Palermo – Molto spesso le scuole e gli istituti di istruzione superiore tendono a sottovalutare le capacità creative di molti studenti considerati come semplici adolescenti da istruire secondo programmi pedagogici poco pratici e del tutto teorici. Ecco dunque la vera funzione del progetto Junior Achievement nato più di cento anni fa (1919) in America come organizzazione no profit diffusa in 123 paesi al mondo, fra cui l’Italia dov’è presente dal 2002 supportando più di 115 mila ragazzi e ragazze di età compresa fra i 6 e i 19 anni.
Lo scopo è quello di scovare dietro ogni studente talentuose potenzialità creative ispirando e incoraggiando tramite la tecnica detta learning-by-doing il tortuoso quanto incerto cammino che dall’adolescenza conduce alla maturità per meglio affrontare il duro compito di riconoscersi d’improvviso adulti entrando così più agevolmente nel mondo lavorativo. Attraverso lezioni frontali svolte in classe con esperti del settore, workshop o competizioni simulate gli studenti saranno selezionati da volontari di aziende sensibili al tema della formazione delle nuove generazioni offrendo così esperienze uniche d’impiego. Gli studenti dovranno lavorare fra loro con massima sintonia e collaborazione costituendo dei veri e propri team e creare start up che partendo dall’ideazione di un prodotto o servizio innovativo, dopo la sua realizzazione, possa essere concretamente venduto al pubblico seguendo strategie di marketing.
Tale progetto è stato presentato a Palermo lunedì 6 aprile nella blindatissima cornice aristocratica di Villa Niscemi, dall’ambasciatore americano in Italia, S. E. John Phillips per la prima volta in visita ufficiale in Sicilia al seguito di un vasto entourage di collaboratori, segretari e addetti consolari tutti ospitati calorosamente dal vice sindaco Cesare La Piana e dagli assessori Barbara Evola per l’istruzione scolastica, Francesco Giambrone per la cultura e Marco Di Marco per le attività produttive.
La visita è iniziata seguendo un rigido protocollo e con i saluti in videoconferenza del sindaco Leoluca Orlando assente per l’occasione a causa di improrogabili impegni politici che lo hanno trattenuto fuori città. Nel dare il benvenuto alla delegazione americana, il primo cittadino ha ricordato con orgoglio che: l’amicizia tra siciliani e americani da decenni forte e sincera si esplica non soltanto attraverso politiche economiche e scambi turistico-culturali, ma anche grazie a rispettose vie diplomatiche di cui ne è dimostrazione la prima visita ufficiale di S. E. l’ambasciatore Phillips.
A seguire, a prendere parola è stato il vice sindaco Cesare La Piana che ha voluto rimarcare l’importanza della collaborazione dei due paesi al progetto posto a garanzia di reali offerte lavorative per tutti quei giovani che terminati gli studi potranno fare fruttuose esperienze presso aziende internazionali ed estere senza vivere nel timore della disoccupazione.
Incisivo il saluto d’esordio dell’ambasciatore Phillips: Sono giunto a Palermo spinto dalla curiosità di conoscere una terra così solare e che trasuda storia, gestita da un sindaco premuroso e attento ai problemi comuni della collettività, con il quale abbiamo più volte discusso tramite skype delle preoccupazioni sulla crescita e l’occupazione in Sicilia, problemi per nulla ignoti a noi americani.
Durante la conferenza è stata illustrata con chiarezza l’operatività del progetto a livello sociale, il quale si avvale di una solida partnership composta sia da note aziende nazionali quali Erg o Isab sia da realtà locali quali il Gruppo dei Giovani Industriali di Catania chiamate insieme alle istituzioni a superare le grandi sfide in campo produttivo e lavorativo dimostrando come si possa vincere il pessimismo che affligge gli animi di molti in ambito occupazionale, puntando non solo su programmi educativi e solide basi didattiche ma anche sulla piena fiducia verso le giovani menti – dice l’ambasciatore, aggiungendo – l’addestramento professionale dei nostri ragazzi ha già riscosso un enorme successo negli USA sin da quando è nato e con molto orgoglio e spirito filantropico siamo pronti ad esportarlo oggi in tanti altri paesi amici come l’Italia per far godere le loro economie degli effetti benefici che vengono prodotti.
In occasione dell’evento la redazione di TrinacriaNews ha incontrato Francesco Giambrone Assessore comunale alla Cultura e Miriam Cresta general director del progetto Junior Achievement in Italia. Ecco le domande loro rivolte:
Francesco Giambrone
Quanto risulta utile questo innovativo progetto giovanile e in che termini viene coinvolto il Comune di Palermo e l’Assessorato alla Cultura?
L’importanza è grande perché collaborare per la realizzazione di questo progetto di scambio interculturale rappresenta, per il nostro Comune, non solo motivo d’orgoglio ma soprattutto la dimostrazione di come i rapporti di collaborazione e di amicizia tra paesi così lontani quali l’Italia e l’America siano davvero stretti. L’adesione delle 17 scuole del nostro territorio con la partecipazione di circa 600 studenti liceali, significa per la Sicilia iniziare a ragione in termini di una formazione didattica dei giovani senza limiti e frontiere che porti lavoro concreto e possibilità di perfezionamento della lingua poiché i nostri ragazzi potranno recarsi in America per poi fare ritorno spendendo qui la loro esperienza di vita. Junior Achievement è quindi un co-progetto di sviluppo per il lavoro giovanile e tocca a noi rappresentanti delle istituzioni e della politica sostenerlo e incoraggiarlo attivamente insieme alle varie delegazioni estere degli Stati Uniti.
Miriam Cresta
Come il progetto da lei diretto viene applicato sul territorio e quali conseguenze positive ha sui giovani che ne prendono parte?
L’ambasciata USA è uno dei sostenitori “d’impresa in azione” che punta ad istruire i giovani studenti degli istituti superiori di età compresa fra i 9 e i 17 anni, alla realtà imprenditoriale con la logica di trasferire competenze tecniche e trasversali in vista delle future scelte universitarie e lavorative. La novità per la Sicilia è stata che da quest’anno l’ambasciata americana e i singoli consolati hanno permesso l’estensione capillare di questo progetto a livello regionale coinvolgendo molte scuole di Palermo (Galileo Galilei-Pareto-Einaudi), Trapani (Francesco Ferrara), Catania (Lombardo Radice) e Siracusa (Enrico Fermi) le quali potranno scegliere fra i propri studenti i più capaci talenti da inserire all’interno dell’organizzazione Junior Achievement. Il supporto economico per la realizzazione di tale progetto sull’isola proviene unicamente da finanziamenti americani (100 mila dollari), dall’Ufficio Public Affair e dal MIUR che hanno voluto impegnare cifre considerevoli per via della grande estensione territoriale e di una maggiore partecipazione di scuole e istituti tecnici.