Palermo .- Dieci manifestazioni si terranno in Sicilia venerdì 12 dicembre nella giornata dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil.
Si scenderà in piazza a Palermo, Catania, Messina, Agrigento,Caltanissetta, Enna, Trapani, Siracusa, Ragusa e Caltagirone per dire no alle scelte del governo e sostenere le proposte sindacali su riforma della pubblica amministrazione, Jobs act, legge di stabilità e politica economica.
Lo sciopero durerà l’intera giornata e in tutta l’Italia saranno più di 50 le manifestazioni, alcune a carattere regionale.
L’obiettivo – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro – è indurre il governo a investire per creare sviluppo e occupazione e dire forte che non è abbattendo diritti e tutele che si risolve la crisi. Chiediamo anche una politica del Mezzogiorno reale e non limitata agli spot delle visite lampo e un’attenzione in più a tutta la partita del precariato e degli ammortizzatori sociali. Con il decreto Poletti, si rischia la revoca in Sicilia della mobilità in deroga per oltre 5 mila lavoratori e questo è inammissibile in una regione che ha perso il 40% del manifatturiero. E Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia: Chiediamo maggiori tutele per i precari. Il Jobs Act, infatti, anziché garantire tutele crescenti a chi ne ha poche cancella quelle esistenti ai lavoratori che negli anni le hanno conquistate. In Sicilia ventimila lavoratori outbound dei call center, per effetto dell’abolizione dei contratti a progetto, perderanno il posto. Le aziende hanno già annunciato la delocalizzazione all’estero. Se è questa l’occupazione che produrrà il Jobs Act diciamo insieme a tutti i lavoratori che il 12 Dicembre scenderanno in piazza: “No Grazie”. Per Cgil e Uil anche la Regione deve fare la propria parte, intervenendo per lo sviluppo e risolvendo l’annosa questione del precariato negli enti locali.
Dal 2008 ad oggi nell’isola sono andati perduti 200 mila posti di lavoro, il 60% dei giovani è oggi disoccupato e i precari di tutti i settori sono oltre 142 mila. Da Pagliaro e Barone “un appello alla partecipazione venerdì allo sciopero e alle manifestazioni, per dare evidenza al fatto che la misura è colma e che dalla Sicilia e dal Paese è forte la richiesta di inversione di rotta”.
A Palermo il concentramento sarà in piazza Croci alle 9 (orario di massima di tutte le manifestazioni) ed è da qui che partirà il corteo verso piazza Verdi, dove ci saranno i comizi del segretario confederale nazionale Cgil, Nino Baseotto e del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone.
ECCO TUTTE LE MANIFESTAZIONI IN SICILIA
A Siracusa corteo da piazzale Marconi a piazza Archimede, dove parleranno il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro e Salvo Ugliarolo, segretario generale nazionale della Uilcom.
A Messina corteo da piazza Antonello a piazza Lo Sardo e comizi di Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil nazionale e Carmelo Catania, segretario provinciale Uil.
Ad Agrigento il concentramento sarà, sempre alle 9, in piazza Cavour dove parleranno Massimo Raso, segretario generale della Camera del lavoro e il segretario generale della Uil, Aldo Broccio.
A Caltanissetta l’appuntamento è nella zona industriale per un’assemblea nella sala convegni dell’Irsap dove parleranno Ignazio Giudice, segretario della Camera del lavoro e Fabrizio Pascucci, segretario nazionale della Feneal Uil.
A Catania corteo da piazza Roma a piazza Manganelli dove parleranno Giacomo Rota, segretario della Camera del lavoro e Giovanni Torluccio, segretario nazionale della Uil Fpl.
A Enna iniziativa nella sala Cerere del Comune con Mimma Argurio e Rita Magnano della Cgil ed Enzo Mudaro, della Uil.
A Ragusa corteo da piazza Vann’Antò a piazza Cappuccini e comizi di Giovanni Avola e Saverio Piccione, della Cgil e del segretario della Uil Giorgio Bandiera.
A Trapani il corteo partirà da piazza Umberto e in via Fardella si fermerà per i comizi dei segretari provinciali di Cgil e Uil, Filippo Cutrona ed Eugenio Tumbarello.
A Caltagirone, infine, manifestazione nell’ex mercato ortofrutticolo, con i comizi del segretario della Cgil, Salvatore Brogadeci e del segretario dello Spi Sicilia, Maurizio Calà.