Palermo – “Nell’Assemblea regionale siciliana permangono privilegi inauditi. I pensionamenti a soli 53 anni sono uno scandalo, una disparità inaccettabile rispetto al resto del mondo del lavoro, mentre peraltro la regione, stretta tra i debiti, non riesce neanche a chiudere la finanziaria”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, proposito del permanere nel Parlamento siciliano di differenze sul fronte pensionistico che consentono pensionamenti anticipati rispetto al resto del pubblico impiego. Caustico Pagliaro sui tentativi di autodifesa del presidente del Parlamento siciliano, Giovanni Ardizzone. “E vero che sono stati fatti tagli per 71 milioni l’anno- osserva Pagliaro- ma si andrà di nuovo in pari con l’aumento della spesa pensionistica a causa della non applicazione per i dipendenti dell’Ars delle norme vigenti per il resto del pubblico impiego. I risparmi di cui parla Ardizzone- osserva Pagliaro- sono dunque puramente virtuali, dal momento che dare ai superburocrati la possibilità di andare in pensione a soli 53 anni rappresenta un costo futuro, certo e rilevante per i prossimi anni per l’erario regionale”: Per il segretario della Cgil Sicilia, “finchè non ci saranno riforme in grado di introdurre principi di equità e di stimolare l’efficienza di tutta la pubblica amministrazione, a pagare costi della crisi saranno sempre gli stessi”.