Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023

Anno I - Num. 02 - 18 giugno 2012 Politica e società

Videointervista al Prof. Nicolò Mannino – Presidente Centro Studi Parlamento della Legalità

di Vilma Maria Costa
         

San Cipirello (PA) – Ci troviamo presso la sede del Centro Studi Parlamento della Legalità dove siamo stati accolti per intervistare il Presidente Nicolò Mannino.
Un progetto molto ambizioso, ma di grande valore etico quello che porta avanti orami da molti anni sul territorio siciliano, ma che spesso interessa anche quello nazionale, il Prof. Nicolò Mannino, Presidente del Centro Studi Parlamento della Legalità. Progetto intitolato La Legalità lega l’Italia, sembra un gioco di parole, ma dietro c’è un grande messaggio, solo la libertà che discende dalla legalità può donare unità da Nord a Sud perché ci rende davvero tutti uguali, con uguali diritti e doveri e ci dà dignità come cittadini onesti capaci del rispetto reciproco.
Il Prof. Mannino crea incontri, convegni, iniziative di carattere socioculturale sempre tendenti a far emergere tutto ciò che concerne l’ambito della legalità evidenziando l’importanza del rispetto dell’altro, dell’accoglienza, della solidarietà e della fratellanza.

C’è nel Presidente del Centro Studi la consapevolezza che per trasformare la società bisogna agire dai gradini più bassi, partire dai bambini che saranno gli adulti di domani. Ed ecco che lo strumento principe di cui Mannino si serve, la scuola, grande agenzia educativa, insieme alla famiglia, che può far crescere i futuri adulti con l’idea e i principi della legalità.

Il Presidente del Parlamento della Legalità

Sostiene Mannino: il Parlamento della Legalità e la scuola aprono un dialogo culturale per interagire educando lo studente al rispetto della legge, alla convivenza sociale, al dialogo interculturale e interreligioso, al rispetto del bene comune proponendo in prima istanza i valori della vita in una prospettiva di impegno per una cultura di riscatto dell’omertà e dell’indifferenza. Per non Cadere nella trappola del qualunquismo o peggio ancora del pessimismo e dell’abbattimento del “Tanto non cambierà mai nulla…” oppure “Chi me lo fa fare…”, è necessario individuare percorsi formativi culturali sempre più concreti e incisivi.

Grazie al progetto socioculturale che il Parlamento della Legalità realizza insieme all’Osservatorio Scientifico Culturale si tenderà a raggiungere degli obiettivi formativi con finalità educative indirizzati agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori.
In particolare saranno perseguiti obiettivi di carattere generale, obiettivi di carattere specifico e di carattere comportamentale.

Centro Studi Culturale - Parlamento della Legalità

OBIETTIVI GENERALI:

  • Rendere l’alunno parte viva e integrante del progetto formativo culturale.
  • Creare un collegamento diretto tra l’Osservatorio Scientifico Culturale e i giovani
  • Portare lo studente a riconoscere, potenziare, rivalutare il suo talento educandolo all’espressione e a interagire con i compagni in una logica di crescita e di collaborazione.
  • Acquisizione di una conoscenza sociale intesa come luogo di generazione e difesa dei valori.
  • Sviluppare la creatività di ogni singolo alunno

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

  • Conseguire capacità di:
  • Autocontrollo
  • Impegno, attenzione e partecipazione;
  • Autonomia;
  • Rispetto delle cose e delle persone, spirito di adattamento, socializzazione;
  • Senso di responsabilità, affidabilità.

OBIETTIVI TRASVERSALI

  • Realizzare l’educazione alla convivenza democratica.
  • Utilizzare l’interculturalità come mezzo per il superamento delle diversità.
  • Costruire un percorso formativo specifico e funzionale agli obiettivi ipotizzati.
  • Elaborare un progetto “integrato” coinvolgente anche istituzioni straniere.
  • Dare risposte adeguate al fenomeno del multiculturalismo ed al fenomeno delle conflittualità etniche.
  • Diffondere la cultura della solidarietà.
  • Rilevare le differenze tra culture diverse, anche a livello europeo e mondiale, tenuto conto delle peculiarità di ciascuna società umana.
  • Maturare la convinzione che la società dei diritti civili è una società di progresso, nonviolenza, legalità, rispetto della diversità e delle minoranze.
  • Favorire la crescita culturale, la formazione civica, la dignità civile nel rispetto della legalità, dei diritti civili, di se stessi e degli altri in un clima di tolleranza e di cooperazione
  • Promuovere il successo formativo.

OBIETTIVI SPECIFICI del percorso progettuale

  • sviluppare le potenzialità espressive, comunicative, operative;
  • promuovere il processo educativo finalizzato a potenziare la riflessione sulla lingua e sul sé, per favorire la cultura della persona;
  • produrre testi scritti chiari, coerenti e ordinati;
  • saper raccontare attraverso testi orali e scritti esperienze personali;
  • arricchire il proprio bagaglio culturale;
  • parlare con chiarezza e proprietà lessicale;
  • usare il testo come supporto per discutere un problema o un’opinione;
  • sviluppare lo spirito di curiosità e creatività.

Qui di seguito gli impegni del Centro Studi per il mese di maggio 2012

3 Maggio, incontro culturale in vista del XX Anniversario della strage di Capaci- Il Parlamento della Legalità ricevuto al Senato della Repubblica dal Pres. del Sen. Renato SCHIFANI
5 Maggio – San Cataldo (CL) evento culturale nell’Ambasciata dell’Amore- coordina Massimo RIZZA e Cristina RIGGI
9 Maggio “I Meeting della Legalità” – CNR – Roma
10 Maggio:”Festa della Gioia e dell’Accoglienza ” San Cipirello- Arrivo della Delegazione degli alunni del Comune di Apricena (Prov. Foggia) e dell’Ist. Comprensivo di Maletto (Prov. Catania)- Gemellaggio Culturale
16/23 Maggio Vicolo Valdina: Montecitorio- Il Centro Studi Parlamento della Legalità espone nella bravura e originalità dell’artista di fama internazionale Arrigo MUSTI
19 Maggio: Monza – Lo Sport per la Legalità: Le Monziadi, corsa al parco di Monza, evento coordinato dal Vice Presidente del Centro Studi Parlamento della Legalità Umberto DE MATTEIS.

Altri appuntamenti saranno a breve messi in calendario per  una cultura di Vita e di Speranza, e sarà possibile prenderne visione sul sito del Centro Studi http://www.parlamentodellalegalita.com/

Note biografiche

Nicolò ManninoNicolò Mannino, Vincitore della Borsa di ricerca sul tema “La Fruizione dei beni culturali come strategia educativa per la promozione della legalità”, è Specializzato in Teologia Spirituale presso la Pontificia Università dell’Antonianum di Roma con tesi su “Spiritualità e Politica nella vita e nelle opere di Don Tonino Bello”.
Consulente della Commissione Regionale Antimafia ARS- Sicilia, attualmente Componente del Gruppo di Lavoro Nazionale per l’Educazione alla Legalità del MIUR(Ministero Istruzione Università e Ricerca) ha al suo attivo più di venti pubblicazioni con tre Premi Nazionali per la Cultura che attestano il suo impegno socio-cultuale a favore dei valori della Vita, della Giustizia, della Pace,della Solidarietà.
Grazie ad alcuni incontri culturali svolti con il giudice Paolo Borsellino e successivamente con il magistrato Antonino Caponnetto (coordinatore del pool antimafia al quale aderirono Falcone, Borsellino e altri giudici) ha dato vita al Centro Studi Parlamento della Legalità, un movimento culturale di forte ispirazione cristiana che incoraggia i giovani del nostro Paese ad essere artefici e protagonisti per un “futuro a colori” potenziando al massimo i talenti naturali di chi desidera mettersi in gioco per divenire “Sentinella di un’alba nuova ” a favore di una cultura di riscatto.
Ha pubblicato più di 20 libri con la collaborazione di giovani da tutta Italia.
Il più noto “quello che i mafiosi non sanno” con schede autografe del giudice Paolo Borsellino consegnatele dallo stesso magistrato il 18 marzo del 1989 durante un incontro a favore della legalità, organizzato da Mannino presso l’ist.tecn. per il Turismo Marco Polo di Palermo.
Alla luce della collaborazione con i giudice Antonino Caponnetto ha dato vita al Centro Studi Parlamento della Legalità, movimento culturale apartitico che mira a incoraggiare i giovani a essere artefici e protagonisti della loro storia alla luce del Kerigma Pasquale che indica agli uomini di buona volontà un cammino culturale di riscatto dalla violenza e dalla indifferenza.
A lui sono state già conferite ben otto cittadinanze onorarie e lo scorso due giugno 2010 in occasione della Festa della Repubblica il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito il titolo di “Cavaliere Emerito della Repubblica Italiana”, e nell’Aprile 2011 in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia ha fatto pervenire a Mannino la prestigiosa medaglia del Quirinale con firma “Il Presidente della Repubblica”.
Il 28 Maggio 2011 ha ricevuto il Premio internazionale per la Cultura, Targa d’argento “Antonietta Labisi”per il suo impegno culturale a favore della Legalità e della Solidarietà in chiave europea. Il 25 Giugno dello stesso anno è stato nominato Cavaliere di San Giovanni in Gerusalemme, Cavaliere di Malta.
Il 16 Luglio 2011 ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria del Comune di Licodia Eubea ( Prov. Catania), e il 13 Agosto gli è stato conferito il prestigioso Premio alla Cultura – Targa d’Argento “Il Castagno dei Cento Cavalli” realizzato e patrocinato dal Comune di Sant’Alfio in prov. di Catania.
Il 28 Marzo 2012 riceve un’ulteriore Cittadinanza Onorario dal Sindaco del Comune di Camporeale, comunità ai confini del noto paese di Corleone.

Intervista al Prof. Mannino

Cari amici di TrinacriaNews, ci troviamo nella sede del Centro Studi Culturale Parlamento della Legalità a San Cipirello per intervistare il Prof. Germano Di Lorenzo Coordinatore mondo scuola progetto legalità del Centro Studi e il Presidente del Centro, il Prof. Nicolò Mannino, una persona, potremmo dire, al servizio della legalità, un uomo di cultura impegnato in un grande progetto, quello di formare lo studente, tramite una importante agenzia educativa, la scuola, al rispetto della legge, alla convivenza sociale, al dialogo interculturale e interreligioso e al rispetto del bene comune abituandolo a credere nei valori e allontanandolo dai disvalori che spesso ci vengono proposti dalla società moderna.

Vedi intervista video
(domande effettuate)

  1. Professore Di Lorenzo sappiamo che perseguire la legalità significa tendere verso la libertà dell’individuo, e far sì che i suoi diritti vengano preservati, cosa ha fatto ed intenderà fare per raggiungere questo obiettivo? E di quali strumenti si servirà?
  2. Prof. Mannino può brevemente raccontarci come nasce e perché il progetto che come Centro studi state portando avanti che avete intitolato La Legalità lega l’Italia?
  3. Quali sono stati ad oggi i risultati raggiunti e cosa contate di ottenere nel futuro dal vostro  impegno?
  4. Può dirci quali saranno i prossimi impegni in calendario e darci qualche anticipazione su progetti in fase di realizzazione? Avete previsto qualche appuntamento per commemorare il ventennale della morte del Giudice Falcone che sarà il prossimo 23 maggio?

7 maggio 2012

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  1. Aldo

    La legalità nasce dalle leggi che dovrebbero essere scritte in modo da essere comprese dal cittadino comune e non necessariamente interpretate da un esperto.
    La legalità la si può ottenere quando il cittadino è messo nelle condizioni di aver ragione o torto in occasione di contestazioni senza che alcuno possa dire forse, ma, sebbene, può darsi, creando solo quella confusione necessaria perché ognuno sia portato a fare quello che più gli aggrada … e poi si vedrà. Tanto quando si va davanti al giudice c’è la probabilità di avere ragione o torto al 50%. Allora a che pro sforzarsi di obbedire alle leggi se queste sono aleatorie ed all’arbitrio del dibattito che ogni volta sorte in una decisione differente rispetto al collegio giudicante, al territorio e al contesto temporale. Almeno per quest’ultimo l’aggiornamento del dettato della legge dovrebbe essere rimodulato senza l’intervento che la facoltà di giudizio volendo essere giusto, debba prevaricare la regola scritta.
    Nella cristallina recitazione della legge, i gradi successivi del giudizio non dovrebbero riguardare il discusso merito della causa, ma l’evoluzione del supporto probatorio e, solo per ultimo, naturalmente, le violazioni di leggi.
    Oggi non è così. L’introduzione della lite temeraria nelle cause civili, ne è un testimone esemplare, visto che il legislatore ne ha compreso la necessità di rilevarlo.
    Dare la possibilità di far leggere le regole della convivenza civile senza che queste debbano essere interpretate, è fondamentale per snellire i tanti contenziosi, a volte assurdi, che invadono i palzzi della giustizia in Italia.
    O forse l’incomprensibilità delle leggi è quello che rende l’uomo libero nelle azioni … senza pagare il fio!
    Certo che, se un magistrato arriva a dire che siamo tutti in libertà provvisoria, qualcosa non funziona nel nostro ordinamento giudiziario e legislativo lasciando a qualcuno l’estrama considerazione nel dire che forse l’onestà e la corretezza … non paga!

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