Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

Anno II - Num. 11 - 03 maggio 2014 Politica e società

1° Forum nazionale Terziario Donna Confcommercio “Donne motore della ripresa”

(All’interno interviste a presidente nazionale Terziario Donna Confcommercio Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio - Imprese Italia Carlo Sangalli, presidente Camera Commercio Palermo Roberto Helg, vicepresidente Associazione Giuriste Italiane Concetta Giallombardo, coach management Lino Barbasso)

di Maria Pia Iovino
         

Terziario Donna ConfcommercioPalermo – Nella splendida cornice del Grand Hotel Villa Igiea si è tenuto il 1° Forum nazionale Terziario Donna. Una tre giorni (dall’8 all’11 maggio), che ha visto impegnate imprenditrici del Terziario donna di tutta Italia, nello scandagliare il tempo con appuntamenti decisivi per il loro futuro imprenditoriale femminile: focus, studi, analisi di settore, networking e scambio di buone prassi, affiancate da eminenti giuriste ed esponenti politiche bipartisan. Una nota di classe, tuttavia, non poteva non connotare l’universo rosa, che si è espresso nelle varie location in cui le convegniste e relatrici/tori sono stati ospiti. Una per tutte Villa Igiea. Il tutto sotto la regia della Confcommercio di Palermo.

Il titolo della prima edizione del Forum, “Donne motore della ripresa”, ha voluto mettere a fuoco la risorsa che le donne imprenditrici rappresentano nel mondo economico. Valorizzare e sostenere l’imprenditoria femminile non è un tema che “riguarda le donne” o “per le donne” ma un tema che riguarda tutti coloro che desiderano trovare soluzioni alla crisi del nostro Paese. Così la dr.ssa Patrizia Di Dio, presidente nazionale del Terziario Donna Confcommercio.

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A moderare l’evento la giornalista di Rai3 Emma D’Acquino che, esaltando l’importanza dell’evento, ha ricordato che annualmente si susseguiranno nella medesima sede gli appuntamenti per i forum sul Terziario Donna. Ciò, a dispetto delle difficoltà, delle criticità, e attraverso la testimonianza di alcune imprenditrici, anche giovani, al fine di fare emergere le eccellenze e gli obiettivi per il lavoro femminile.

E’ stata subito ceduta la parola al Presidente della Camera di Commercio di Palermo Roberto Helg per i saluti istituzionali. Ringraziando le autorità presenti, le imprenditrici, il dott. Helg, ha ricordato ai partecipanti che il suo incarico risalente al 1997 si è connotato per i grandi cambiamenti nel frattempo verificatisi, esprimendo l’onore per la presenza del Presidente Confcommercio Carlo Sangalli e per la sua attenzione rivolta alla Sicilia per le iniziative ivi adottate, e per quella di Patrizia Di Dio come Presidente Terziario donna, e vice-presidente Confcommercio da 10 anni. In particolare, ha ricordato, le grandi battaglie condotte dalla Di Dio, non solo nel mondo di Confcommercio, ma anche nel mondo politico. Infine, Helg, non ha voluto celare il suo orgoglio per la scelta di Palermo, come sede del 1° Forum Nazionale.

Terziario Donna Confcommercio IMG_3835Continuando la kermesse dei relatori, è seguito il Dr. Carlo Sangalli, Presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia. Sangalli ha evidenziato che le imprese guidate da donne hanno meglio resistito alla crisi, e oggi questo elemento è la base per una nuova ripartenza. Inoltre, attraverso i dati acquisiti da Confcommercio, Sangalli ha potuto rilevare che gli ultimi mesi, siano stati mesi di cambiamento.  Ricordiamo che, negli anni della crisi abbiamo perso 115 mld di Pil. E’ anche vero che abbiamo perso circa 200 mila imprese e di queste, 47 mila sono quelle guidate da donne e 153 mila quelle guidate da uomini. Nonostante, una serie di fattori critici degli ultimi anni, come: la bassa intensità con cui si fa impresa in Italia,  la burocrazia, il mercato interno che è ancora ferma al palo, oltre una diminuzione della quota di mercato dello 0,1%  nel mese di marzo rispetto al mese di febbraio, una pressione fiscale incompatibile con qualsiasi prospettiva di sviluppo, la difficoltà delle  famiglie, costrette ad intaccare i risparmi e ridurre i consumi, abbiamo anche alcune realtà dove diverse imprese femminili, dal 2009 sono aumentate: Prato, Bergamo, Messina. Ciò perché le donne resistono meglio e possono rilanciare il Paese. Un dato che emerge è che si può uscire dalle secche della stagnazione, solo se si da spazio al terziario che non sia gravato da incombenze. E’ emerso che, il 72% del Pil è fatto di servizi ed è in costante aumento. Il 69 % delle imprenditrici sono imprese del terziario (sanità, assistenza, servizi personali, immobiliare, alloggio e ristorazione, etc, compresi finanza e assicurazione). Dobbiamo tuttavia, guardare con grande apprensione e serietà certi dati, come quelli della crescita di imprese straniere in Italia, La maggior parte sono guidate da donne cinesi. Il massimo rispetto, ma si tratta di una comunità chiusa, presente geograficamente molto a Prato, ma si va allargando. E diffondendosi, c’ il rischio che vada diffondendosi il contraffatto, scongiurando che non ci sia un danno per le imprese italiane. Il dato comunque positivo è comunque, secondo Sangalli, nella natura delle donne. A suo dire infatti, le donne hanno più coraggio, capacità innovativa, investono su se stesse. Gli uomini sono più conservatori. Così Sangalli ha voluto concludere, con un pensiero di speranza per la grande fiducia nelle donne, operative anche nel mondo istituzionale e ministeriale.

L’avv. Concetta Giallombardo, Vice Presidente dell’Associazione Giuriste Italiane ha presentato al pubblico dei convegnisti un progetto di legge da sottoporre al legislatore e alle forze politiche. In tale progetto è contenuta la richiesta di introdurre la possibilità per il datore di lavoro di dedurre dal reddito le spese sostenute per la retribuzione dei collaboratori familiari, comprendendo tra questi anche i soggetti che prestano servizio di vigilanza o assistenza in ragione di età o malattia ai propri congiunti. Si tratta di una modifica ad una norma fiscale (art. 10 del Testo Unico Imposte sul Reddito), ma nello stesso tempo, propone un ripensamento su un atteggiamento politico e sociale che investe una questione di fondo e che ha un effetto disincentivante. Vogliamo mettere in evidenza il fatto che nel caso in cui il lavoro all’interno della famiglia sia svolto da soggetto estraneo alla stessa, il compenso versato al collaboratore familiare costituisce un esborso necessario per la produzione di reddito. A nostro parereha evidenziato l’avv. Giallombardosussiste una connessione funzionale diretta tra i costi e gli oneri sostenuti per i servizi di cura dell’ambiente e di assistenza ai familiari, e la produzione dei compensi che concorrono alla formazione del reddito. Reddito sul quale lo Stato ci richiede il puntuale pagamento delle tasse senza formulare alcuna considerazione accessoria.Riteniamo che, per ragioni di equità, lo Stato debba permetterci di depurare la nostra situazione reddituale complessiva di un costo che è essenziale perché questa prenda vita e corpo.

Simona Vicari, Senatore della Repubblica e Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico nel governo Letta, non ha potuto presenziare tra i relatori per impegni sopraggiunti. Tuttavia  ha fatto pervenire una lettera, letta al pubblico da Emma D’Acquino, in cui ha espresso la sua “volontà a contribuire alla crescita economica e sensibilizzare i colleghi di Governo nel promuovere azioni positive volte a trovare le coperture economiche ed incentivare l’imprenditoria femminile, di cui alla l. 215/92, citata dalla Dr.ssa Di Dio nel suo intervento”.

Trinacrianews.eu durante l’evento ha intervistato alcuni tra relatori  ed ospiti intervenuti. Ecco le domande che abbiamo rivolto loro:

Terziario Donna Confcommercio IMG_3749Patrizia Di Dio

D. Noi assistiamo continua evoluzione della donna che, da abile esperta del careeing (intesa come capacità di cura delle persone) diviene anche donna che si afferma nel terziario, a capo dell’imprenditoria femminile. Lei cosa dice a tal proposito?

R. Io sono Presidente Nazionale, ma sono palermitana, sono imprenditrice, sicché, ho pensato bene di fare concordare che ci fosse ogni anno un Forum sull’Imprenditoria femminile.

D. Questo è il primo Forum, tra l’altro?

R. Il primo Forum perché comunque, sarà sempre a Palermo, quindi, non è nemmeno itinerante. Palermo ha conquistato questa meta: ospiterà  ogni anno il Forum dell’imprenditoria femminile. Quest’anno, la declinazione “Donne, motore della ripresa” è il Terziario donna che noi rappresentiamo. Quindi, il 50% circa, che noi rappresentiamo della base associativa la femminile di Confcommercio che conta circa 700 mila imprese, per cui è una bella rappresentanza.

D. I settori su cui insiste l’imprenditoria “rosa” quali sono?

R. Sono il turismo, il commercio, i servizi, che in questo momento, sono quelli in cui le donne stravincono, perché, comunque, le donne resistono meglio alla crisi, perché hanno il know-how adeguato per andare incontro ai servizi al consumatore, la qualità, il dettaglio, il senso dell’estetica. Insomma, una serie di valori che le sta  premiando. La donna di questo Forum è che la prima parte sarà dedicata alla ricerca e il fatto è che in questo momento, nel nostro settore, un’impresa su tre è femminile. Quindi, abbiamo raggiunto un alto livello di femminilizzazione.

D. Quali gli obiettivi che si intendono perseguire con questo Forum?

R. 1. Presentare  dei dati che consegnano  una realtà molto rinnovata dello scenario al femminile dell’Imprenditoria. 2. Dare risposte concrete al bisogno di impresa, al bisogno di essere sostenute da parte delle donne. Quindi, abbiamo: da un lato, una proposta di rifinanziamento della l. 215/92 delle azioni positive in favore dell’imprenditoria femminile, che da qualche anno non abbiamo più; dall’altro lato, una proposta di legge sullo sgravio fiscale delle spese dedicate alla cura della famiglia e per la famiglia, perché se vogliamo lavorare, abbiamo bisogno di quello. Difficilmente infatti, lo Stato avrà risorse aggiuntive per migliorare lo standard dei servizi che ci servono per la conciliazione casa-lavoro. Sicché noi almeno, investiamo su noi stesse.

D. A fronte di un regime fiscale fortemente pressante che aggrava una situazione economica delle famiglie, già al limite e di un fenomeno prettamente siciliano, prettamente locale, che è quello del “pizzo” che viene estorto agli esercenti il commercio, come fare per combattere queste criticità e al tempo stesso, fare emergere il talento e le virtù, prettamente femminili.

R. Questa domanda è perfetta, perché io sono palermitana e da palermitana le dico che, il pizzo, o  le estorsioni, noi donne abbiamo un solo modo per gestirle: quello di denunciarle. Noi donne, forse perché siamo educatrici, perché siamo madri, perché siamo più distaccate dalle logiche perverse del territorio, cerchiamo di valorizzare il meglio che c’è nel territorio, tutti questi fattori fanno si che le nostre imprese sono ritenute “etiche”, perché noi portiamo un sistema di valori a cui teniamo fortemente che non distinguiamo mai fra, l’obiettivo di fare economia, di fare quadrare i conti, di fare impresa e il patrimonio di valori di cui siamo portatrici, questa la differenza di genere, un capitale umano, purtroppo,  non completamente utilizzato dell’imprenditoria femminile.

D. Donna individualista o donna di rete, siciliana?

R. Assolutamente donna di rete. Non sarei Presidente del Terziario donna, e probabilmente,con questo Forum, in cui ci sono donne che arrivano da tutta Italia, dimostriamo che non solo sappiamo fare rete, ma sappiamo fare squadra, capace, competente, motivata, energica, non solo nelle imprese, ma che, con il suo sistema di valori decide di dedicare una parte del proprio volontariato al bene comune. Se queste componenti appartenessero a questa classe politica, il mondo sarebbe decisamente migliore.

Terziario Donna Confcommercio IMG_3770Carlo Sangalli

D. A fronte della crisi strutturale che ha colpito l’Italia, ed in maniera incisiva le imprese, quale ricetta consiglia per promuovere sviluppo autentico e duraturo?

R. Bisogna intervenire per realizzare quella ricetta che noi portiamo avanti, cioè: più riforme, più lavoro, meno tasse e meno spesa pubblica.

D. Però, a quanto pare, c’è una parte del Governo che invece, si propone di escludere i sindacati, di non tutelare a volte, gli interessi dei lavoratori, con forme e contratti di lavoro che hanno il carattere del breve termine, mantenendo la condizione di precariato. Cosa diciamo a proposito?

R. Ma io non la penso così. Ritengo che gli ultimi provvedimenti sul lavoro, mi riferisco in particolare all’apprendistato e ai contratti a tempo determinato senza causa vanno invece, nella procedura giusta, nel senso che, consentono alle imprese di esprimere tutte le loro potenzialità aiutando i giovani, aiutando il mondo del lavoro.

D. Nei tavoli di concertazione, quanto è importante la voce degli imprenditori e quanto vengono ascoltate le loro istanze?

R. Anche qui dobbiamo superare alcuni riti concertativi inutili. Mi riferisco alle riunioni della famosa Sala verde. Però, dialogare con il Governo, fare in modo che questo dialogo sia importante per conoscere le ragioni delle imprese, per prendere dei provvedimenti più giusti, e soprattutto per rafforzare la coesione sociale  mi sembra importante, se non fondamentale.

Terziario Donna Confcommercio IMG_3796Roberto Helg

D. Ancora una volta la CCIAA è co-protagonista in una iniziativa che stavolta è di colore rosa. Come risponde a questa iniziativa il contesto locale?

R. Credo che il pubblico presente (massiccio) è già una prova concreta della risposta all’iniziativa. Ma è molto importante che questa iniziativa del terziario donna di Confcommercio avvenga a Palermo, in quanto è la prima volta che si fa a Palermo un evento nazionale delle donne. E’molto significativo che Palermo sia stata scelta.

D. Come tessuto imprenditoriale, a fronte delle criticità che sono tipicamente locali, la marcia in più che la CCIAA che ha saputo dare, la sua ricetta che ha determinato slancio?

R. Ma guardi, le iniziative sono tante, quindi sarebbe lungo andarlo ad elencare. La cosa che ci fa piacere è questa: il mondo femminile a Palermo, continua a crescere, quindi questa è la prova che c’è voglia di impresa fra le donne e faremo di tutto per agevolarle sempre.

D. Gli scambi sono solo a carattere locale o c’è una spinta interregionale?

R. No, la spinta è interregionale, perché è un mondo che si è affacciato, direi, quasi con prepotenza, con grande abilità.

Terziario Donna Confcommercio IMG_3935Concetta Giallombardo

D. La proposta di un progetto di legge che avete predisposto, sembra volere restituire giustizia sociale alle donne che vogliono affermarsi nel mondo del lavoro, fuori dal contesto domestico. Ciò può essere realmente possibile visto che a volte, le donne sono impedite a decollare professionalmente, in nome di questo gravame atavico?

R. Certamente, le condizioni di fatto che si stanno verificando e che sono veicolate storicamente da posizioni anche ideologiche, sono posizioni che creano condizioni di discriminazione. Così, si cerca di combattere lo svantaggio palese per le donne che vogliono intraprendere un lavoro fuori dalla famiglia. Si  cerca di colmare o cercare di raggiungere una equità in questo senso, proponendo che i costi che si devono corrispondere ai collaboratori familiari, ai quali si delegano  mansioni domestiche, che storicamente e che ancora di fatto, sono svolti dalle donne, si devono (si possano) considerare come costi inerenti al reddito. Ed è logico che, se non si delegano queste funzioni non si può intraprendere un’attività, non  si possono cogliere con serenità opportunità di avanzamento.

D. lei coglie, da parte degli organi legiferanti, un certo orientamento positivo in tal senso, oppure anche in questo caso si erige un muro di resistenza che viene da sempre elevato?

R. Il muro di resistenza è un muro di resistenza prima di tutto culturale, ma anche di comodo, per lo Stato e le Istituzioni che realizzano un grande risparmio. Ciò, in quanto, una gran parte del lavoro che dovrebbe essere altrimenti, a carico dei servizi sociali, viene svolto dalla famiglia, ritenendo il lavoro di casa, un lavoro di pertinenza esclusiva delle donne, non retribuito.

Circa lo sviluppo di tale proposta di legge, io sono fiduciosa nel senso che, questo nuovo Governo possa prendere in esame un nuovo modo di programmare la realtà sociale. E  questo è uno strumento per riprogrammare la condizione della donna, così essenziale per la ripresa economica, come abbaiamo ascoltato.

D. Così si viene a realizzare il disposto di cu all’art. 3 della Costituzionale, dell’eguaglianza sostanziale di tutti dinanzi alla legge, senza discriminazioni?

R. Esatto, così si mettono in campo quelle azioni positive, che servono a riportare ad eguaglianza sostanziale sia la posizione dell’uomo che, della donna.

Terziario Donna Confcommercio IMG_3731Lino Barbasso – Coach management

D. Un coach uomo per delle donne che vogliono imprendere, scorgendo nell’universo femminile una sfida a mettere in gioco le  proprie capacità. Cosa dire a proposito?

R. Le donne hanno delle potenzialità enormi, a partire dallo spunto scientifico. Per esempio, le donne hanno più connessioni interneuronali tra emisfero destro ed emisfero sinistro per ben cinque volte superiori.

D. Per chi non conosce bene questi concetti  nel campo scientifico ed è profano in materia, come lo possiamo spiegare praticamente?

R. Fondamentalmente con due concetti: 1. il multitasking. Le donne sono capaci di fare tante cose contemporaneamente. 2. la mente. La donna, fisiologicamente, è molto più propensa a risolvere problemi complessi, mentre l’uomo, dall’altra parte della bilancia, è molto più solido laddove non ci sono problemi complessi. Ed oggi, nell’economia italiana ahimè, stiamo vivendo dei problemi complessi, quindi, il ruolo delle donne è decisamente importante.

D. Quindi, potremmo suggerire anche alle Istituzioni, non solo di promuovere questa integrazione per restaurare un equilibrio di sistema ed anche di Governance?

R. La mia idea è di non promuovere verso le Istituzioni ma, è di farsi largo. Le donne hanno tutte le capacità, non hanno niente in meno semmai,  qualcosa in più. Quindi, devono essere loro a farsi riconoscere. Le Istituzioni non possono più fare a meno delle donne, questo è il mio punto di vista.

Foto Pietro Montagna
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