Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 52 - 24 aprile 2023

Anno II - Num. 07 - 10 luglio 2013 Politica e società

Il primo viaggio apostolico di Papa Francesco: Lampedusa

(All’interno le registrazioni dell’omelia del Papa, il saluto al Santo Padre del vecovo di Agrigento Mons. Francesco Montenegro e la preghiera del Papa ala Madonna di Porto Salvo)

di Vilma Maria Costa
         

Lampedusa – Arriva di mattina presto Papa Francesco nell’isola più a sud d’Europa, chiamata porta d’Europa, perché porta prima per chi proviene dal Sud verso il Continente.

Un’isola che è speranza di una nuova vita per tanti migranti che raggiungendola contano di mutare il corso della loro esistenza, ma anche un’isola le cui spiagge sono state premiate come le più belle del pianeta dall’annuale Travellers’ Choice Beaches Awards, un premio indetto da TripAdvisor che elegge le spiagge più belle di tutto il mondo. Lo scorso anno al primo posto c’era un’altra spiaggia siciliana, quella di San Vito Lo Capo.

Come primo viaggio apostolico il Pontefice sceglie Lampedusa, perché isola dell’accoglienza e della solidarietà tale, infatti, la considera il Papa e, nella sua omelia non esita a ringraziare i lampedusani per il loro senso di fratellanza e ospitalità con cui accolgono i tantissimi migranti che sono riusciti ad arrivare e continuano ad arrivare al molo Favaloro di Lampedusa.

La mezza giornata intensissima che Papa Francesco dedica a Lampedusa comincia con l’abbraccio ai migranti appena sbarcati al molo, 166 tra uomini e donne, che sono stati subito ascoltati dal Papa, e poi verso lo stadio per la Santa Messa dove ad attenderlo c’erano circa 15.000 persone tra lampedusani, agrigentini e diversi turisti.

Il Papa migrante, perché la sua famiglia ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione, non ha potuto che accettare la richiesta del Parroco di Lampedusa, don Nastasi, che lo desiderava sull’isola “per affidargli quei poveri che i lampedusani hanno più volte soccorso in mare”.

E immediatamente il Santo Padre fa riferimento ai migranti: Ho sentito che dovevo venire qui a pregare, per risvegliare le coscienze. Gli immigrati sono morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte.

Voi siete una piccola realtà, ma offrite un esempio di solidarietà! ha detto il Pontefice rivolgendosi ai Lampedusani durante la Messa.

La scelta di Papa Francesco della Prima Lettura riguarda il primo omicidio dell’umanità: Caino che uccide Abele, una fratellanza tradita. C’è in questa scelta un desiderio di evidenziare il fatto che siamo, appunto, tutti fratelli e non ci deve essere soltanto tolleranza perché questa implica una superiorità, quasi una sopportazione, ma è giusto riservare a persone di culture diverse che vorrebbero vivere nel nostro Paese un trattamento uguale ai nostri conterranei senza pregiudizi.

Tre i momenti molto toccanti della celebrazione della messa: l’omelia, il ringraziamento rivolto al Papa dal Vescovo di Agrigento Mons. Francesco Montenegro e la preghiera alla Madonna di Porto Salvo, protettrice dei marittimi. Proponiamo l’ascolto ai nostri lettori di questi tre momenti fondamentali nelle registrazioni all’interno dell’articolo.

Papa Francesco con il crocifisso fatto a Lampedusa

Forte risuona il monito del Papa a nome di tutte le vittime del mare per l’insensibilità di chi pensa solo a se stesso e non al bene comune e a chi sta peggio di noi: Signore, chiediamo perdono per l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle,ti chiediamo perdono per chi si è accomodato, si è chiuso nel suo benessere che porta all’anestesia del cuore, ti chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi.

Lampedusa e i lampedusani dopo la partenza del Papa riprendono nella loro quotidianità, ma con una marcia in più, adesso sanno che anche il Papa è con loro, che li osserva, li apprezza e li tiene come esempio di solidarietà mondiale.

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