Palermo, 30 set- “Prendiamo atto del parere dell’Avvocatura dello Stato che dà il via libera agli incroci del 5 agosto. A fronte del caos che si è determinato sul Piano giovani vorremmo però adesso dal Governo certezze sui prossimi passi e soprattutto fatti concreti che facciano venire meno la sensazione che alla fine si è cambiato tutto per non cambiare nulla”. Lo dicono Monica Genovese, della segreteria regionale Cgil e Andrea Gattuso, responsabile per le politiche giovanili della Cgil Sicilia. “Finora- aggiungono- gli unici dati certi a tre mesi dall’inizio del caos sono che non è partito un solo tirocinio, non è stato speso un euro, che Italia Lavoro ed Ett sono rimasti al loro posto”. I due esponenti della Cgil rilevano che “siccome su questo tema di parole se ne sono spese tante e la situazione giovanile è solo peggiorata il governo dica almeno subito quando partiranno i tirocini ritenuti validi, quando uscirà il nuovo bando e con quali risorse si pensa di incrementare il numero dei tirocini. Le parole si traducano cioè in fatti- concludono Genovese e Gattuso- affinchè ai giovani passi la sgradevole sensazione di essere presi in giro”.