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Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023

Anno III - Num. 17 - 06 giugno 2015 Cultura e spettacolo

Villa De Cordova a Bagheria apre al pubblico e diventa museo

di Redazione TrinacriaNews
         

nuovo museo URL IMMAGINE SOCIALBAGHERIA (PA) – Nasce un nuovo museo a Bagheria. E trova sede nella settecentesca villa De Cordova di Sant’Isidoro, eccezionalmente rimasta integra sia nella struttura che nei preziosi arredi, opere e suppellettili. La villa aprirà al pubblico il 20 giugno per la prima volta nella sua lunga storia.
Il bene culturale più importante di Aspra viene restituito alla fruizione pubblica con tutte le opere, tra cui alcuni capolavori, e i documenti contenuti all’interno di questo scrigno prezioso. La villa e i suoi giardini, la cui cellula iniziale è da identificare nella Masseria Grassini, appartenuta alla famiglia dei marchesi Del Castillo e De Cordova, dopo la morte della marchesa Maria Teresa De Cordova nel 2011 è stata ereditata dall’imprenditore Domenico Angileri che, tramite l’associazione da lui presieduta, ha avviato un ambizioso progetto per la trasformazione del complesso in un polo culturale.
L’apertura al pubblico è stata preceduta da una mostra ospitata al museo Mandralisca di Cefalù dedicata ai due dipinti inediti di villa Sant’Isidoro: “Davide con la testa di Golia” di Pietro Novelli e “San Sebastiano martirizzato” di Jusepe de Ribera (lo Spagnoletto ), repliche autografe dei due grandi artisti, riconosciute da Vincenzo Abbate.
Gli ambienti del piano nobile della villa vengono adesso restituiti al pubblico. “Lo sfarzo della volta del grande salone affrescato da Rocco Nobile e dai fratelli Tresca- ci dice Stefania Randazzo direttore scientifico del progetto – si alterna al susseguirsi di ambienti più intimi e quotidiani dove è possibile oggi ammirare sezioni dedicate alla fotografia, ai giocattoli, agli abiti e agli accessori”. Gli strumenti e le macchine per la lavorazione delle olive, degli agrumi, dell’uva e del grano che documentano la vita della villa, azienda agricola fino agli anni ‘70 del Novecent , sono esposte nei suggestivi ambienti della stalla seicentesca.
L’apertura alla consultazione del ricchissimo archivio documentario e della biblioteca sarà l’ultimo atto del progetto di una pubblica fruizione di un inedito e prezioso patrimonio culturale.
“L’inaugurazione del museo di villa De Cordova di Sant’Isidoro – dice il proprietario Domenico Angileri – è il primo passo di un progetto culturale che ha tra gli obiettivi quello di attivare protocolli d’intesa e convenzioni con l’università, scuole di ogni ordine e grado e altre istituzioni culturali finalizzate all’attività di ricerca, gestione e manutenzione del bene”.
Il progetto complessivo, promosso dall’Associazione culturale villa Sant’Isidoro e dal suo presidente, è portato avanti con la direzione scientifica di Stefania Randazzo coadiuvata da Giuseppe Tegnenti , la partecipazione di Flora Rizzo per l’allestimento dei costumi e degli accessori e di Salvatore Pulizzotto e Antonino Scarpulla per la sezione etnoantropologica, di Gaetano Renda, progettista dell’intervento di restauro, e Mauro Sebastianelli, restauratore e consulente per la conservazione.

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