Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 54 - 30 dicembre 2023

Anno I - Num. 02 - 18 giugno 2012 Politica e società

Ma è soltanto paura!? Siamo donne, oltre alle gambe c’è di più

di Vilma Maria Costa
         
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Siamo donneMolte donne non hanno il coraggio di dire ciò che pensano, ma so che ciascuna di loro la pensa esattamente come me!
Alcune temono che la loro condizione possa peggiorare, altre di non essere comprese, altre ancora lasciano correre nell’attesa che la crescita culturale faccia cambiare le cose e, intanto, le donne soffrono.
Alla maggior parte delle donne sono concessi dalla società maschilista soltanto ruoli o marginali o non sufficientemente adeguati alle loro capacità, preparazione culturale e professionalità.
Ma non è tutto, sicuramente care amiche avrete notato come quando ci si rivolge agli uomini, e qui sbagliamo anche noi, ma io da tempo non sbaglio più, e spero che da questo momento neanche voi se vogliamo cambiare e voltare pagina, li chiamiamo dottori anche se non sappiamo se lo sono veramente, saltiamo a piè pari la possibilità che possano non essere laureati, vi chiedo: non è forse questa una nostra dimostrazione di inferiorità? Ma sono sicura che avrete notato che quando un uomo o anche una donna si rivolgono a noi non si pongono nemmeno il problema di chi hanno davanti, anche se questa ricopre un ruolo importante nel mondo del lavoro, e la chiamano semplicemente Signora, forse temono di sentirsi inferiori a una donna? Molti obbietteranno, ma signora è un appellativo di rispetto, certo, ma perché anche quando si viene a sapere che quella signora ha un curriculum professionale che prevede una laurea non la chiamano Dottoressa?
Per la maggior parte delle persone che, comunque, definirei ignoranti, la Dottoressa è soltanto la persona laureata in medicina. Vi ho fatto ridere? Eppure sapete bene che è l’amara verità!
Un certo rispetto da parte degli uomini viene dato, soprattutto, a quelle donne mascoline, che, per loro volontà, rinunciano alla loro femminilità, per queste donne, spesso, gli uomini riservano, a parer loro, un “bel complimento”, a questa mancano solo gli attributi! Davvero un bel complimento! IO NON TOLLERO DI PERDERE LA MIA FEMMINILITÀ, che fa parte del mio essere donna, per essere accettata come persona che abbia credibilità. La donna può essere preparata, colta e di alti valori anche se curata e ben vestita.
Quando un uomo vede una donna e la sente parlare pensa, che bella donna ed è anche intelligente! Invece la donna pensa: che donna intelligente ed è anche bella!
Un approccio diverso per due esseri totalmente diversi, mi può stare anche bene, ma esigo che ci sia rispetto e se una donna ha dei titoli devono essere considerati come si fa per gli uomini.
Avete, per esempio, mai notato che quando ci si rivolge a un artista uomo di un certo livello lo si chiama Maestro e una donna? Avete mai sentito Maestra? Io no! Eppure cos’hanno di diverso? Sono entrambi dei creativi di successo e con una preparazione e un curriculum spesso alla stessa altezza, a volte può anche capitare che la donna lo abbia di livello superiore.
Siamo proprio indietro, ma è ora di parlare, la violenza non è solo quella fisica, ma anche quella psicologica che tende a farci sentire inferiori.
Siamo donne e oltre alle gambe c’è di più!
Sosteneva una famosa canzone degli anni ’90 cantata da Sabrina Salerno e Jo Squillo, ma ancora attuale perché di passi avanti da allora ben pochi.
Siamo diverse dagli uomini ognuno dei due sessi ha le sue caratteristiche peculiari, ma dobbiamo essere uguali per quanto riguarda il rispetto della persona, delle capacità e della preparazione che per conseguirla non abbiamo avuto sconti da nessuno.
Facciamoci rispettare! Solo parlando e non covando dentro possiamo cambiare la loro mentalità e entrare in ambiti che ci sono totalmente preclusi, sarà forse per paura? A voi cari amici lettori le conclusioni……..

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