Sassuolo, un magico ritorno ai “Miei Anni ‘60”, quando Caterina Caselli, cantava “Nessuno mi può giudicare” e i “Sabato pomeriggio” erano il chiodo fisso di noi studenti per l’intera settimana ad organizzare un “festicciola” in casa che durava al massimo 3 ore, ma era la nostra “ragione di vita” o quasi.
Ma tutto questo cosa ha a che vedere con la gara Palermo-Sassuolo che si giocherà di sabato pomeriggio alle 18,00 al “Renzo Barbera”?
Dopo la”Febbre del sabato sera” contro il Torino, arriva il “divertimento” del “Sabato pomeriggio”, come nei “Favolosi Anni ‘60”. Tutto alla faccia di chi lavora: vedi i fruttivendoli dei mercati popolari di Ballarò, Capo, Vucciria e via Montalbo, e tutti i vari commessi dei negozi, poveri supertifosi del Palermo. Un omaggio agli abbonati di Sky, che non fa bene al calcio, che è sport e va vissuto dal “vivo” sugli spalti.
Cosa c’entra l’ex cantante e manager Caterina Caselli Sugar? C’entra, eccome, se Sassuolo è conosciuta oltre per le ceramiche anche per essere il paese in provincia di Modena, dove “Il caschetto d’oro” ha vissuto: i suoi fan questo lo sanno e io fra loro, oltre ai “grandi” modenesi dell’Equipe 84.
Incontro inedito fra i neroverdi emiliani e i rosanero siciliani ed è la prima volta in assoluto, non solo in serie A, ma in tutte le categorie.
L’Unione Sportiva Sassuolo calcio s.r.l. nasce nel 1920, ed inizia fra i dilettanti, esattamente nel girone A della Promozione Emiliana. L’anno successivo partecipa al campionato dilettante di Seconda Divisone. La squadra guidata egregiamente in panchina da Eusebio Di Francesco si ritrova a dividere con il Palermo la non invidiabile “radiazione” dai ranghi federali, esattamente nel 1926. Ricomincia dalla Terza divisione e nella stagione 1932-33 viene promosso in Seconda divisione. Tanti anni fra i dilettanti, sempre fra le categorie cosiddette minori, ma nel 1967-68, viene promosso per la prima volta in serie D, categoria nella quale in quegl’anni trionfavano a Palermo e provincia il Cantieri Navali, Juventina e Amat e Termitana. Nel 1975, ritorna nuovamente in Promozione e così sarà fino alla stagione 2005-06, quando finalmente fa capolino in serie C1, sempre con Carlo Rossi alla presidenza e Nereo Bonato direttore sportivo e generale, come in questa ottima stagione. In panchina in quella storica promozione c’era Giancarlo Remondina, giovane tecnico, classe ’58. Nel 2007-08, arriva la promozione in serie B, e con allora in panchina il promettente tecnico Massimiliano Allegri. Nel 2012-13, la promozione nella massima divisione con Eusebio Di Francesco alla guida degli emiliani. Nella prima stagione in A, la squadra raggiunge la salvezza, ma vanta un altro record – se così vogliamo definirlo – di avere l’organico composto da solo giocatori italiani. Tranne i 2 ghanese Richmond Boakie, classe ‘93 e Yussif Chibsh, classe ’93.
Ma c’è un siciliano a disposizione di Di Francesco, il mazararese ed ex Primavera del Palermo, Emanuele Terranova, che prima di approdare in serie A con il Sassuolo ha giocato in serie B nel Vicenza con 20 presenze e 2 gol. In seguito passa nel Livorno, sempre in serie B, con 19 presenze. Una stagione nel Lecce nel 2009 dove colleziona 27 presenze. Quindi, una stagione nel Frosinone con 35 presenze e 3 gol, che non sono pochi per un difensore. La stagione in corso sarà la terza del nostro Emanuele Terranova fra le fila del Sassuolo. Nelle 2 precedenti, oltre a difendere, in più di 80 presenze ha realizzato da centrale di difesa ben 14 gol. Maurizio Zamparini dove eri e dove sei? Non vi sono solo argentini, ma anche siciliani da visionare, e quel che è peggio che Emanuele Terranova l’avevi sotto il naso. Sempre e comunque, Forza Palermo.