Lettera che riceviamo in redazione e pubblichiamo
Siamo insegnanti precarie da 10 anni, abilitate con la SISS, specializzate sul sostegno, che abbiamo partecipato al concorsone nel quale, per poco non siamo risultate vincitrici. Se ci fossero state le immissioni previste dal bando, a settembre saremmo entrate di ruolo per scorrimento…. Ma che sfortuna mancavano i posti!
Poco male, ci siamo dette, ci rivedremo a settembre 2014 e con buona pace ce ne siamo fatte una ragione.
Neanche il tempo di rilassarci, ed ecco il Decreto Istruzione che avrebbe previsto l’assunzione speciale di 26 mila insegnanti di sostegno. Dopo alterne vicende, con il fiato sospeso, il decreto viene approvato, poi autorizzato dal MEF. È fatta! Controlliamo il contingente per regione, poi quello per provincia, calcoliamo i posti in base al 5% dell’organico di diritto, tutto sembra filare liscio, ci rassereniamo. È questione di giorni.
Poi su Orizzonte Scuola ecco la bozza: “si ricorda che i docenti di cui ai concorsi banditi con il DDG n. 82/2012, le cui procedure si siano concluse entro il 31.8.2013, vanno nominati esclusivamente per il numero di posti messi a concorso. Gli eventuali residui, relativi alla percentuale del 50% riservata ai concorsi ordinari, vanno assegnati ai candidati dei precedenti concorsi ordinari. In caso di esaurimento, i citati posti vanno ad aggiungersi a quelli riservati alle GAE”.
Siamo su scherzi a parte? Prima viene indetto un concorso a cattedra a numero chiuso non abilitante per un certo numero di posti che non ci sono, poi viene detto che entro tre anni si assicura l’assunzione, poi, per arginare il malumore, si pensa alle assunzioni nel sostegno unica valvola di sfogo.
Ci domandiamo se chi ci governa sappia dell’esistenza di una gerarchia delle fonti dove un Decreto Dirigenziale (DDG n. 82/2012) non può porsi in contrasto con il DPR n. 297/1994 secondo cui all’art. 400, comma 17 “le graduatorie relative ai concorsi per titoli ed esami restano valide fino all’entrata in vigore della graduatoria relativa al concorso successivo corrispondente” ed ai sensi dell’art. 399 del citato Testo Unico “nel caso in cui la graduatoria di un concorso per titoli ed esami sia esaurita e rimangano posti ad esso assegnati, questi vanno ad aggiungersi a quelli assegnati alla corrispondente graduatoria permanente”. In altri termini, la PA dovrebbe garantire l’assunzione degli idonei del concorso 2012 fino ad esaurimento della medesima ed in ogni caso attingere ad essa fino all’indizione di un nuovo concorso che sostituisca il precedente.
Ci domandiamo se chi ci governa, al di là di qualsiasi interpretazione, si renda conto che le assunzioni della seconda trance non possano seguire le stesse disposizioni previste dal DDG n. 82/2012 perché trattasi di un contingente straordinario determinato successivamente e, quindi, non riconducibile alla disponibilità pregressa!
Ci domandiamo se tutto quanto fatto finora tenga conto dell’art. 97 Cost. che sancisce i principi dell’IMPARZIALITA’ E DEL BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Ci domandiamo se la nuova bozza non sia viziata da ILLOGICITÀ MANIFESTA negando a coloro che siano inclusi nell’elenco del concorso 2012 di potere essere assunti, e, di contro, consentendo a coloro che da 15 anni o anche addirittura da 24 anni siano risultati idonei ai concorsi precedenti di poter ambire al ruolo!
Ma ciò che ci sorprende di più è come ci si stupisca ancora del motivo della pioggia dei ricorsi nel mondo della scuola!
CREDIAMO SIA PIÙ GIUSTO PER LA NUOVA TRANCE E QUELLE SUCCESSIVE, CREARE UN UNICO ELENCO DI SOSTEGNO CHE TENGA CONTO DEGLI IDONEI DI TUTTI I CONCORSI DAL 2012 AL 1990 IN POSSESSO DEL TITOLO DI SPECIALIZZAZIONE, CONSEGUITO ALLA DATA DI EMANAZIONE DEI RISPETTIVI BANDI, COSÌ DA ASSICURARE A CIASCUNO LA POSSIBILITÀ DI AVERE ACCESSO A QUEL 50% DEI POSTI PREVISTI DAL DECRETO ISTRUZIONE. IL NUOVO ELENCO VERREBBE STILATO IN BASE AL PUNTEGGIO OTTENUTO DAGLI IDONEI DEI TRE CONCORSI, IL TUTTO IN LINEA CON IL TANTO DECANTATO CRITERIO MERITOCRATICO, SECONDO IL PRINCIPIO DI IMPARZIALITÀ E BUON ANDAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
Patrizia, Claudia, Gabriella