Catania – Nei locali del “Borghetto Europa”, siti nella centralissima Piazza Europa, si è tenuto “Bye bye party” l’evento conclusivo della mostra, inaugurata lo scorso 13 giugno, dedicata ai 40 anni di Lupo Alberto.
Nella serata conclusiva, organizzata da Gaijin Fumetti, oltre alle iniziative ludiche, ovvero le animazioni dei Cosplay e gli spettacoli dei disegnatori e artisti provenienti dall’Accademia delle Belle Arti di Catania e dalla Scuola del fumetto di Palermo, si è tenuta anche una conferenza su tematiche sociali alla quale hanno partecipato, oltre a Marco Grasso, curatore artistico area mostre di Etna Comics, partner dell’evento, anche il dott. Pietro Di Gregorio, primario Emerito divisione malattie infettive dell’ospedale Cannizzaro di Catania, per Anlaids, il presidente di Avis Catania Carlo Sciacchitano e il segretario di Legambiente Catania Alessandro Di Marco.
Nella conferenza, partendo dalle campagne realizzate in passato aventi come protagonista il lupo azzurro, si è parlato di prevenzione, informazione, sostegno alla ricerca, tutela dei diritti.
Grande assente della serata è stato il curatore della mostra, lo storico dell’immagine Ferruccio Giromini, artista e critico d’arte di fama internazionale, presente però all’inaugurazione della esposizione.
TrinacriaNews.eu per l’occasione ha intervistato Marco Grasso, i relatori della serata ed un esponente della Gaijin.
Il primo nostro interlocutore è stato il curatore mostre di Etna Comics Marco Grasso.
L’obiettivo dell’evento di stasera è quello di avvicinare i più giovani a quelle tematiche sociali per le quali Lupo Alberto è stato più volte testimonial?
Lupo Alberto è stato testimonial per tantissime campagne; abbiamo cercato l’impatto sul territorio chiamando quelle associazioni operative sullo stesso, per cui stasera abbiamo Anlaids, Avis e Legambiente e, essendo i giovani il target di riferimento, abbiamo cercato di instradare proprio i più giovani a queste tematiche. Partendo dalla mostra “40 anni di Lupo Alberto” abbiamo quindi cercato di parlare di cose “utili”.
Come è organizzato il lavoro di Etna Comics? Avete orari? Per voi esiste differenza fra il giorno e la notte?
Nel gruppo Etna Comics molti dei nostri collaboratori non svolgono questa attività come primo lavoro, anzi la maggior parte di loro sono semplici appassionati. Ci sono orari notturni, si lavora anche il fine settimana, però, dietro c’è uno staff con tanta passione e chi è a capo dell’organizzazione coordina un po’ tutte queste energie. Poi ci sono i vari responsabili, dell’area eventi, dell’area comics, dell’area mostre, che sarei io, delle areee cosplayer e quant’altro. Diciamo che l’evento principale è quello di Etna Comics che si è tenuto lo scorso giugno, però ci sono vari appuntamenti di dimensione più piccola rispetto alla kermesse principale denominati Etna Comics OFF, oppure piccole partecipazioni come quella di questa serata dove stiamo aggiungendo anche strumenti sociali.
Diciamo che l’elemento fondamentale per questo lavoro è la passione?
La passione è fondamentale, però è necessaria anche una certa competenza, perché quando ti trovi ospiti protagonisti del settore come Milo Manara, che ha avuto frequentazioni con personaggi come Federico Fellini, o case editrici come la Sergio Bonelli bisogna necessariamente avere determinate competenze, sia dal punto di vista della conoscenza del fumetto che della professionalità.
Bisogna conoscere non solo il fumetto, ma l’arte in generale?
Ad esempio nel caso della mostra su Manara abbiamo fatto un accordo col Museo del Cinema di Catania che ci ha prestato diversi videoproiettori di inizio ‘900, anche con la musica ci sono iniziative con la fondazione “Marco Montalbano” fra fumetti e musica
Lei ha portato a Catania, tanti artisti, da Manara a Silver. Chi altro vorrebbe portare a Catania?
Fra gli artisti del passato quelli che stimo di più, purtroppo, disegnano sulle nuvole, oramai non abbiamo più fra noi artisti come Dino Battaglia, Breccia, Toppi; fra quelli vivi mi piacerebbe molto un artista quale Claudio Villa, il copertinista di Tex, colui che ha creato graficamente l’immagine di Dylan Dog, ma fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Per finire qual era il suo fumetto preferito da ragazzo?
Amo Zagor, faccio parte di un forum zagoriano e ho pubblicato riviste, adesso apprezzo tantissimo Ratman.
Abbiamo poi sentito il rappresentante di Anlaids dott. Pietro Di Gregorio il quale ha riferito che in Italia sono stimati circa 120000 sieropositivi ma solo la metà di essi sa di esserlo perché manca l’informazione e ciò comporta la misconoscenza, sia da parte dei giovani che da parte degli adulti. Andando all’aspetto territoriale, il medico ha asserito che la malattia è più diffusa al nord, anche se non esiste una differenza diastratica. Infine il dottore ha riferito che nell’ultimo quindicennio è cambiata la casistica: si è passati dall’omosessuale all’eterosessuale, spesso giovane, anche se non mancano casi di anziani vittime dell’HIV.
Successivamente abbiamo ascoltato il rappresentante di Avis Catania Carlo Sciacchitano
Sciacchitano ha detto che iniziative del genere possono senz’altro portare all’abbattimento di talune barriere. Continuando, ha affermato che Catania è la seconda in Sicilia per la donazione del sangue dopo Ragusa, mentre l’Avis, come associazione, copre l’80 % del fabbisogno italiano. Infine Sciacchitano ha fatto trapelare ottimismo dicendo che ormai si sta arrivando all’autosufficienza per ciò che concerne la disponibilità di sangue.
Poi abbiamo intervistato il rappresentante di Legambiente Catania Alessandro Di Marco il quale ha comunicato che quest’iniziativa può rappresentare un utile strumento di riflessione proprio perché si tiene d’estate quando i ragazzi non vanno a scuola. Continuando ha asserito che con quest’iniziativa si stanno lanciando degli input importanti soprattutto cambiando il valore delle cose, mostrando in altre parole i benefici psichici e fisici che la natura può comportare.
Infine abbiamo sentito un rappresentante di Gaijin Fumetti, il vice-presidente David Rizzotti il quale ha detto che l’obiettivo di Gaijin è proprio quello di unire tutti quelli che hanno la passione per il fumetto realizzando fumetti ed eventi. Rizzotti ha parlato anche dei tanti Cosplay presenti alla serata provenienti sia dal messinese che dal catanese.
Dal “temibile” Predator alle sensuali Sailor Moon, passando per il gruppo di Ghostbuster Sicilia e ai maghetti di Harry Potter, i Cosplay, con i loro colori e la loro vivacità, hanno ravvivato e animato una serata all’insegna del divertimento e dell’impegno sociale.