Palermo, 15 marzo 2014 – Una grande serata evento ha inaugurato la nuova stagione di primavera nella capitale siciliana euro-mediterranea, Palermo.
Il titolo della manifestazione è sembrato conferirle un emblema di riconoscimento: “Palermo: la città dei quattro elementi”.
Un evento glamour misto a creatività, moda, tradizione, dinamismo femminile e musica che ha trovato nel Palazzo Alliata di Villafranca, ed in particolare entro il Salone dei Musici che ha spalancato le sue porte dopo 30 anni di chiusura, la splendida cornice entro cui si è svolta la “Romeo Gigli Plus 2014”.
Per l’occasione é stata presentata, in esclusiva internazionale, la prima delle sfilate milanesi già previste per giugno prossimo.
L’evento, ideato dalla presidente dell’Associazione “Suggestioni mediterranee”, Stella Pucci di Benischi, è stato coronato da un suo messaggio che vuole essere acquisito dagli appassionati della terra di Sicilia.
L’organizzatrice ha voluto dare un forte imprinting di sicilianità all’evento e, nel corso della serata, ha affermato: Palermo, nonostante le criticità, è una città con tutte le carte in regola per ospitare eventi di caratura internazionale e proporre momenti culturali di grande valore e intensità.
La splendida e suggestiva location di Palazzo Alliata, tra le più prestigiose delle casate nobiliari in Sicilia, oltre che emozionare gli appassionati di arte visiva, attraverso una grande raccolta di opere (una delle più importanti, quella di Van Dick: “La Crocifissione”) e di splendidi arredi principeschi, ha allietato gli ospiti con una fitta serie di appuntamenti succedutisi in ordine sequenziale durante la serata e legati tutti da un unico fil rouge: bellezza femminile, cultura, racconti, perfomance di danza, musica e tanti colori.
La kermesse artistica si è conclusa con un dulcis in fundo attraverso la premiazione di un concorso di bellezza, svoltosi mediante pre-selezione, come da apposito Regolamento all’uopo pubblicizzato: “Volto Romeo Gigli plus”.
Questi i momenti culminanti della serata:
- la danza per richiamare l’acqua con l’esibizione della ballerina Silvana Anastasi;
- la presentazione del libro dello scrittore e giornalista siciliano Alberto Samonà, “E’ già mattina, Storia di Alessandrina, la bambina che visse due volte” – volume dedicato a donna Alessandrina Monroy-Samonà, nobile siciliana vissuta nel 1900, donna magica come la Sicilia, in un momento storico di trasformazione della società siciliana ai tempi del Gattopardo e della bella epoque, il tutto a richiamo dell’elemento terra;
- le performances canore per richiamare l’aria con il tenore Fabrizio Corona e la soprano Francesca Ferreri accompagnati dalla pianista Alessandra Pipitone;
- uno spettacolo a carattere narrativo per richiamare il fuoco, attraverso la compagnia di Angelo Sicilia con i suoi pupi antimafia che hanno raccontato le vicende epiche di Palermo dell’Orlando furioso. Lo spettacolo si è concluso con un richiamo ad una storia vera, quello di Don Puglisi, il prete dell’antimafia (la compagnia ha di recente ottenuto il prestigioso certificato di riconoscimento dell’Unesco come patrimonio dell’umanità).
- il concorso che, attraverso una prestigiosa giuria, ha scelto «Il volto Romeo Gigli plus». A giudicare le ragazze, giunte alla finale dopo un’attenta pre-selezione, sono stati: Francesco Baiano di Belfiore, direttore artistico e creativo della Romeo Gigli Plus; Anadela Serra Visconti, medico chirurgo e di estetica, nonché, volto Rai per la cura ed il mantenimento della bellezza, in onda nella trasmissione Uno Mattina; Simonetta Sollum, Nobile appartenente al jet-set internazionale, Giuseppe Grifeo di Partanna, giornalista professionista, collaboratore de Il Tempo e direttore responsabile della testata online Di-Roma.com. E ancora in giuria Manuel Scrima, fotografo di fama internazionale.
Galleria fotografica Pietro Montagna
L’evento che si è svolto sotto l’Alto patrocinio della Presidenza della Repubblica, ha avuto in seno un elemento preminente di carattere sociale. L’affiancamento del Rotary Club di Piana degli Albanesi, del Rotary Club Palermo Ovest, nonché il partenariato del Seminario Arcivescovile di Palermo, permettendo che una parte del ricavato fosse devoluto ad un service sociale, rappresentato dal finanziamento di un progetto rivolto ai bambini della comunità albanese. In particolare, tale progetto troverà applicazione nelle scuole e finalizzato a promuovere tra i giovanissimi, una cultura alimentare sana e sostenuta da buone abitudini di crescita con il cibo salubre.
Ciò ha comprovato l’autentica testimonianza di generosità e solidarietà praticabili nonostante i tempi di crisi in cui oggi si vive.
La moda ha preso forma durante la serata mediante una sfilata, che ha visto in passerella modelli unici e alcune modelle d’eccezione che hanno personificato i quattro elementi alla base del tema dominante.
Una delle quattro signore degli elementi è stata la Principessa Beatrice Feo Filangeri che ha rappresentato l’elemento Aria.
A corredo dell’evento una esibizione suggestiva, l’esibizione in costumi tipici albanesi, da parte della figlia e la nipote del rappresentante del Rotary Club di Piana degli Albanesi, Giuseppe Imbordino, ornate, tra l’altro dei monili d’oro, tipici della loro costumanza arbereshe.
Risultati concorso “Volto Romeo Gigli plus 2014”.
A fine serata la giuria ha nominato rispettivamente: “Premio Miss eleganza”la ragazza N. 24; 3° classificata la giovane N. 6; 2° classificata la giovane N. 10; 1° classificata (numero 25), una giovane modella di colore.
Al premio “Miss eleganza” è stato donato un collier d’oro Romeo Gigli, disegnato dal creativo e designer stylist Francesco Baiano di Belfiore; alla 3 ° e 2° classificata, un abito da sera di seconda linea “Romeo Gigli”, alla 1° un abito di alta moda Romeo Gigli.
Gli sponsor privati che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento sono stati: THEO per l’hair style e il make-up, PluService per i services servizi tecnologici, Modà Talentstyle e MD’ Photos di Michela D’Amico, Vanity Models, gli Ori di Piana degli Albanesi del laboratorio Lucito, ancora Vitussi per le borse, Unikum Catering, Hosteria Ballarò, i fioristi professionisti di Confcommercio Palermo per gli addobbi floreali, Roberto Petrigno per gli allestimenti in sala, e tanti altri.
TrinacriaNews è stata a Palazzo Alliata di Villafranca per raccogliere suggestioni, profumi, immagini, suoni, gustare la bellezza e l’eleganza dell’evento per raccontarlo nella sua dimensione magica, per emozionare i suoi appassionati lettori.
Ecco cosa hanno detto ai microfoni di TrinacriaNews gli ospiti VIP intervistati:
Anadela Serra Visconti,
D. Dott.ssa Serra Visconti, stasera partecipa in qualità di testimonial di quest’evento, madrina della serata e soprattutto membro di giuria. In questa veste, quanto si sente medico, quanto cultrice della bellezza?
R. Dunque, io mi sento medico, ma mi sento soprattutto cultrice della bellezza interiore, perché penso che non si possano mai scindere le due cose. La medicina e l’estetica aiutano la persona a ritrovare la sua bellezza interiore, attraverso la quale potere ritrovare la sua bellezza esteriore. Noi facciamo delle terapie e aiutiamo le persone che con piccole correzioni possono trovare una grande felicità. Ma, l’importante è pensare anche all’interiorità. In queste ragazze ho premiato, non tanto la bellezza ma soprattutto, la simpatia e la grinta.
D. Lei conferma la vincita della candidata che si è aggiudicata il 1° posto?
R. Io confermo perché credo che il futuro del mondo sia nella multi etnicità. Questa ragazza è nata in Sicilia, ma è immigrata di seconda generazione, quindi abbiamo premiato questa apertura mentale verso gli altri. Quindi l’occidente che abbraccia l’oriente.
D. A proposito di grinta, lei ha scritto in qualcuno dei suoi libri: Bye bye stress, Piacersi, Una mela al giorno. Evidentemente, perché lei ha realizzato un percorso interiore che le permette di conoscere un po’ l’essere belle? Infatti, uno dei suoi motti è: “ la bellezza è una decisione. Se la mente si allena, il corpo la segue!”.
R. Effettivamente è proprio così. Anche rimanere giovane, secondo me è una scelta. Tutto ciò che facciamo, anche se non sembra, è una scelta, altrimenti sono gli altri che decidono per noi. Scegliere di rimanere giovani è sicuramente un lavoro, quasi in più, che abbiamo perché tutti vogliamo sentirci giovani sia interiormente che esteriormente.
D. Alle donne non più giovanissime, ma che vogliono conservarsi belle, cosa suggerisce?
R. Innamorarsi sempre. Ma non soltanto di un uomo, ma di qualcosa..
D. Anche di se stesse?
R. Anche di se stesse, anche del prossimo, anche di qualcosa che tiri fuori quello che abbiamo dentro. L’importante è dare spazio alla creatività. Credo ciò sia la cosa che fa mantenere giovani. Ce lo dimostrano anche i grandi artisti che, anche a 80, 90 anni sanno dare il meglio di sé.
D. E alle giovanissime?
R. Consiglio di fare quello che hanno voglia di fare, di non assoggettarsi mai ai modelli, ma anche loro di esprimere quello che hanno interiormente. Soltanto se si è molto convinti, si possono convincere gli altri a fare quello che si vuole.
D. In una fase di crisi come quella odierna, la bellezza “low cost”, sembra quasi una provocazione, perché ci sono una serie di costi che la bellezza impone. Rimedi low cost che lei potrebbe suggerire?
R. “Il rimedio low cost” che suggerisco più spesso è quello di usare una protezione solare 50, tutti i giorni, estate ed inverno, perché l’80% delle nostre rughe di invecchiamento cutaneo deriva dal sole. Poi, l’attività fisica che non ha un costo. Oltre alle sane abitudini alimentari, quali il consumo di frutta, verdura, yogurt.
D. Prossimi programmi per il suo futuro?
R. Sto facendo “Uno mattina” alla RAI con molto piacere. Ho avanzato una proposta alla RAI e sono in attesa di risposta. Sul versante personale, spero di continuare con uno spirito creativo e dedicarmi all’arte.
D. Anche l’arte di cantante
R. Ma sì. Io ho fatto una sorta di performance con due attori. Aveva la durata di 20 minuti ed ho voluto introdurre una mia piccola canzone “batuffoli essenziali” per indicare l’essenza della vita, nella sua superficialità e profondità.
Giuseppe Grifeo di Partanna, noto giornalista professionista de Il Tempo e direttore responsabile del magazine on line Di-Roma.com
D. Viene invitato all’evento. Come reagisce all’invito?
R. Io ormai sono abituato a testimoniare laddove ci sono eventi della “Sicilia di eccellenza”. Quando scrivo a Roma, per il mio magazine on line, cerco sempre di introdurre e richiamare qualche elemento di sicilianità, valorizzarla, esportarla.
D. Quindi un export “Made in Sicily” in Italia e per il mondo?
R. Assolutamente sì. Ho la possibilità di poterlo fare. Io cerco sempre di promuovere ciò che la Sicilia, la mia terra, crea.
D. Nelle sue precedenti avventure di giornalista si è precedentemente incrociato con la moda?
R. Nel mio lavoro mi sono sempre occupato di cronaca: dall’omicidio alle situazioni di degrado, etc.. Poi, col tempo, il mio ambito di operatività si è esteso, investendo anche l’enogastronomia ed il turismo, senza tralasciare il resto. Ma quando voglio scrivere qualcosa di gradevole, piacevole, allora mi occupo anche di enogastronomia e di moda.
D. Anche di Penelope, … mi pare?
R. Anche.
D. Questa sera, nella promozione della Collezione di Romeo Gigli plus, cosa l’ha colpito nel volto delle giovani che sfilavano, con caratteristiche “Made in Sicily” e cosa avrebbe voluto correggere?
R. Sono tutte ragazze alla loro prima esperienza. Quindi, hanno tante cose da imparare.
D. Magari il portamento?
R. Anche. Ma ne abbiamo noi correzioni da apportare, professionisti con oltre vent’anni di lavoro. Quindi loro, che sono all’inizio hanno tantissimo cammino da fare.
D. Questa sera quindi, è un trampolino di lancio per tutte o per alcune?
R. Per alcune, solo per alcune. Io avevo individuato solo 5 nomi e credo che le tre premiate, soprattutto la prima e la seconda delle classificate, hanno tutti i numeri per proseguire in questo cammino, per movimento, per come hanno affrontato la sala, per sguardo, per capacità di riuscire ad accattivarsi il pubblico.
D. Ha condiviso integralmente la scelta praticata dagli altri componenti la giuria?
R. Assolutamente sì. Ognuno ha votato per i fatti suoi. Poi ci siamo confrontati, chiedendoci chi avesse avuto il punteggio più alto. Ed alla fine ci siamo accorti che avevamo assegnato gli stessi punteggi alle medesime modelle. Infine, si è aggiunto un 4° premio “Eleganza”( il numero 24) perché volevamo premiare la spigliatezza, lo spirito vivo che ha contraddistinto la vincitrice.
D. Programmi per il futuro? Lei ha suddiviso il suo magazine in la cronaca nazionale, nelle suddivisioni municipali II, III e IV. Pensa di potere trasferire al giornalismo di Palermo questo modus operandi?
R. Beh, io parto dalla cronaca nazionale e poi mi inoltro ne: II, II, IV municipio. Io conosco ben poco del giornalismo palermitano, attraverso il giornale La Sicilia, ma credo di sì, non so come si preparano qui i collaboratori. Ma potrebbe essere una sfida.
Giuseppe Imbordino, rappresentante del Rotary Club di Piana degli Albanesi:
D. Quale reazione ha avuto all’invito di partecipare a questa serata evento?
R. Noi abbiamo subito voluto partecipare perché abbiamo voluto aggiungere “bellezza alla bellezza”, perché noi rappresentiamo una piccola comunità, Piana degli Albanesi, che ha una storia plurisecolare, con i suoi prodotti di bellezza meravigliosi che vivono nella tradizione. Questa sera abbiamo voluto promuovere il nostro Comune, Piana degli Albanesi, con i suoi costumi particolarissimi, le icone bizantine, già esposte all’ingresso antistante il Salone dei Musici e gli ori di Piana. In particolare, i famosi Ori di Piana si contraddistinguono perché, risalendo alla ricerca su di essi condotta, si scopre che bisogna fare un salto a ritroso di circa 700 anni, periodo in cui si è avuta l’immigrazione di un popolo dell’est, gli albanesi che, un tempo molto ricchi, ma perseguitati dagli ottomani per vie delle guerre espansionistiche da questi ultimi condotte, costrinsero il popolo albanese a lasciare la propria nazione. Così, alla fine del 1400 questo popolo si è stanziato stabilmente presso le colline di Piana, trasferendo le proprie usanze, costumi e tradizioni.
D. Il liet motiv che determina la nascita del primo Rotary in America, ad opera dell’Avv. Paul Harris, di promuovere l’interesse sociale al di sopra di quello personale, continua a trovare vivo interesse presso il vostro Club?
R. Sì. Infatti, il nostro club, stasera, oltre che promuovere la bellezza, vuole coniugare un service sociale, attraverso la devoluzione di una parte del ricavato al finanziamento di un progetto rivolto ai bambini della comunità albanese, e delle rispettive scuole, il cui fine è di promuovere una cultura alimentare e delle abitudini sane e di buona crescita, mediante il cibo salubre. Ad affiancare tale iniziativa interviene il Prof. Ignazio Carreca dell’Università degli Studi di Palermo (oncologo, esperto di alimentazione). L’output finale del progetto consisterà nell’assegnazione di un premio allo studente che avrà realizzato il migliore tema, oggetto di interesse.
D. Piana degli Albanesi, rispetto alla collezione Romeo Gigli Plus in cosa realizza il coinvolgimento?
R.. Lo stilista Francesco Baiano ha voluto che le modelle sfilassero, stasera, proprio con i gioielli di Piana degli Albanesi, che richiamano molto lo stile orientale.
D. Prossimi programmi del Rotary Club di Piana degli Albanesi?
R. Noi vogliamo portare avanti il nostro programma, non soltanto promuovendo le tradizioni popolari, ma anche la cultura della prevenzione. A testimonianza di ciò ricordiamo di avere donato al Comune di Piana degli Albanesi un defibrillatore che viene utilizzato per tutte le attività sportive che vengono attivate da parte delle associazioni sportive del paese.
Maria Stella Pucci di Benischi
D. Perché ha scelto questo titolo per questa iniziativa – Palermo: la città dei quatto elementi e il suo incrocio con la moda?
R. Perché, in realtà, la mia associazione “Suggestioni mediterranee” si è occupata di cultura per dieci anni, e quindi, quando possiamo, tendiamo a fare delle sinergie con altri settori. I quattro elementi rappresentano la città di Palermo in tutti i sensi: i quattro canti, la sua suddivisione nei suoi quattro punti cardinali. Così abbiamo voluto richiamarli, riconducendoci a tutta l’arte siciliana e poi in questa finale, decidere di abbinare, attraverso i colori degli abiti, le tonalità di questi quattro elementi: l’acqua, l’aria, la terra il fuoco, provando a creare un ponte un po’ particolare rispetto a quello che si può pensare. La manifestazione è piaciuta anche al Presidente della Repubblica, che ci ha concesso la medaglia Presidenziale come Premio di Rappresentanza per questo evento. Noi ci riteniamo molto contenti di avere trovato un tema interessante.
D. A proposito della sicilianità che lei riproduce nelle sue “splendide creature”, come lei ha definito le sue creazioni, cosa e quanto c’è, invece, di Palermo nella sua creatività, a parte i quattro elementi?
R. Bisogna fare dei distinguo rispetto a quale Palermo. Perché Palermo è una città estremamente complessa e variegata: ci sono aspetti di Palermo oscuri, che non mi piacciono, che non condivido; poi certi atteggiamenti che penalizzano l’evento: dal posteggiatore abusivo che chiede il pizzo, come è successo questa sera, alla mancanza di cultura di molte persone che, come stasera, sono entrate senza avere nemmeno una quota di beneficienza. Dall’altro lato, c’è tanta voglia di cultura, di conoscere le tradizioni, che vanno conservate, non invece disperse.
D. Delle sue creazioni ha deciso di estendere la sua notorietà e creatività in Italia e all’estero. Ma, da parte sua, c’è una attitudine molto siciliana: quella auto conservativa e protettiva delle sue opere d’arte. Come si tutela dal rischio di contraffazione delle sue creazioni?
R. Sì il rischio esiste senz’altro. Ma una produzione di una serie limitata può essere un buon espediente.
D. Ha incontrato delle difficoltà nello scegliere il vestito da accostare al volto della modella in passerella.
R. Assolutamente no, perché si è deciso tutto nella fase della preselezione.
D. Programmi per il futuro.
R. In realtà, abbiamo in programma di presentare la nuova collezione primavera/estate 2014 “Rilessi di Sicilia” disegnati da me.
Francesco Baiano di Bellafiore, direttore artistico e creativo dell’evento, che ha fornito un largo tributo alla prestigiosa firma Romeo Gigli Plus, attraverso la collezione primavera-estate 2014:
D.“La donna dinamica, imprenditrice, che viaggia, vivendo la mondanità in modo naturale”, come lei ha voluto concepire la donna che veste Romeo Gigli, potrebbe essere un futuro brand della donna “made in Sicily”?
R. Assolutamente sì. Rappresenta una forma di riscatto rispetto al passato che ha contraddistinto la donna siciliana e non solo. Piuttosto, una presa di coscienza di cosa diciamo e cosa vogliamo essere. Affermare la nostra identità, noi italiani, siciliani, meridionali. Perché se vogliamo, siamo in grado di impartire lezioni al mondo, come abbiamo sempre fatto, nei secoli: l’Italian Style, l’Italian Life, deve sempre risorgere, per quello che è stato il nostro passato e continuare ad essere “Faro” per il mondo.
D. Nella scelta del Volto Romeo Gigli, è rimasto della scelta operata dalla giuria?
R. Assolutamente sì. Ma non è stata retorica la scelta, esula dal fatto della razza o della premiazione dell’uguaglianza nella razza. Non c’è stata nessuna raccomandazione, ma, essenzialmente, la capacità della ragazza di colore eletta, di essere una “pantera”. Ha indossato i due vestiti in modo superbo, degno di una sfilata di alta moda di Milano, di Parigi. Quando si opera nella moda, non si deve scegliere il volto di cinema. Le altre ragazze molto brave, molto belle. Ma noi abbiamo scelto “una pantera da passerella”, una donna che può fare moda, anche se il suo viso non era bello quanto quello della Naomi Campbell. Le altre due ragazze (2° e 3° classificata) rappresentano nel loro volto, nel loro corpo dei visi prettamente italiani.
D. Che dire a proposito della sua visibilità?
R. Io lavoro tanto, ho tanta visibilità, abbiamo 1000 sponsor, televisioni.
Ma, una delle cose che apprezzo è che, attraverso il mio lavoro, riesco a mia volta, a dare sostentamento a tante famiglie che lavorano nel campo della moda. Una cosa molto pratica. Questa è la mia più grande soddisfazione.
D. Lei è quindi, prima un uomo di cuore, poi un professionista?
R. Sicuramente. Sono un uomo, poi sono un professionista.
D. Un uomo, però con dei valori radicati che si sforza di mettere in pratica quotidianamente e in ogni contesto?
R. Assolutamente sì. Ci tengo. E’ stato un insegnamento della mia famiglia, che ha mille anni di storia e in questi mille anni ci sono stati molti episodi di gente grande, di cuore.
D. Quali sono i suoi programmi per il suo futuro immediato?
R. Io, attualmente sto disegnando la linea Romeo Gigli, ma anche la linea Lancetti, lanciando in particolare, la linea “Lancetti cocktail”. Ma sto disegnando anche abiti da uomo, di alta sartoria napoletana che saranno firmati da me, ma prodotti da Principe di Eleganza, che è un’antica sartoria napoletana, di abiti su misura da uomo. E non solo. Per la donna ci sono i tailleur, i cappotti per la donna vera.
D. Le prossime tappe verso cui presentare Romeo Gigli Plus?
R. C’è in particolare la Russia, con Mosca, S. Pietroburgo, Belgio, Parigi.