Palermo, 7 maggio- “E’ arrivato il momento di dire la verità sulla situazione economica della Regione, solo partendo da un’operazione trasparenza si potranno infatti trovare misure e correttivi che consentano di venire a capo di questa pericolosissima situazione di stallo che si è determinata, andando oltre le soluzioni tampone”: è la richiesta che il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, rivolge al presidente della Regione e all’assessore all’economia. “Si ha la sensazione- dice Pagliaro- che finora la grave crisi economica della nostra regione sia stata minimizzata e ad essa sia stato messo il silenziatore. Il risultato è un campare alla giornata, che quando risolve qualche problema, anche le retribuzioni, lo fa in via provvisoria, rimandando il complesso delle soluzioni. Questo è inaccettabile in una situazione di grave crisi come quella che vive la Sicilia”. Pagliaro osserva che “i ritardi dei pagamenti e le mancate retribuzioni, rischiano di accelerare la spirale recessiva, innescando un circuito vizioso da cui potrebbe diventare sempre più difficile uscire e alimentando la tensione sociale”. Il segretario della Cgil rileva anche le ricadute negative sui servizi che si rischiamo per la mancata approvazione della manovra. “Questo riguarda anche la sanità- osserva Pagliaro- settore in cui la mancanza di risorse per forniture e materiali può avere ricadute sull’utenza. Si aggiunge L’Eas che garantisce il servizio idrico a una quarantina di comuni per un totale di 50 mila utenze. Ci sono poi a rischio- dice ancora Pagliaro- i servizi alle imprese erogati dalle Camere di Commercio e quelli delle ex Asi all’industria. Per citare solo qualche altro settore in difficoltà Ersu, teatri”. Pagliaro chiede “responsabilità” alla politica. “E’ inutile nascondersi dietro un dito- afferma- o dietro parole sempre più inconsistenti. La situazione è grave, non si cerchino palliativi ma soluzioni concrete in tempo reale”.