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Anno XI - Num. 53 - 02 ottobre 2023

Anno II - Num. 13 - 27 settembre 2014 Politica e società

Tavola rotonda “Un nuovo management per la sanità” e presentazione master “Amministrazione e Gestione delle Aziende sanitarie”

Temi: criticità che il settore della Sanità affronta, fornendo una chiave di lettura utile per quanti desiderano intraprendere il percorso del master in Amministrazione e Gestione delle Aziende Sanitarie. Termine ultimo iscrizione Master 28 novembre 2014

(All'interno interviste a prof. Gaetano Armao docente di Diritto Amministrativo, prof. Riccardo Ursi coordinatore master)

di Maria Pia Iovino
         

locandina1 un nuovo management per sanità URL IMMAGINE SOCIALPalermo, 15 novembre 2014 – A Palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo si è svolta una Tavola rotonda dal titolo Un nuovo management per la sanità. In occasione dell’evento è stato presentato il Master di I livello in.

All’incontro hanno partecipato il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, il prof. Roberto Lagalla, il coordinatore del Master, prof. Riccardo Ursi, il responsabile dell’area sviluppo Clio S.p.A., Gabriele Conte, la presidente AIOP Sicilia, Barbara Cittadini, il deputato dell’ARS, Giuseppe Digiacomo. Assente il Sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che ha fatto pervenire i suoi saluti e l’Assessore alla Salute della Regione Siciliana, Lucia Borsellino che è stata rappresentata dal referente della Comunicazione e la Formazione dell’Assessorato alla Salute, dott. Lorenzo Maniaci, già dirigente Area Interdipartimentale Accreditamento Istituzionale.

Il liet motiv dell’incontro ha trovato il suo fondamento nelle criticità che il settore della Sanità affronta, fornendo una chiave di lettura utile per quanti desiderano intraprendere il percorso del master in Amministrazione e Gestione delle Aziende Sanitarie. Le sfide imposte dalla riduzione delle risorse destinate al settore sanitario implicano la necessità di  formare soggetti in grado di mettere in atto una gestione virtuosa delle strutture pubbliche e private operanti nel campo della sanità. Il Master si caratterizza per avere un percorso didattico fortemente innovativo nei contenuti e nelle modalità di erogazione. Un master sul tema della virtuosa amministrazione e gestione delle strutture sanitarie che non presenta omologhi nel sud Italia e, nella storia dell’Università degli Studi di Palermo.Gli studenti avranno la possibilità di seguire la totalità delle lezioni in streaming e, per una parte del 20% in podcast. La figura in uscita da questo Master sarà un nuovo manager della sanità, formato per gestire le criticità del settore e implementare strategie utili all’erogazione di servizi di qualità. “Un professionista che dimostra il possesso, accanto alla necessaria formazione di base di tipo clinico, anche di approfondite conoscenze, metodologie e strumenti finalizzati a supportare azioni di programmazione, di direzione e controllo finanziario-contabile e di gestione delle strutture affidate alla sua responsabilità”. Questo l’obiettivo condiviso da tutti i relatori.

Il progetto nasce dalla collaborazione fra il Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport dell’Università degli Studi di Palermo, di concerto con il Consorzio Unipa E-learning, specializzato nella produzione di contenuti formativi in modalità e-learning. Prevista anche un’attività obbligatoria di work experience. Ulteriori informazioni sul bando e sulle modalità di iscrizione sul sito www.unipaelearning.it Termine ultimo dell’iscrizione al Master è il 28 novembre 2014.

A coordinare la tavola rotonda è stato il docente di Diritto Amministrativo e contabilità del Master, prof. Gaetano Armao.

Il Magnifico Rettore, introducendo i lavori ha esposto i connotati ed i punti di forza del presente Master. In particolare, il prof. Lagalla, in una parte del suo intervento, ha reso palese l’esigenza di formare dei manager competenti e inattaccabili professionalmente, che amministrino la Sanità in maniera ineccepibile, denunciando apertamente le storture che hanno contraddistinto in passato la gestione della macchina Sanitaria nel Mezzogiorno d’Italia. Così, la vicinanza della Sanità alla cattiva politica, attraverso la quale si sono praticate improbe manovre, non confacenti ai reali fabbisogni del territorio (ndr). Così il rof. Lagalla ha riferito: della nomina di qualche primario, divenuto primario per determinate esigenze – il quale doveva dimostrare la sua vicinanza all’Assessore di turno in funzione della tipologia di apparecchiatura che aveva, perché avere l’apparecchiatura era già un segno di vicinanza al potere. Questo era un modo di fare Sanità. Uno dei tanti segnali – ha chiosato il Magnifico Rettore – di una spesa improduttiva che ha caratterizzato il Sud Italia. Oggi, per fortuna, e già da tempo, questi tempi sono superati. Ma, certamente pesa l’esigenza forte di un accompagnamento gestionale, manageriale, di verifica dei risultati nell’ambito della sanità che, non può essere solo un concetto adottato a livello gestionale, in alcuni casi troppo facile, troppo semplice del taglio lineare o della depressione delle funzioni, perché la depressione delle funzioni genera ovviamente, un inevitabile un calo della bontà percepita dell’utenza e conseguentemente, dirotta questa stessa utenza verso altri lidi, o con costi aggiuntivi o addirittura, con costi di migrazione sanitaria. Abbiamo la necessità  – ha evidenziato il prof. Lagalla parlando di un Master di I livello, che ci siano “quadri” che abbiano la sensibilità della centralità dei modelli gestionali e che compartecipino a queste scelte con il proprio lavoro, non limitandosi a passare la carta per evitare che quella carta possa produrre un minimo di responsabilità, ma perché si rendano conto che quel passaggio di carta sta avviando un processo che è un processo decisionale, organizzativo e gestionale.

TrinacriaNews.eu in occasione della Tavola rotonda ha intervistato prof. Gaetano Armao docente di Diritto Amministrativo, prof. Riccardo Ursi coordinatore master

GAETANO ARMAO

gaetano armaoD. Perché si è dovuto aspettare un taglio delle risorse finanziarie affinché si addivenisse alla formazione di personale specialistico che gestisca in maniera “virtuosa” un’amministrazione sanitaria?

R. L’Università si fa carico di un supplemento di formazione che il mercato e il sistema sanitario dimostrano di aver bisogno. Spesso, tanti ottimi manager si sono dovuti formare fuori dalla Sicilia, o hanno dovuto intraprendere percorsi più lunghi. Questo è il primo Master con una forma mista, di lezioni frontali e di lezioni via telematica che consentirà la formazione di Manager di I livello. Non è un master di II livello, di super specializzazione, ma un Master di I livello per funzionari e dirigenti che vogliono rendersi più competitivi. E più è competitivo il sistema del management regionale e più è competitivo il sistema.

D. A fronte dello scandalo emerso all’ospedale Ingrassia (lancio nel vuoto di un ascensore, macchinette dispensatrici di snack abusive, telecamere oscurate, etc.) a cosa imputare il fatto che, i manager ivi operanti ignorassero questi “fatti oscuri”?

R. Il problema della Sanità italiana e della Sanità siciliana è stato ed è la prossimità alla politica. Più la Sanità è vicina alla politica, più ne riflette le distorsioni e ne subisce i condizionamenti. L’hanno chiamata “la triangolazione perversa” quella che c’è tra politica, sindacato e le imprese che ha, in qualche modo, eroso la Sanità. La Sicilia ha fatto molto sul piano del risanamento della Sanità dal 2008, a cominciare dal nostro Rettore che è stato Assessore alla Sanità, passando poi per l’Assessore Russo, si sta proseguendo questo cammino. Adesso, effettuato il risanamento finanziario occorre, invece, una modernizzazione del sistema attraverso selezioni di manager che non passino per la politica.

RICCARDO URSI

D. La metodologia innovativa introdotta al percorso del presente master, in Streaming e in podcast per dei futuri manager crede che rappresenti un trampolino, affinché gli stessi imparino ad essere dei bravi amministratori della Sanità?

R. La tecnica didattica esula dai contenuti ma, permette di rendere compatibile la propria attività lavorativa con la formazione. Invece, la presenza fisica ai corsi non sempre è possibile conciliarla con il lavoro. Ma agevola quelle figure che lavorano. Questi chiaramente sono i contenuti che faranno la differenza sul piano della loro capacità di migliorare le proprie competenze.

D. Per cosa si contraddistinguono questi contenuti?

R. L’idea è quella di formare un manager completo. Vale a dire quel soggetto che dichiara con le proprie competenze di rispondere a tutte le esigenze organizzative che sono di tipo giuridico, di tipo aziendale, economico e di tipo psicologico, gestionale ed informatico soprattutto.

riccardo ursiD. A fronte dei “gravi fatti di sottobosco” dell’ospedale Ingrassia di Palermo, era opportuno contemplare, in seno al Master, un modulo di “Etica nella Pubblica Amministrazione”?

R. L’etica ed il tema dell’anticorruzione fanno parte del nostro programma di formazione perché ormai, non se ne può più fare a meno in quanto è alla base della preparazione anche del Diritto Amministrativo. Non credo che necessitasse esplicitare questo. Questa è una parte molto importante del programma; per esempio, tutta la disciplina dei contratti pubblici, sarà tutta basata sulle regole dell’anticorruzione.

D. L’idea di questo master da cosa nasce?

L’idea nasce dal confronto che personalmente, ho avuto con alcuni dirigenti di aziende sanitarie, nel quale ho potuto verificare delle competenze di tipo settoriale: il giurista sapeva solo cose giuridiche e si occupava solo di questioni giuridiche, l’economista ignorava le questioni giuridiche. L’idea è invece quella di fornire una preparazione ed una competenza integrata che è propria di questa tipologia di lavoro cioè, quella di dirigere una struttura che è un’amministrazione pubblica che si occupa di un settore sensibile che è quello della sanità ma, che ha anche un impianto di tipo aziendale ed è quindi basata sul “management per obiettivi, vale a dire: contabilità differenziata, un raggiungimento degli scopi che sono poi, gli scopi della qualità e quantità della prestazione sanitaria. Quindi, l’organizzazione del servizio sanitario in un’ottica manageriale che impone la presenza di competenze che abbiano un orizzonte temporale meno settoriale.

D. E’ prevista una sperimentazione sul campo, dopo la fase teorica?

R. Certamente, all’esito della formazione frontale ci saranno degli stage presso le aziende sanitarie in cui verranno direttamente utilizzate le unità formate. Così, il dott. De Nicola di Trapani ha offerto la sua disponibilità di stage nella rispettiva ASP per i propri “formandi”.

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