Palermo – Dopo le precedenti avventure Palermo-Amsterdam nel 2010 e Palermo-Capo Nord nel 2012, Sergio Davì, skipper di professione e navigatore esperto si accinge tra qualche a giorno ad affrontare una nuova sfida che lo porterà da Palermo a Rio de Janeiro in Brasile.
E proprio giorno 21 Novembre nella sede Circolo dei Canottieri di Palermo, Sergio Davi ha presentato quella che sarà la sua nuova e più impegnativa avventura: “Atlantic Rib Crossing: Palermo- Rio De Janeiro in gommone”.
La missione sarà la più complessa affrontata sinora, infatti saranno attraversate oltre 6000 miglia di navigazione, verranno attraversati 3 continenti e 6 paesi: Italia, Algeria, Marocco, Isole Canarie,Capo Verde e Brasile.
La partenza è prevista per Dicembre poco prima di Natale, da Palermo dal porto della borgata Arenella “Cala dei Normanni”.
Davì alla conferenza stampa ha presentato anche gli altri due componenti del team a bordo: il co-pilota, tecnico di bordo ed esperto elettrotecnico Massimo Rocca e Alessio Bellavista co-pilota, capitano di lungo corso, esperto di tecniche di salvataggio e fotografo.
Massimo Rocca ha raccontato la complessità tecnica della missione ed ha sottolineato che a bordo il gommone sarà dotato di una sofisticata strumentazione tecnologica mentre Bellavista avrà, tra le altre cose, il compito di fotografare e filmare le fasi della navigazione perché è in progetto, come ha affermato lo stesso Bellavista, la pubblicazione di un libro e di un dvd.
L’imbarcazione utilizzata è un gommone di marca NOAH di 9 metri, con due motori EFB diesel che garantiranno maggiore autonomia e un minore impatto ambientale.
Sergio Davì ha sottolineato con particolare orgoglio che quest’impresa è tutta “made in sicily” non solo in quanto ad organizzazione ed equipaggio ma anche perché il gommone utilizzato è stato progettato e realizzato da un’azienda siciliana. Durante la conferenza stampa sono stati ringraziati anche gli sponsor che hanno dato il loro contributo tra questi il Comune di Palermo presente nella persona di Cesare La Piana di Assessore allo Sport.
Ma l’impresa non ha soltanto un valore sportivo, ma anche scientifico e sociale infatti, oltre al patrocinio del CONI e della FIGC ci sarà il coinvolgimento dell’Università degli studi di Palermo.
Il Rettore dell’Università di Palermo, Lagalla intervenuto alla presentazione, ha fatto un grosso in bocca al lupo all’equipaggio ed ha confermato l’interesse dell’Università ad avere un ruolo in questo progetto perché come ha affermato lo stesso Lagalla: l’impresa ha un alto valore scientifico in quanto permetterà di studiare “sul campo”, fuori dai laboratori, l’usura fisica e psicologica degli uomini sottoposti a particolari condizioni di stress fisici e mentali.
In particolare la ricerca sarà condotta in collaborazione tra loro dalle facoltà di Scienze Motorie e di Psicologia che saranno in contatto giornalmente con l’equipaggio durante la navigazione sottoponendoli, così come è stato spiegato dal prof. Traina di Scienze Motorie e dalla prof.ssa Foddia di Psicologia, a dei test giornalieri con lo scopo di studiare sia i livelli di usura fisica, ma anche i processi decisionali che il comandante dell’equipaggio Davì dovrà affrontare durante la navigazione.
La presentazione ha avuto anche la gradita presenza del giornalista Max De Tomassi conduttore su Radiouno di “Brasil”, un interessante e singolare programma in tema di cultura e musica brasiliana che va in onda la domenica notte dalle 0.25, e che ha spiegato, effettuerà dei collegamenti telefonici con l’equipaggio e racconterà il viaggio. Quindi la missione avrà anche un particolare spazio mediatico e sarà possibile seguirli in diretta o scaricare il podcast sul sito di radiouno.
Insomma un’iniziativa che contribuirà a dare un’immagine positiva della nostra città nel mondo e che, va sottolineato, è patrocinata dalla Marina Militare Italiana e dalla Marinha do Brasil che daranno la loro assistenza. Anche noi facciamo un grande in bocca al lupo a Sergio Davì e ci diamo appuntamento al suo ritorno a Palermo.
TrinacriaNews.eu ha intervistato il comandante Sergio Davì e il co-pilota Alessio Bellavista. Di seguito le interviste.
SERGIO DAVÌ
D: Dopo Palermo-Amsterdam, Palermo-Capo Nord, una nuova sfida, nientemeno che Palermo-Rio De Janeiro. Come è venuta l’idea e che cosa aggiunge questa impresa alle altre ?
R: Sicuramente questa nuova impresa dà in più molte più miglia da navigare. C’è un attraversamento dell’Oceano da affrontare ed un’organizzazione molto più complessa. Questa volta ho deciso di andare in posti caldi dopo l’avventura del Circolo Polare Artico. L’organizzazione è stata non solo complessa, ma anche lunga, infatti, sono circa due anni che ci lavoro.
D: Tra le rotte da affrontare, secondo lei quale sarà la più impegnativa ?
R: Si potrebbe a prima vista pensare che la fase più impegnativa della navigazione possa essere l’attraversamento dell’Oceano Atlantico. Nella realtà non è cosi, perché tutte le tappe saranno dure ed impegnative. Navigando io mi focalizzo sempre tappa per tappa. Il mio approccio alla traversata non è quello di pensarla nella sua globalità, ma di pensare che il mio prossimo obiettivo è quello di raggiungere la tappa successiva.
D: Un impresa del genere richiede una preparazione sia fisica che psicologica. Come vi siete preparati ?
R: Dal punto di vista della preparazione fisica sicuramente bisogna avere una buona alimentazione ed un minimo di allenamento. Io personalmente mi tengo in forma facendo jogging. Poi una cosa importante da evidenziare è la collaborazione con l’Università di Palermo, in particolare con la facoltà di Psicologia e Scienze Motorie che ci seguiranno durante la navigazione. La Facoltà di Scienze Motorie condurrà uno studio sullo stress fisico e gli sforzi ai quali si è sottoposti in imprese del genere, mentre il dipartimento di Psicologia Generale condurrà una ricerca sui miei processi decisionali durante la navigazione.
D: Convivere e condividere in tre persone uno spazio così ridotto come può essere un gommone, per tanti giorni che problematiche relazionali comporterà ?
R: E’ molto dura (sorridendo), bisogna essere molto affiatati anche se è probabile che ci potrà essere qualche momento di nervosismo o di tensione però anche se si verificheranno casi del genere l’importante sarà riuscire a chiarire tutto ed andare oltre. Come in una “famiglia” del resto.
D: E’ la prima volta che affronta una traversata con quest’equipaggio ?
R: Si questa è la prima volta. Si tratta di un equipaggio nuovo.
D: L’imbargazione utilizzata per questa traversata ha qualcosa di diverso dalle altre due utilizzate in precedenza ?
R: Sì, questo è un Noah 29, innanzitutto è un gommone costruito a Palermo e ci tengo a sottolinearlo perché per me è un è un motivo di orgoglio. Inoltre è un imbarcazione strutturata in modo tale da poter affrontare distanze lunghe ed è dotato di motori diesel mentre nelle altre traversate avevo usato dei motori a benzina.
ALESSIO BELLAVISTA
D: Oltre alle sue competenze tecniche di navigatore lei avrà un compito in più, quale?
R: Principalmente sarò impegnato a documentare con foto e riprese sia i paesaggi attraversati che la vita di bordo.
D.: Il lavoro di documentazione sarà pubblicato ?
R: C’è in progetto l’idea di produrre un libro ed un dvd proprio per far conoscere alla fine la nostra avventura.
D: E’la sua prima esperienza del genere ?
R: Sì in maniera così estrema e prolungata è la prima volta.
D: Quindi possiamo dire che per lei sarà una sfida sia sportiva che “artistica” ?
R: Si, questa andrà a completare le mie esperienze precedenti e rappresenta la più importante sinora.