Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XI - Num. 54 - 30 dicembre 2023

Anno II - Num. 07 - 10 luglio 2013 Politica e società

Il Governatore Crocetta spiega i motivi della revoca dello stop ai lavori MUOS

di Vilma Maria Costa
         

crocetta_muos_parabolePalermo –  Momento difficile per il Governatore Crocetta che è stato considerato da tutti gli isolani il paladino della lotta contro il MUOS – Mobile user objective system, lotta che, tra l’altro, è stata uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale.

Grande lo stupore, la delusione, l’ira e l’indignazione della popolazione, soprattutto di quella di Niscemi nell’apprendere la notizia della revoca allo stop ai lavori per l’installazione del MUOS. Un atto vissuto e pensato da tutti come una sorta di tradimento. Ma il Presidente della Regione non ci sta e, in una nota, spiega il perché di questa sua revoca della revoca.

Crocetta e il suo chiarimento:

continuità sulle linee di principio del Governo: Il governo regionale da me presieduto non ha mai condiviso, neppure sul piano di principio, l’istallazione del Muos poiché ha ritenuto sempre che tale istallazione si inserisce in un territorio fortemente degradato per presenza altri impianti, sul piano ambientale. Il mio governo non ha mai autorizzato alcuna richiesta relativa al Muos, questo per amore di verità. L’autorizzazione Muos è precedente al nostro insediamento.

Incarico all’Istituto Superiore di Sanità: Abbiamo, fino a oggi, fatto ogni tentativo possibile per impedire la continuazione dei lavori, individuando un punto estremamente critico nel fatto che lo studio sulla salute non attendibile e, pertanto, si è concordato col governo nazionale di fare effettuare un nuovo studio affidandone la realizzazione all’Istituto Superiore di Sanità. Sulla base del parere estremamente positivo espresso da tale ente, non era più perseguibile mantenere alcun divieto senza causare il default della Sicilia. Le autorizzazioni del governo Lombardo, infatti, avevano prodotto effetti economici e responsabilità nei confronti di terzi.

Ecco cosa sostengono gli americani: Gli americani, infatti, sostengono che l’intero complesso Muos a livello mondiale costi 18 miliardi di dollari e che tale istallazione non può funzionare senza l’impianto di Niscemi. L’autorizzazione del governo precedente ha quindi prodotto legittimi interessi a favore di terzi che, in caso di diniego ad effettuare l’istallazione, hanno diritto di essere risarciti.

Conclusione del Presidente: Non avevamo altra scelta se non quella del rispetto delle leggi. Il governo regionale auspica interventi legislativi regionali – abbiamo già presentato da circa un mese un ddl – e nazionali, che possano fornire strumenti adeguati per impedire un’istallazione la cui realizzazione non rientra nei programmi del governo Crocetta.. I parlamentari, pertanto, che vogliono veramente contribuire alla causa del no Muos, piuttosto che capeggiare manifestazioni che sicuramente non possono cambiare il piano normativo, si interessassero a proporre e fare approvare sul piano regionale e nazionale, leggi adeguate

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  1. Giovanni

    Ancora, le prese per il culo alla gente che non si ribella veramente, la postazione di radar, che vogliono mettere a tutti i costi, non e’ altro che ,,,l’Occhio e le Orecchie del Grande fratello Americano..La posizione strategica della Sicilia, e’ un punto ideale per il controllo di tutti e di tutta l’Area del iMediterraneo !
    Queste,sono le mie opinioni,giunte a conclusione dopo i fatti accaduti di Spie e Spioni ,Controlli e Controllati.

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  2. Salvo

    La motivazione del cambiamento di rotta è alquanto sciocca e tenta così di prenderci tutti quanti per stupidi. Dobbiamo chiedere al Governatore se tutto questo lo sta scoprendo ora, ma soprattutto perché non dire che risponde alle pressioni del Governo nazionale? Non siamo stupidi, sarebbe stato onesto dire che Lui non aveva forza contrattuale per opporsi a queste procedure.

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