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Anno XI - Num. 53 - 02 ottobre 2023

Anno IV - Num. 22 - 04 maggio 2016 Sport

Il Palermo restA in A. Adesso si ricominciA! Ma dall’AmericA, IndonesiA o ItAliA?

La squadra ricompattata ce l’ha fatta ma cosa l’aspetta nel prossimo futuro?

di Viviana Villa
         

Palermo-in-serie-A URL IMMAGINE SOCIALAlla fine il Palermo ce l’ha fatta! Dopo un campionato sofferto e non esente da polemiche, in cui si sono succedute dichiarazioni e numerosi cambi di allenatori, la squadra è riuscita inaspettatamente a salvare un’annata che non ha fatto dormire sonni tranquilli ai tanti tifosi palermitani.

Con la vittoria contro l’Hellas Verona dello scorso 15 maggio, il Palermo ha infatti conquistato una salvezza che sembrava ormai irraggiungibile.

Il “miracolo” si è compiuto in realtà nelle ultime cinque giornate, quando una squadra che aveva accumulato una serie vertiginosa di prestazioni e di risultati deludenti ha finalmente mostrato di possedere un certo orgoglio e voglia di rivalsa, andando contro ai tanti giudizi negativi e superando i tanti problemi che inevitabilmente una stagione così movimentata poteva comportare.


Le prime difficoltà si erano già palesate ad agosto
a conclusione di un mercato estivo piuttosto deludente, che non aveva portato i necessari rinforzi annunciati dal Presidente Zamparini, soprattutto in seguito alla partenza del fenomeno Dybala. Questa situazione aveva già causato non poche tensioni tra Iachini (primo allenatore della stagione) ed il Presidente; ma quel che ha letteralmente minato alla base la solidità e l’equilibrio dello spogliatoio sono stati i nove cambi stagionali di allenatore (tra cui due volte Iachini e due volte Ballardini). In una spirale di errori, scelte tecniche e tattiche sbagliate, il Palermo non è riuscito più a vincere e a venire fuori da una situazione alquanto pericolosa che lo ha risucchiato nell’incubo della retrocessione.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata senza dubbio la gara interna contro la Lazio del 10 aprile scorso (terminata 3 a 0 per gli ospiti). La squadra, infatti, ha perso l’ennesima partita mostrando una totale apatia e mancanza di gioco, non lasciando intravedere alcuna capacità e volontà di tirarsi fuori da un momento davvero buio. Aspre sono state le proteste dei tifosi che allo stadio hanno fischiato la squadra e soprattutto Maurizio Zamparini, ritenuto il vero responsabile di tale tracollo. In alcuni settori dello stadio si sono verificati anche comportamenti violenti e inaccettabili (con lanci di fumogeni, bombe carta e oggetti dagli spalti), che hanno gettato nel caos il Barbera, tanto da obbligare l’arbitro a sospendere la partita per ben due volte. Tale situazione ha indotto la Prefettura a decidere di far disputare a porte chiuse la gara successiva con l’Atalanta e di consentire ai soli abbonati l’accesso alla partita con la Sampdoria. Sembrava di essere arrivati ad un punto di non ritorno, in cui l’incubo della retrocessione si faceva sempre più concreto.

Ma è successo qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato. A Frosinone è arrivata la svolta inaspettata, una vittoria che ha riacceso la speranza. La squadra, ricompattata grazie all’arrivo di Davide Ballardini (già esonerato nei mesi precedenti), ha tirato fuori la grinta e ha ridato la speranza ai tifosi rosanero, alcuni dei quali non hanno fatto mai mancare il proprio sostegno neanche in trasferta. Così a poco a poco il Palermo è tornato a crederci. Altri importanti risultati sono arrivati infatti contro la Sampdoria e la Fiorentina, permettendo ai rosanero di recuperare punti sulle squadre in lotta per la salvezza. Così a poco a poco, ma senza crederci troppo, la speranza è timidamente ricomparsa tra i tifosi, i quali quasi avendo paura di confessarlo, erano consapevoli che un solo passo falso li avrebbe fatti ripiombare nel baratro della serie B.

Proprio consapevoli dell’importanza del “fattore Barbera” e del dodicesimo uomo in campo, domenica scorsa i tifosi hanno preparato una grande festa per l’ultima giornata di campionato, gara decisiva per la salvezza. Il Barbera ha infatti registrato il tutto esaurito, così come non accadeva da troppo tempo ormai. La città ha dimostrato di essere accanto alla squadra e che l’amore per i colori rosanero è ancora forte. La presenza di così tanti tifosi ha manifestato la voglia della città di “rialzarsi” a dispetto di tanti scettici e detrattori; voglia di rivalsa e di riscatto per una tifoseria che ha subìto momenti di profonda amarezza e delusione, così come tante disillusioni e promesse non mantenute. Merito di questa clamorosa rimonta va senza dubbio all’allenatore Davide Ballardini, ma anche ai “senatori” del Palermo, giocatori come Sorrentino, Gilardino, Maresca e Vazquez che, grazie al loro talento e alla loro esperienza, hanno saputo prendere per mano e fare rialzare la squadra per condurla ad una vittoria che, così come molti hanno affermato, vale più di uno scudetto.

Il campionato appena concluso ha dimostrato in maniera chiara e lampante come i troppi errori della presidenza Zamparini abbiano minato una stagione alla quale si è riusciti a porre rimedio in extremis. Ultimamente il Presidente ha espresso numerose volte la volontà di cedere la società.

Ad oggi, all’indomani dell’ultima di campionato sono ritornate a rimbalzare le voci di un’imminente cessione ad acquirenti stranieri, in primis la famiglia italo-americana Viola o il gruppo indonesiano Bakrie, ma anche ad una cordata italiana. Al momento, dunque, la situazione è in continua evoluzione tra dichiarazioni del Presidente e successive smentite o capovolgimenti di fronte.

Quello che è certo è che i tifosi hanno bisogno di certezze per la stagione futura; hanno bisogno di tornare a sognare, ed anche in grande, così come questa città merita.

Questa stagione ha evidenziato come i tanti, troppi errori si pagano e che un serio progetto può portare in alto questi colori ed i tifosi che vedono nel loro Palermo un modo per riscattarsi. La città non vuole affrontare una nuova stagione soffrendo come ha fatto quest’anno, se non peggio.

Intanto arrivano già notizie di addii importanti, Sorrentino, il capitano rosanero che non ha trattenuto le lacrime al termine della partita, ma anche l’argentino Vazquez; due protagonisti della stagione che da soli valgono un intero campionato.

Quel che è sicuro è che non ci sarà certamente da annoiarsi…

Foto da www.giusycascio.it

foto di Giusy Cascio  
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