazione (Peppa Pig, Barbapapà)

Al termine della presentazione, è stata tagliata e offerta dall’impresa Latte Sole, una grande torta e tanti prodotti caseari ai bambini di alcune scuole palermitane, accompagnati dalle loro maestre, per inaugurare l’avvio del progetto.

In occasione dell’evento la redazione di TrinacriaNews.eu ha incontrato il co-ideatore del progetto Giovanni Russo, il Coordinatore Regionale di Educazione Fisica e Sportiva MIUR-USR Giovanni Caramazza e il direttore de Il Giornalino padre Stefano Gorla.

ingresso scolaresco il palermo da grandeEcco le domande che abbiamo rivolto loro:

GIOVANNI RUSSO

Come nasce il progetto “Il Palermo da Grande” e quali sono i valori che stanno alla base? Auspicate si possa ripetere per una seconda edizione questa iniziativa educativa? Perché è stata coinvolta soltanto la squadra calcistica del Palermo e non le altre come Catania e Trapani?

L’idea è frutto della collaborazione diretta fra due agenzie ADV Maiora e CSlab, specializzate nei progetti educativi da ormai dieci anni. Noi vogliamo dare valore aggiunto ai bambini che sono i veri protagonisti delle vite dei genitori e degli adulti, non solo nel presente ma anche nel futuro perché catalizzano tutte le informazioni che si sviluppano all’interno del nucleo familiare. Puntiamo a diffondere attraverso la collaborazione con le scuole, i sani valori dello sport, del rispetto dell’ambiente e della sana alimentazione, insistendo su una fascia d’età fra i 5 e i 12 anni, perché è qui che si forma il carattere di ognuno ed essendo i bambini futuri adulti, è necessario educarli prima che sia troppo tardi. Abbiamo scelto il Palermo, perché è la squadra di serie A, la più rappresentativa in Sicilia, ma siamo attualmente in fase progettuale per poter realizzare il “Catania da Grande” e così il Trapani e il Messina e va detto che il nostro progetto è declinabile anche a tante altre squadre locali. Tengo a sottolineare che il nostro è un progetto pilota, il primo in Sicilia e che il prossimo anno punterà a realizzare il “Calcio da Grande” a livello nazionale, tanto che stiamo aprendo trattative con altre squadre di serie A. La necessità è quella di migliorare l’ambito calcistico, sensibilizzando ed educando i bambini, futuri tifosi di domani, sui problemi che accadono oggi allo stadio per far capire loro come questo deve essere luogo di aggregazione e  festa e non di violenza irrazionale o di razzismo.

Da chi è finanziato il progetto?

È finanziato unicamente da sponsor privati che ci sosterranno nella sua realizzazione. Sono marchi importanti che legano la loro storia e la loro quotidiana attività ai giovani, puntando all’educazione, al divertimento e alla salute (Panini, Lombardo bike, Latte Sole, Rai Gulp, Scuola del Fumetto etc.). Tali sponsor metteranno in palio dei premi come crociere MSC o gite didattiche insieme ai giocatori della squadra del Palermo e tengo a dire che siamo aperti ad accettare il sostegno di nuovi marchi che potranno prendere parte al progetto mentre questo è ancora in corsa.

GIOVANNI CARAMAZZA

In un progetto come quello presentato oggi, non poteva mancare il patrocinio del Miur e dell’USR. Cosa pensa riguardo alle discipline sportive che trovano sempre meno spazio all’interno del calendario didattico della scuola italiana o, addirittura, non vengono insegnate nella scuola primaria? Se guardiamo al modello americano o inglese, che punta molto sull’agonismo e l’educazione fisica sin dalla più tenera età, non viene da pensare che anche l’Italia dovrebbe puntare alla valorizzazione dello sport nella scuola?

Si deve puntare a questo. Ilproblemaa cui fa riferimento, è una questione annosa che ha fatto del nostro paese l’ultimo in classica europea per l’insegnamento delle discipline sportive nella scuola. Nel progetto “Buona Scuola” del premier Renzi, c’è un accenno a voler introdurre un’ora di attività motoria nella scuola primaria, ma dalla seconda alla quinta classe, attraverso i laureati in scienze motorie. Io però non condivido il voler escludere la prima classe, ma sono dell’opinione che bisognerebbe inserire sin dalla scuola dell’infanzia l’educazione fisica e portare a due ore settimanali la stessa. Questo perché, ci insegna la psicologia, l’intelligenza motoria è la prima capacità a svilupparsi nei bambini e quindi deve essere valorizzata dai docenti grazie al sostegno delle istituzioni e del ministero. Nel nostro paese le statistiche dicono che abbiamo oltre il 40% di casi di obesità fra i ragazzi, obesità dovuta a cattive abitudini alimentari e soprattutto alla poca attività motoria svolta sia fuori che dentro gli istituti scolastici. Quando all’età di 11 anni si svolgono a scuola solo 3 ore a settimana di sport, gli schemi motori sono già formati ed è tardi, troppo tardi, se poi aggiungiamo a tutto questo il fatto che gli impianti sportivi (campi di calcio, palestre, piscine) sono spesso fatiscenti e desueti, la situazione diventa irrecuperabile giunti all’età di 14 anni. Infatti quando i ragazzi approdano alle scuole superiori, si passa da un 36 % di giovani che fanno sport al 18%, assistendo ad un crollo verticale, per poi risalire verso i 18 anni. Io come responsabile e coordinatore di educazione fisica per conto del USR e Miur, mi batterò fin dove posso per difendere il giusto spazio che deve essere riservato allo sport nella scuola territoriale.

PADRE STEFANO GORLA

Il Giornalino è fra i sostenitori del progetto educativo. Potrebbe illustrare i punti di affinità e in breve la sua storia?

Attualmente “Il Giornalino”è la più longeva rivista per ragazzi d’Europa. Siamo nati il primo ottobre 1924 e abbiamo festeggiato da poco 90 anni, inaugurando una grande mostra a Napoli. È un settimanale con sede operativa a Milano, che si rivolge a bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, il cui fine è accompagnarli nel loro percorso di crescita giorno per giorno attraverso uno sguardo curioso sulla realtà. Noi usiamo due tipologie di linguaggio: il giornalismo per ragazzi che interessi i temi a loro più vicini e il fumetto, forma d’arte scherzosa detta oggi grafic-giornalism, prodotta dai i migliori disegnatori che abbiamo in Italia o che hanno collaborato con noi in passato (Toppi, Battaglia, Iacovitti, Mattioli). Del progetto, presentato oggi, ho apprezzato l’idea che si possa lavorare in squadra, puntando sull’aiuto reciproco e sul mutuo soccorso fra i giovani oltre all’idea di uno Sport nazionale sano che permetta di valorizzare le personalità di ognuno guardando non solo a chi scende in campo e gioca ma anche al tifoso.

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