Monreale (PA) – Si è svolto sabato 8 novembre Il Monreale Fashion Event, ovvero un incontro tra moda, arte e cultura, presso la Civica galleria d’arte moderna “Giuseppe Sciortino” di Monreale, ex monastero dei Benedettini, proposta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
La sala, arricchita dalle donazioni di Eleonora Posabella, moglie del critico d’arte a cui è intitolato il complesso monumentale di piazza Guglielmo II, ha fatto da cornice alla passerella di venti modelle, le quali hanno sfilato indossando le collezioni di Golden Point, Atelier Chiccosa di Katia Montagna, The Sign di Sabrina Lombardo, Dress, Luan, le pellicce di DP mode di Dora Priolo, e gli abiti di Maria Pia Di Gaudio e le cui chiome delle indossatrici sono state affidate alle mani esperte del monrealese Salvo Lo Coco. La coreografia dell’evento è stata interamente curata da Roberto Capone che ha firmato la regia della manifestazione prodotta insieme a Rosi De Simone, a presentare la serata la simpatia e la professionalità di Ottavio Amato, con Mauriziotto dj alla consolle.
Ospite d’eccezione dell’evento è stato il modello ed attore Mario Ermito, eletto il più bello d’Italia nel 2009 e volto ormai noto, sia nel mondo della moda per aver posato come indossatore di stilisti e marchi come Giorgio Armani, D&G e Guess, sia nel mondo dello spettacolo per aver partecipato come concorrente al reality show Grande Fratello 12, lo scorso hanno ha debuttato come attore nella fiction “Il Peccato e la Vergogna2” ed ha poi avuto il privilegio di lavorare con la star della musica pop Lady Gaga. Tra gli sportivi ha partecipato alla serata anche la squadra di Basket femminile di serie A3, la Maddalena Vision, con il presidente Marco Lo Baido e la dirigenza.
La sfilata ha poi visto la celebrazione della seconda edizione del Glam Awards Sicilian in the World, un riconoscimento dato a chi, appartenente all’isola, si è distinto in Italia e nel mondo. La premiazione affidata al Sindaco Pietro Capizzi, gli Assessori Giuseppe Cangemi e Ignazio Zuccaro e al Presidente del consiglio Di Verde che hanno premiato la casa di cura La Maddalena e il suo presidente Guido Filosto, il Teatro Biondo Stabile di Palermo per lo stile innovativo proposto dalla nuova direzione affidata a Roberto Alajmo, gli imprenditori Giovanni Imburgia e Guglielmo Brino inventori di Socialfood.it. Claudia Ponte, moglie del professore Francesco Ponte, ha poi ritirato il premio dedicato alla memoria del marito, realizzato dalla vena artistica della maestra ceramista Maria Grazia Bonsignore, figlia d’arte di Elisa Messina, artista monrealese nota nel mondo da New York a Parigi e Montecarlo.
Il “Monreale Fashion Event” ha poi dato spazio al tema solidale della sicurezza stradale, promossa dall’associazione Giustizia per le strade Davide Scarfeo, l’occasione ha visto l’intervento della madre dello stesso giovane scomparso, nonché presidente dell’associazione, Marina Amoroso la quale ha affermato che: è importante far comprendere a tutti coloro che si mettono alla guida di un automobile che è essenziale, non la velocità ma la prudenza ed il rispetto della vita, quindi, il messaggio che noi portiamo avanti nel ricordo di mio figlio Davide è intriso di una forte sensibilizzazione volto per l’appunto ad una sempre maggiore conoscenza dei rischi che una guida spericolata può far nascere, non solo per chi sta alla guida, ma anche per tutti coloro che ci circondano. Presenti anche il comandante dei Vigili urbani di Palermo Vincenzo Messina e del vicecomandante di Monreale, Mario Cusimano.
L’evento voluto e presieduto dal sindaco Piero Capizzi e dagli assessori alla Cultura Giuseppe Cangemi e alla Promozione del Territorio e Beni culturali Ignazio Zuccaro, è un chiaro esempio di apertura del comune di Monreale ad eventi riguardanti la moda e l’arte. Il nostro comune – spiega il primo cittadino – di matrice arabo normanno di certo è conosciuto per le sue ricchezze storiche ed artistiche, con l’evento da noi questa sera voluto e con immensa soddisfazione ospitato presso la Galleria Civica “Giuseppe Sciortino” abbiamo semplicemente cercato di aprire Monreale a nuove realtà, al fine di creare un connubio perfetto tra moda e cultura, ove la moda stessa venga vista come espressione artistica.
Sulla stessa linea si è mostrato anche l’assessore Ignazio Zuccaro, il quale ha affermato che uno tra gli intenti avanzati dall’amministrazione emergente è quello di promozione del territorio e di riscoperta dei tesori che il comune di Monreale possiede. Eventi come questi – conclude l’assessore – giovano sia al nostro comune che alla stessa cittadinanza.
In occasione dell’evento la redazione di TrinacriaNews.eu ha intervistato Mario Ermito, modello e attore, Roberto Capone, coreografo e regista dell’evento, Pietro Capizzi, sindaco di Monreale. Di seguito, le interviste.
Il suo curriculum vanta importanti collaborazioni nel mondo della moda, per citarne alcuni ha posato per stilisti come Giorgio Armani e D&G, ha poi lavorato con la cantante della musica pop lady Gaga e per finire il suo volto è ormai noto anche al piccolo schermo come concorrente del reality show grande Fratello 12 e come attore nella fiction “Il Peccato e la Vergogna”. Quale tra le due strade le piacerebbe continuare a percorrere, quella della moda o quella di attore?
Ho intrapreso la strada nel mondo della recitazione da poco più di un anno e nonostante sia una persona che preferisce fare una cernita, anziché perseguire troppe vie, capaci poi nei fatti di distoglierci da quello che è il nostro principale obiettivo, mi piace l’idea di continuare almeno per il momento questa strada. Il mestiere di attore si basa sulla recitazione, ovvero sulla capacità di trasmettere emozioni al pubblico e questa credo che sia una tra emozioni più belle che si possano vivere.
Questa sera partecipa in qualità di testimonial della serata “Monreale Fashion Event 2014”. Cosa significa per lei un tale ruolo?
Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff e l’organizzazione di questa splendida serata che hanno richiesto la mia presenza. Trovo che queste manifestazioni siano fondamentali, poiché permettono di scoprire nuovi luoghi presenti nella nostra bellissima penisola a volte pochi noti e, quindi, di valorizzarne la storia, l’arte e le bellezze paesaggistiche, ecco perché non rifiuto mai eventi come questi, anzi ne accetto l’invito col sorriso.
Nel 2009 è stato eletto modello più bello d’Italia e date le sue importanti collaborazioni ed esperienze nel settore, cosa l’ha colpita durante la serata?
Questa è senza dubbio la passerella più lunga a cui io abbia mai partecipato, ma tornare a quello che per me è stata l’origine della mia carriera e ciò che più di ogni altra cosa mi ha regalato emozioni, sfilare per Golden Point e per gli altri brand che hanno richiesto la mia partecipazione è un grandissimo privilegio di cui vado fiero. Considero poi la moda una forma d’arte di notevole importanza e credo che non potesse essere proposta in un contesto diverso da quello per quest’evento ricercato.
Questo è per lei un momento fortunato ricco di impegni lavorativi. Quali sono i suoi progetti futuri?
Al momento sto lavorando a diversi progetti, di cui non posso ancora parlare ma che verranno trasmessi molto presto.
PIETRO CAPIZZI
Monreale, da sempre conosciuta come capoluogo di storia e di arte, apre le porte al mondo della moda. Quali sono le ragioni di questa apertura?
Promuovere tutto ciò che ha un interesse culturale è stato uno dei punti su cui si è concentrata la campagna elettorale, antecedente la mia nomina a primo cittadino.
Agli elettori avevamo manifestato la volontà di aprirci maggiormente ad eventi legati all’arte e alla cultura, proprio come quello avuto questa sera, il quale ha vantato un’organizzazione ed una riuscita a mio parere eccellente. Ritengo che anche la moda sia arte e, quindi, proprio per questo meriti attenzione e sicuramente manterremo questa linea.
Come vive questa esperienza nel mondo della moda?
Personalmente ho da sempre manifestato una certa attrazione al mondo della moda e quando mi è stata proposta la realizzazione di questa serata non ho esitato nel mettermi a disposizione e collaborare, insieme ai miei assessori, per la sua riuscita. L’evento ha avuto un eccellente risultato di cui sono soddisfatto e colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato duramente per rendere questo possibile.
Ci sono già in programma futuri progetti culturali che interessano la città di Monreale?
Tutto ciò che è cultura sarà bene accetto con grandissimo orgoglio dalla mia città e dalla mia amministrazione. Eventi simili sono fondamentali non solo da un punto di vista territoriale, ma anche da un punto di vista legato al turismo ed è proprio per questo motivo che la città di Monreale deve riscoprire la cultura, ecco perché siamo e saremo aperti a nuovi eventi riguardanti anche la presentazione di produzioni letterarie ed altre manifestazioni di notevole spessore, come quella avuta questa sera.
ROBERTO CAPONE
Lei ha curato la regia dell’evento, quali difficoltà ha riscontrato per adattare questa particolare location alle sue esigenze coreografiche e logistiche?
Siamo sempre alla ricerca di location nuove e ormai abituati ad adattarci a strutture antiche o gallerie d’arte per l’organizzazione e la gestione di grandi eventi. La nostra è macchina collaudata che rispetta anche le esigenze di conservazione dei luoghi che scegliamo per le nostre sfilate, sappiamo infatti adattare i nostri impianti suoni e luci alle location selezionate, al fine di non deturpare i patrimoni artistici che sale, come la galleria che questa sera ci ha ospitati, possiede.
Secondo lei quali sono le caratteristiche necessarie per riuscire ad intraprendere la strada di indossatore? Basta un bel viso ed un corpo con una taglia adeguata o occorre ormai anche dall’altro?
È un argomento che mi sta particolarmente a cuore in questo momento, perché tramite la nostra sede di Milano stiamo cercando di selezionare nuovi volti da proporre al mondo della moda, ma non è facile. Non è più sufficiente avere un bel viso perché una ragazza si possa considerare bella, infatti, sono altre le caratteristiche che devono coincidere per lanciarla e sperare che divenga una modella, mi riferisco all’altezza, alla fisicità ed ai tratti somatici. Oggi più che mai assistiamo ad una forte concorrenza nel mercato della moda anche di bellezze provenienti da realtà diverse dalla nostra, come quella dell’est europeo è infatti ormai tramontato il periodo della donna mediterranea, in quanto si sono allargati gli orizzonti, sia del mercato che della ricerca di soggetti nuovi da lanciare.
Quali consigli vuole rivolgere a chi tenta di emergere in questo settore?
Il consiglio che mi sento di rivolgere a chi cerca di farsi strada in questo mondo è di capire se questa è la via che effettivamente si vuole percorrere, perché la vita di una modella non si esaurisce nella sfilata in passerella, nonostante rappresenti il fulcro finale di un percorso più ampio. Il lavoro di indossatrice è un lavoro durissimo che richiede molti sacrifici, fatto da casting, da continue risposte negative e da numerosi momenti di sconforto, soprattutto perché si incomincia in tenera età, ovvero intorno ai quindici anni e questo comporta un allontanamento dalla famiglia ed il ritrovarsi in un ambiente nuovo e ostile, ove vi è una forte competizione. Consiglio comunque di provarci, ma solo ad alto livello evitando la gente che specula sui servizi fotografici e corsi di portamento, anche perché è fondamentale capire chi realmente ha un interesse ad investire e chi, invece, promette false speranze di successo, perché a selezionare non è mai l’agenzia ma soltanto lo stilista.
Vanta numerose presenze nelle passerelle milanesi, nota molte differenze rispetto a quelle palermitane?
Con mio grandissimo dispiacere ne noto tantissime. Milano è la capitale della moda nel mondo e la professionalità che si incontra durante una sfilata milanese non ha eguali, dal momento che sono altissimi gli investimenti che vengono posti in essere per lanciare anche una sola collezione. Ciò che manca qui in Sicilia sono in prima analisi le case di moda ma non gli stilisti, i quali però non riescono ad avere una distribuzione nazionale ed internazionale. Nonostante sia ancora tanta la strada da percorrere, tuttavia riconosco gli innumerevoli passi avanti compiuti e mi auguro che si possano raggiungere standard qualitativi sempre più alti.